Forse a qualcuno tornerebbe utile un po' di capacità di analisi, aver fatto qualche gara o averci parlato/fatto con qualche giapponese per cogliere le differenze.
Il principale scoglio per i giapponesi anche di livello che uscivano dal giappone negli scorsi decenni era che quello che normalmente funzionava in casa all'estero era meno redditizio.
E' un' introduzione occidentale l' uso di una guardia molto "estremizzata" , con posizioni ampie e asimmetria marcata.
Riguardo all' okuri, con i tatami che c'erano una volta si spazzava solo in una direzione :p
Fare gare o non farle non c'entra una benemerita.
Stare in posizione a piedi pari è oggi riconosciuta una cosa poco saggia. o direste ad un pugile/thai boxer/quant'altro di mettersi a figura piena in guardia ?
Non esiste nel judo una regola che sia sbagliato unire i piedi.
Vero, esiste nella logica.
Spero di non dover nemmeno spiegare perchè .
Citare Kashiwazaki ha poco senso, per diverse ragioni.
Uno, è kashiwazaki. E' un po' come dire a qualcuno che il suo uchimata fa' schifo perchè non è come quello di Inoue.
Due, parliamo di uno che saltava nel judo di 30 anni fa'. Ad alto livello, ma sempre a pesi leggeri e 30 anni fa' ( e se si vanno a vedere un po' di video, mai ma proprio mai unito un piede con l'altro in gara )
Tre è il video di un clinic.
Poi, già si vede un abisso di differenza tra i video in bianco e nero degli anni 40 e i video degli anni 80 su posizioni di guardia e movimento. Mi pare così palese che non dovrebbe esser nemmeno necessario puntualizzarlo.
D'altra parte leggo parlare di schemi motori costruiti ad hoc e cose simili come qualcosa di disprezzabile.
Come se fosse praticabile per un judoka avere una ventina di tokuiwaza ( o come se la tiritera del "judoka che sanno far solo 4 tecniche ad alto livello" fosse vera. ) .
A me per una volta piacerebbe che chi butta disprezzo sul judo sportivo avesse effettivamente nozione di cosa parla o che almeno ci provasse a farsi delle domande senza cercare risposte scontate e poco veritiere.