Francamente io prima di iniziare a bazzicare sui forum non avevo mai e poi mai sentito nessun marzialista, maestro o presunto tale parlare di stress adrenalinico, descalation & C.
Senza metterla sul tecnico, in generale non ho mai sentito parlare nelle arti marziali tutte di cosa fare per evitare lo scontro, o di come ci si sente in una situazione di pericolo reale etc. Sempre e solo tecnica, e sia chiaro intendo dire che tutti erano in buona fede ma semplicemente questa parte (che poi è in effetti la prima che si affronta nella realtà e spesso la più dura da digerire) non veniva nemmeno accennata, se non delegando il tutto a questioni pseudo filosofiche, che sono molto poetiche e probabilmente sincere ma col tempo sono solo state perpetrate a memoria.
E' questo che dico: anche io DOPO aver conosciuto e studiato cosa facevano gli "esperti" di DP ho iniziato ad introdurre nel mio corso (di uno stile classico) cose che nessuno mi aveva mai spiegato come norma, come programma specifico.
Ho pure trovato varie lacune nelle tecniche e soprattutto nei metodi proposti, relativamente al contesto della DP (per capirci, non puoi fare solo tecniche formali a scopo didattico).
Quindi quotando Fanchinna dico: ha senso parlare di DP e proporla con metodi diciamo validi e credibili ma che non fanno parte della didattica standard di un' arte marziale? A quel punto non è che invece che ad esempio "karate shotokan" stiamo facendo "karate shotokan da me interpretato ed aggiornato"?
Perchè si fa molto presto a dire (come ho fatto anche io, pur credendoci sia chiaro) che queste cose fanno già parte del proprio stile, ma in effetti io di pressure test, esercizi realmente liberi o tecniche "modificate" al posto di quelle precise del proprio programma ne ho sentita l' esigenza solo dopo aver visto altre cose che ritenevo più utili a quello scopo.