Per Morgana:
Ok, allora aspetta che forse è proprio il concetto di jkd che ho travisato.
Lee ha sempre detto che il jkd non è un'arte marziale ma un modo di intendere l'arte marziale.
Beh, se avesse detto solo questo, la cosa tornerebbe. E' che Lee non ha detto solo questo. Ha detto questo in mezzo ad altro e ha detto altro.
Lui era un praticante di kung fu, se non sbaglio. Ecco, se il jeet kune do era la sua personalizzazione del kung fu per renderlo più efficace, penso che nessuno possa obiettare.
No, in realtà lui mise in discussione tutto il suo bagaglio marziale proprio dopo uno scontro, in cui in realtà vinse, ma corse come un matto per acchiappare il suo opponente. Da lì se vogliamo la nascita della sua "ossessione" per il concetto di distanza e di colpire senza farsi colpire.
Alla fine dei suoi giorni, nella sua pratica marziale non rimase più nulla del kung fu che praticava, ma fu influenzato in gran parte dalle movenze della scherma.
Non è che lui intendeva jkd come "non irrigidirti sulle regole della tua AM ma modifica e "lima" liberamente dove ti sembra più opportuno"?
Ni, nel senso che considerava pilastri portanti del jkd alcune tecniche e alcuni concetti, ma la flessibilità stava nel modo di applicarli e nella strategia da attuare a seconda del tipo di combattente che si aveva di fronte.
allora il jkd è un metodo che va cmq sempre applicato ad un'AM?
No, però alcuni suoi concetti si ritrovano comuni a molti sport.
Quindi mi domando: se nelle palestre di jkd ci sono dei praticanti che imparano dai maestri di jkd... che cacchio stanno studiando!?
ehm...si ritorna a quanto detto prima.
Per finire ti faccio un esempio pratico. A Lee non interessava il contesto sportivo. Però lo vedeva come il modo più realistico possibile di prepararsi a un confronto vero. Quindi in teoria un jkd-oka dovrebbe avere una mentalità pseudo-SDC, seguire con curiosità e interesse le discipline da ring più affini al jkd e prediligere gli atleti che mostrano tali principi, pur non praticando jkd.
Ecco, io personalmente sono stato attrato naturalmente dalla boxe, la seguo da anni, mi guardo e riguardo pugili che esprimono i concetti su cui lavoro, e ho piacere di allenarmi con gente che pratica altro (thai, karate sportivo, boxe, savate, kick). E più chiacchiero con loro e più mi convinco della giustezza di quel che faccio, proprio perché spesso mi trovo d'accordo.