Se per te la scala cromatica di Cooper è un argomento nuovo, prima di leggere dai un'occhiata qui
http://en.wikipedia.org/wiki/Jeff_CooperE' da tanto tempo che si colpevolizza il turista "in bianco" che guarda spaesato le vetrine e le bellezze locali senza idea di cosa lo circondi.
Si consiglia di essere sempre in "Giallo", sempre vigili, pronti.
Come già scrissi sul FAM, ma ci tengo a ripeterlo perchè c'è un sacco di cattiva informazione al riguardo su siti, libri e corsi...
La consapevolezza dell'ambiente non deve creare paranoici che si guardano costantemente intorno, purtroppo la scala cromatica di Cooper ha creato molti di questi. Indurre un senso di colpa in chi è distratto e forzarlo ad essere sempre in allerta, oltre a creare stress ed a indebolire le difese immunitarie, non è il senso ultimo della consapevolezza.
E' necessario conoscere le possibili fonti di pericolo ed attivarsi in automatico in presenza di queste.
Un po' come l'antivirus che, una volta aggiornato il database dei virus, se ne sta silenzioso in background e si attiva solo al presentarsi della minaccia.
Per esempio potremmo essere sempre all'erta per non farci rubare i 50 euro dal portafoglio da un tossico, poi farci soffiare 100'000 euro da un socio scorretto perchè non conoscevamo il modus operandi dei truffatori e questo non ci aveva fatto scattare il campanello d'allarme. (almeno, non coscientemente).
Va bene essere "in bianco", l'importante è capire quando c'è da essere in "in giallo". Vedo dei ragazzi che passando vicino ad un gruppo di ragazzi tatuati che bevono birra e parlano di fatti loro, entrano in ipervigilanza. Poi magari in un'altra situazione una bella ragazza gli chiede da accendere per strada e loro si rilassano, abbassano lo sguardo, sorridono e frugano in tasca alla ricerca dell'accendino.
Questo è un uso sbagliato degli stati di vigilanza. Se qualcuno vuole ucciderti o rapinarti, la ragazza che ti ferma per strada è l'ingaggio più pericoloso.
Dobbiamo già sapere quali sono i comportamenti e le situazioni che devono farci salire di colore, in modo che al loro verificarsi possiamo attivarci ad un livello di vigilanza superiore.
Stare tutto il giorno in giallo, invece, oltre ad essere motivo di frustrazione perché impossibile, è anche dannoso per la salute.
I motivi sono diversi:
Sul piano celebrale la produzione di onde beta dai 14 ai 30 hertz tipiche della vigilanza blocca i processi di apprendimento e di salutare rilassamento fisico e mentale. (I cui vantaggi sul lungo periodo sono troppi per scriverli).
Sul piano corporeo la produzione costante di ormoni dello stress da parte delle ghiandole surrenali, cortisolo, noradrenalia ed in certi casi addirittura adrenalina, logora il corpo e la mente.
Le risorse energetiche (sangue, nutrimenti) che andrebbero destinate al sistema immunitario, alla corretta digestione, alla corretta replicazione cellulare... vengono convogliate in parti del corpo meno utili sul lungo periodo ma vitali in caso di emergenza, come gambe, braccia, muscoli.
Questo è ottimo se dobbiamo scappare da un leone, o da un assassino seriale, ma alla lunga, in assenza di veri pericoli se non quelli immaginari, questo costante stato di vigilanza logora il corpo.
E' concepito per funzionare per brevi periodi in presenza di un pericolo.
Certo, era più facile capire i pericoli nella jungla, essi erano dichiarati, impellenti e manifesti.
Ma la soluzione moderna al cambiare delle tipologie di pericolo non è quella di stare sempre all'erta, è quella invece di conoscere le nuove tipologie di pericolo in modo da reagire nel modo più appropriato al loro verificarsi.
Così andrebbe utilizzato Cooper.
Conoscere le situazioni ed i comportamenti che devono comportare uno scatto al colore superiore.
IMHO, poi se il resto del mondo si ostina a fare il contrario, non è detto che sia io a sbagliare.