Carissimo Ronin, ben venuto, anche io ho il tuo cruccio, per motivi sostanzialmente uguali, del tipo...
Kihon, kata, bunkai --> STRADA come ne esco (vivo) ?
Io penso che se vuoi avere la ditattica corretta, devi avere chiaro davanti a te in primo luogo l'obiettivo che intendi raggiungere.
Inutile scervellarsi per trovare la strada, se non sai nemmeno dove devi andare, quindi prima di tutto è indispensabile il fine ultimo del tuo lavoro con gli allievi.
Solitamente Luca Bagnoli la fa fuori del vaso, ma oggi ha scritto due righe da quotare.
O fai karate-competizione, o fai karate marziale (Difesa Personale).
Io ho deciso, fin da prima di fondare la mia scuola, che delle gare non me ne può fregare di meno, quindi il primo dilemma l'ho risolto senza colpo ferire
Ora sopraggiunge il secondo dilemma (meramente morale) insegno karate-DP per la serie t'insegno a spaccare ed uccidere e poi t'arrangi, oppure t'insegno il karate tradizionale per il senso vero che lo portò a nascere?
Dobbiamo sempre rammentare che il primordio del karate (TO-DE), era insegnato nei templi Buddisti, dai Monaci che imparavano le varie tecniche da commercianti che rientravano dai viaggi: in prevalenza dal sud della Cina, ma anche dal resto del sud est Asiatico, mica caca....
Del resto, il karate GOJU, nasce da una sapiente fusione del "Pugno della Tigre" e dal "Pugno della Gru bianca", due stili pare ben radicati nelle zone di commercio degli Okinawensi.
Però ci sono tecniche che, francamente, mi sembrano quasi uguali a quelle di altre Arti non Cinesi, ecco dunque che il tutto si perde nella notte dei tempi.
Ma sta di fatto che i Monaci impararono e catalogarono, fino ad ottenere il primordio, che però veniva insegnato solo da loro, quindi ovviamente a modo loro.
Ed ecco che gli insegnamenti filosofici zen erano parte integrante dell'insegnamento marziale, pur non esistendo ancora il suffisso JUTSU o DO.
A ben vedere, la DP è essenzialmente karate jutsu, il karate do è una interpretazione meno militaristica ed improntata alla durezza, ma non per questo paragonabile al club della calzetta o simili.
Io ho scelto il do tradizionale, ma senza timore di ammettere che il do può (e deve) integrare in se anche il jutsu.
Del resto per fare la frittata, qualche uovo dovrai pure romperlo no?
Imparare il karate in sintesi, vuol dire imparare il kihon, cioè le singole tecniche e posizioni, sia statiche che dinamiche, in questo modo posso apprendere i kata e ciò che essi mi trasmettono, da li posso quindi partire, avendone le basi, per capire i bunkai, cioè strategie ed interpretazioni da adattare all'uopo.
Ecco il "quid", da adattare all'uopo...
Devi capire che i kihon sono concetti, se non riesci a capire che gedan barai NON E' una parata, il karate non ti serve per difenderti CON EFFICACIA.
Il karate insegna colpi, parate, leve, strangolamenti, proiezioni, "colpi sporchi", ma se vuoi scoprirli, devi andare oltre l'apparenza, devi concretizzare, in alternativa, ci sono i sistemi paranoico-militari, dove ti insegnano karate, ma senza kata e kihon, solo con bunkai chiamati "skill", cambia il nome, non la sostanza, ma siccome la maglietta mimetica è fica ed il kimono bianco è fuori moda, ecco perchè io dico di insegnare anche krav maga, systema e qualunque vaccata vada di moda al momento.
Del resto non hanno inventato nulla di nuovo, ne gli ebrei, ne i russi, hanno solo cambiato il nome ed il sistema di insegnamento.