Ricordo il periodo che studiavamo molto questo aspeto (zanshin) ed avevo 4-5 anni di pratica alle spalle.
Ero iper-reattivo a qualsiasi situazione di allerta, sia da svegio che nel sonno... a volte le persone che frequentavo erano piuttosto stupite (talvolta infastidite) dalla mia attenzione costante a tutto quello che succedeva attorno.
Non posso negare che questo stato mentale, oltre a darmi tanti vantaggi, mi ha messo anche in situazioni pericolose... una delle quali non è andata molto bene (per niente). Pronto a reagire in maniera fulminea ad ogni situazione di pur minimo pericolo, talvolta ho lasciato che il corpo prendesse il sopravvento sulla mente facendo cose sbagliate.
Questo stato di "zanshin" va infine metabolizzato, deve diventare un atteggiamento naturale e non esasperato... in quel modo (dificile e lungo da raggiungere) si alza la soglia di attenzione senza dare segni esteriori e rimanendo ragionevolmente presenti a sé stessi.
E' un po' fare com i gatti... seguono ogni rumore con lievi movimenti delle orecchie, ma continuano la loro normale attività senza dare segni di agitazione, riservando l'azione al momento della percezione di un pericolo reale ed immediato.