Personalmente sono abbastanza contrario, checchè ne dicano i supermaesteroni, proprio all'idea di Bunkai così come oggi concepita, ossia, in modo codificato, per il tal Kata c'è il tal Bunkai etc.
In primis perchè "codificare" un Bunkai, vuol dire codificare una serie di moivmenti, quindi fare un Kata.
Ma poi, credo che più ancora, la codifica del tal Bunkai per il tal Kata (fossero anche 2 o 3 Bunkai per Kata) toglie senso al Kata stesso, perchè lo priva dell'aspetto puramente didattico, ne limita le interpretazioni a "quella/e" spiegazioni pratiche, spogliandolo del tutto da una funzione educativa al combattimento.
Se è vero come è vero che il combattimento è innanzitutto "imprevisto", allora il Kata mi insegna X movimenti che assorbirò per adattarli a "qualsiasi" situazione, sia perchè compresi e interiorizzati, quindi adattabili all'esigenza, sia perchè l'atteggiamento del combattente dovrà essere quello di chi "gestisce" lo scontro, non di chi lo subisce, quindi dovrò essere io a condizionare i gesti e le azioni del mio opponente.
In questo senso, cioè nel senso di un livello eccelso in combattimento, codificare Tal Bunkai (o anche più di uno) per il Tal Kata è solo una limitazione alla funzione del Kata stesso.
Credo che la sola utilità possa essere per il principiante che ha assoluta necessità di sapere cosa sta facendo e perchè.
L'esperto, dovrebbe estrapolare un numero imprecisabile di Bunkai, diversi a seconda delle condizioni proprie o ambientali, del momento, dell'opportunità eccetera.