Eccolo qua.
Si chiama Franco ed è il mio nuovo mito.
Ha 70 anni, ha iniziato da pochi mesi la pratica della savate nella palestra Excalibur di Milano.
Il 28 novembre l'ho incontrato agli esami di passaggio di grado.
Già però l'avevo conosciuto l'anno scorso in alcuni seminari di kalah che erano 4 ore di fatica, sudore e mazzate.
Fa anche ninjutsu da diversi anni.
Insomma, un mito.
La savate, tra gli sport da combattimento è la pratica più faticosa dato che richiede un movimento pressoché continuo per via del particolar modo di tirare i calci. A 45-50 anni di solito la gente molla perché fisicamente inizia a non farcela più, oppure passa a pratiche meno impegnative come il pugilato (ho assistito personalmente a diverse di queste "conversioni" e posso fare anche i nomi, quindi i pugili non me ne vogliano perché non c'è alcun intento denigratorio in questa mia affermazione).
Eccolo durante l'esame:
Ed eccolo meco (sì lo so, ho la faccia sbattutina, ma ho fatto 7 allenamenti di preparazione in 6 giorni ed ero stancherrimo
-e nonostante un ginocchio gigio, sono o non sono un vero uomo?-).
In mano ha il diploma di guanto blu, dopo aver passato brillantemente l'esame