kote kitae

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Offline steno

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kote kitae
« on: December 13, 2010, 15:31:30 pm »
-1
Voi lo praticate?
Come lo praticate?

Ma soprattutto... si scrive cosi? ???

Io lo pratico con i miei allievi del corso adulti, anche se si lamentano del fatto che un tubo innocente sarebbe meglio.
Ho fatto però loro notare che sono arrivato ad avere le ossa dure, quindi più dense, grazie a quello.
Esistono due concetti di kote kitae:
1) tira forte, i micro traumi provocano aumento del volume osseo, più grosso quindi più resistente.
2) tira non forte, ma tutti i venerdi, in questo modo le ossa capiscono che c'è rischio di trauma, quindi chiedono più materiale per diventare più dense, quindi più resistenti.

In pratica, con la seconda scelta, che uso io, non vado a causare micro traumi, bensì un fisiologico aumento di densità.
Quindi una sezione del mio osso, a parità di volume, pesa di più di un osso non condizionato, senza il problema consueto.
Parlo di tutti gli acciacchi che i micro traumi portano nel tempo.
Ma c'è dell'altrottutto osteoporosi.
Osteo porosi vuol dire sostanzialmente, demineralizzazione che crea dei vuoti, tipo spugna per capirsi, evidente che la struttura così indebolita si spacca con poco.
A mio avviso quindi, aumentare la propria densità ossea in età giovane, ci pone in vantaggio quando con l'età, la demineralizzazione ci potrebbe fregare anche senza le patologia su esposte.

Quindi io pratico e faccio praticare kote kitae in maniera intelligente, nessun celodurismo ne pataccheria, cinque scambi con tre compagni, totale 15 colpi non leggeri ma non troppo duri, i novellini sempre con me, in modo da far loro apprendere i movimenti ed i punti d'impatto corretti.

Dite voi, ora :)
la fijlkam è alla frutta

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Luca Bagnoli

Re: kote kitae
« Reply #1 on: December 13, 2010, 16:42:55 pm »
+1
Ti posso chiedere da quali fonti hai appreso queste importanti nozioni ?

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Offline steno

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Re: kote kitae
« Reply #2 on: December 13, 2010, 16:51:27 pm »
0
Ho avuto modo di discutere a lungo con un ortopedico
la fijlkam è alla frutta

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Iperbole

Re: kote kitae
« Reply #3 on: December 13, 2010, 16:56:39 pm »
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ragazzi scusate , di quale tecnica si parla ?

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Offline Dipper

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Re: kote kitae
« Reply #4 on: December 13, 2010, 18:08:45 pm »
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E' il condizionamento osseo (o presunto tale, a seconda delle parrocchie) di mani e avambracci, a cui si affianca anche l'ashi kitae che è il condizionamento degli arti inferiori.

Nei primi anni della mia pratica non ho fatto esercizi specifici in merito ma siccome avevo già da subito un modo abbastanza diretto di verificare se una tecnica funzionasse o meno, spesso e sovente per delle parate sbagliate mi sono preso delle gran mazzate su avambracci e tibie, e inconsapevolmente mi sono trovato già ad un livello accettabile (inizialmente dolore intorpidimento ed ematomi paurosi, migliorando man mano ora difficilmente mi trovo dei segni).
Poi ho iniziato con esercizi simili a quelli descritti da Steno a cui aggiungo anche dei "picchettamenti" (niente di estremo... niente tibiate che fanno venire giù l'intonaco alla Tong Po) su superifici dure con avambraccia, tecniche a mano chiusa e aperta e tibie e piegamenti sui pugni.

Per quel che mi riguarda si possono portare tutte le teorie scientifiche che si vogliono ma il condizionamento esiste, se giri con uno condizionato, si sente.
Io posso dire di essere un moderato di questa pratica, ma conosco persone che fanno di questo aspetto la loro specializzazione e hanno veramente le mani come rocce. Chiedete all'utente Uechi Ryu se passa da qui... XD
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Iperbole

Re: kote kitae
« Reply #5 on: December 13, 2010, 18:30:22 pm »
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capito , sono d'accordo con te , ma comincio a pensare che mentre per le parti come avambracci,tibie,omeri e costato la questione e' tranquilla ...
per le articolazioni il rischio di perdere qualcosa aumenta purtroppo

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Offline Dipper

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Re: kote kitae
« Reply #6 on: December 13, 2010, 19:57:50 pm »
0
Secondo alcune parrocchie, se fatto bene non è dannoso. Personalmente non ho abbastanza strumenti per decidere se le articolazioni ne risentano o meno, ma piuttosto ne faccio una questione di tempo impiegato in relazione ai benefici che se ne ottengono.
Le zone che tu citi (e aggiungo anche il condizionamento delle cosce a ricevere tibiate) quando non "preparate", costituiscono un elemento di vulnerabilità, e trovo che sia necessario allenarsi in questo senso.
Le armi tipiche del Karate (tutte quelle con le mani aperte in particolare) generalmente a mio avviso sono pensate per colpire punti sensibili e delicati. Ad esempio, con la freccia di mano (il nukite) si va a colpire prevalentemente la gola dove è più molle (non conosco il termine tecnico) o al più gli occhi. Di conseguenza per essere efficaci non hanno bisogno di una solidità estrema. Alcune scuole si concentrano invece sul rendere estremamente dure queste armi, in modo che possano colpire anche il bersaglio grosso.
Non è una cosa necessaria a mio avviso (penso che un buon seiken solido sia già un ottimo punto di partenza sommato ad altre armi che sono già naturalmente solide come il teisho - palmata - o il tetsui - pugno a martello -), ma nemmeno inutile, diciamo che diventa una particolarità stilistica.
Quindi, tornando al discorso iniziale, dipende da in che modo si vuole personalizzare il proprio Karate (e naturalmente questa scelta e la scuola di appartenenza sono fattori che si condizionano a vicenda).
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Iperbole

Re: kote kitae
« Reply #7 on: December 13, 2010, 22:26:01 pm »
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Si si certo , ci si condiziona per bene, io lo faccio da un po', e posso dirti che polsi e mani sono piuttosto "a rischio" rispetto ad altro, infatti ho esagerato .... e adesso ho dovuto rallentare parecchio , anche perche' mi sono dovuto vendere tutto l'unguento che possedevo  :'(

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Offline Dipper

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Re: kote kitae
« Reply #8 on: December 13, 2010, 23:01:00 pm »
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Ma esattamente che esercizi hai fatto? Come ti sei accorto che stavi esagerando?
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Iperbole

Re: kote kitae
« Reply #9 on: December 13, 2010, 23:06:19 pm »
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faccio iron palm , e uso un mattarello di legno per le avambraccia, fino a qualche mese fa facevo anche altro ma ora non ho piu' tempo.
Con il mattarello picchiavo anche i polsi ( cazzata enorme ) , cosi' adesso ogni tanto quando faccio dei movimenti sento una "scossa" in quella zona ,perche' se fai male l'effetto e' contrario, ossia avrai zone ipersensibili.
Per le mani prima facevo tutti i giorni , ma avevo anche il dit da jow per massaggiarmi , ora non ce l'ho piu' e faccio 2 volte a settimana ( e molto piu' piano )
« Last Edit: December 13, 2010, 23:21:18 pm by Iperbole ( Cuggino Barbapapà ) »


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Offline metal storm

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Re: kote kitae
« Reply #10 on: December 14, 2010, 10:24:19 am »
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uno degli usi del makiwara era quello di creare il condizionamento delle ossa...

quello che vorrei sapere è invece quali eventuali danni può provocare il condizionamento osseo, soprattutto quando l'età avanza.

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Offline steno

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Re: kote kitae
« Reply #11 on: December 14, 2010, 11:39:08 am »
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capito , sono d'accordo con te , ma comincio a pensare che mentre per le parti come avambracci,tibie,omeri e costato la questione e' tranquilla ...
per le articolazioni il rischio di perdere qualcosa aumenta purtroppo
Infatti le articolazioni pare che, alla lunga, ne risentano.
Motivo per cui i colpi duri che causano micro traumi non vanno bene.
Come non vanno bene gli utilizzi delle articolazioni per compere tegole mattoni e laterizi vari, diverso è il discorso dei lastroni di ghiaccio, ci riuscirebbe qualunque cintura gialla. :pla:
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Offline steno

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Re: kote kitae
« Reply #12 on: December 14, 2010, 12:39:13 pm »
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uno degli usi del makiwara era quello di creare il condizionamento delle ossa...

quello che vorrei sapere è invece quali eventuali danni può provocare il condizionamento osseo, soprattutto quando l'età avanza.
Inizio col dire che la posizione di ryugjn è sostanzialmente uguale alla mia, fatto poco ma fatto bene, quindi con virtù.

I danni da condizionamento, dipendono come ho già detto, dal modo in cui l'hai cercato ed eseguito, se fai vaccate come darti il mattarello sui polsi, il risultato è una vaccata di dolore ai medesimi, come il povero iperbole ha saggiato su di se.
Ci sono quelli che prendono a sberle e manrovesci fascine di canna palustre fino a rompere il fascio in due, asserendo che questo fortifica, condiziona ed indurisce la pelle... altra idiozia, dato che si va a colpire con tutte le articolazioni della mano, che si "snoccolano" da sole.

Il risultato dal punto di vista medico, se non ricordo male si chiama artrosi, si notano nelle articolazioni, in particolare delle mani essendo più esposte e visibili ad occhio nudo.
Quello che vedi sono dei bitorzoli, questi, in particolare ben visibili nelle dita, causano costante fastidio, danno dolore con il cambio repentino di umidità e temperatura, oppure dopo il lavoro o lo sport.
Nelle mani, può anche risultare fastidioso, doloroso o fisicamente impossibile stringere il pugno.
Può diventare difficoltosa la deambulazione se colpisce le ginocchia o le caviglie, può essere gravemente invalidante se beca le anche e le ginocchia contemporaneamente.
Quando prende la colonna sono bestemmie in Uruguaiano antico e Giapponese moderno, a volte il dolore parte dalla base del cranio e termina al sacro, "aprendosi" tipo ventaglio, in quei giorni si cammina solo con pesanti antidolorifici, ottenuti in prescrizione speciale o, se fanno rogne, di sotto banco.
In sostanza tra il disco e la vertebra, si forma una "bozza" che non permette di scaricare il peso correttamente, quindi alla lunga la colonna si deforma, prima o poi una sede discale si sposta e si forma o una ernia o un'intrusione, francamente non so quale sia peggio, so solo che fa un male porco.
Lo streching aiuta ad alleviare il dolore, ma una soluzione perenne non esiste, salvo la "nera signora".

Voletye fare i duri che spaccano di tutto con i loro pugni d'acciaio?
Fate pure, ma sappiate che il conto potrebbe essere molto salato.
Liomitatevi a fare kote kitae contro un compagno, in modo da non rischiare di esagerare inutilmente, che le ossa di scorta non le abbiamo. ;)
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Offline Dipper

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Re: kote kitae
« Reply #13 on: December 14, 2010, 15:44:54 pm »
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Iperbole, ma questi esercizi da chi ti sono stati prescritti? :o Gliene hai dette quattro spero... I sintomi che avverti vanno presi sul serio da quando si presentano.

Non che non abbia mai fatto le mie cazzate anch'io eh...  :whistle:

Dopotutto comunque le parti mobili sono la parte più delicata di qualunque struttura fisica o meccanica, il ragionamento di Steno direi che fila.
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Iperbole

Re: kote kitae
« Reply #14 on: December 14, 2010, 16:18:33 pm »
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Ragazzi non esageriamo  :D
Il deficiente sono stato io , mi era stato detto di non picchiare sui polsi ... ma io sono stato deficiente e qualche bottarella me la  sono data lo stesso, tutto qua.
il vero segreto del condizionamento delle mani e' l'unguento con cui massaggi dopo , se lo usi avrai mani strasanissime, se non lo usi bisogna prendere sanissime precauzioni.
A quanto ho capito il kote kitae non e' nient'altro che quelli che chiamano "predefiniti" e che si fanno sempre in moltissimi stili di kung fu , e anche li fanno solo che bene.