Non esiste duello con lo scudo, in nessuna raffigurazione europea che io consca.
M.
Leandro Alberti "Historie di Bologna". Non ricordo esattamente se nel duello era coinvolto un Pepoli o un Rangoni ma viene descritto un duello di spada e imbracciatura (scudo molto simile a quello degli antichi romani, abbastanza di "moda" nel periodo). Per inciso, Marozzo dice nel suo trattato che questo tipo di arma (e conseguentemente di tecniche) è molto difficile.
Non ricordo se ne "Il sangue dell'onore" Marco Cavina citi qualche duello con lo scudo. Ricordo che sono raccontati duelli "strani" (es. entrambi in armatura completa con un'apertura all'altezza del cuore... casualmente quello che scelse le armi si era allenato un anno a fare stoccate al cuore... ma questa è un'altra storia!).
Il brocchiero (scudo "anomalo" se vuoi, ma comunque scudo) inoltre era, accompagnato ovviamente alla spada, probabilmente l'arma principe della trattatistica della scherma "bolognese" rinascimentale (Marozzo, Manciolino, ecc). Proprio con questo piccolo scudo vengono presentate le basi della scherma dell'epoca: guardie, colpi, ecc.
Andando più nell'antichità (non sono per nulla esperto nel campo quindi potrei dire una vaccata... perdonami in anticipo nel caso), mi pare che nel "De bello Gallico" un soldato, per salvarne un'altro caduto in un fiume, perde lo scudo e va dal buon Cesar per chiedere perdono (altri tempi...
) e questo, con grande magnaminità, lo perdona. Questo solo per dire quanto all'epoca valesse lo scudo (e i militari romani di addestramento ne avevano e parecchio!!)
Ciao
Max