Respirazione addominale

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Respirazione addominale
« on: January 02, 2011, 16:56:30 pm »
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Prendo spunto da quanto letto in un altra discussione
il modo di respirare é molto diverso tra yoga e discipline cino-jiapponesi. Gli spanciamenti non vengono molto condivisi dallo yoga e nemmeno le Krabi Krabon e Muay Thai (essendo i siamesi molto legati alla tradizione indiana)
per approfondire il discorso sulla respirazione.
Immagino che pressochè a tutti i frequentatori di questo forum prima o poi sarà stato almeno accennato durante la pratica il discorso della respirazione addominale e dei suoi vantaggi.

Il problema è che sotto la definizione generica di "respirazione addominale" o "diaframmatica" si cela un mondo, fatto da molte diverse metodologie.

Partendo da quello che scrive MGY riflettevo che nel dojo dove ho studiato Shotokan per molto tempo, la respirazione non si effettuava "pancia in fuori", bensì risucchiando l'aria verso il basso con il diaframma ma mantenendo una costante tensione della cintura addominale. Inoltre, una caratteristica particolare di questa respirazione è che nella fase finale dell'espirazione, si "strizza" la parte bassa del polmone in modo che a causa della differenza notevole di pressione tra l'esterno e dentro i polmoni, la successiva fase di inspirazione avvenga automaticamente, senza sforzo volontario.

Una respirazione molto simile mi è stata insegnata per diverse estati. Quando ero più giovane ho frequentato per diversi anni un villaggio turistico che nel pacchetto comprendeva lezioni giornaliere di Yoga. La bontà di quello che si insegnava era subito visibile, l'insegnante aveva all'epoca circa 90 anni ed era pimpante, autosufficiente, e in quanto a forma fisica era... beh, notevole :-\ Lui insisteva sempre molto sul fatto che la pancia dovesse essere sempre sostenuta dai muscoli addominali e che non dovesse affatto sporgere, ed effettivamente coincideva con quanto appreso nel dojo.

Quindi quanto scrive MGY non corrisponde perfettamente a quanto ho visto io, nel senso che in Giappone diverse arti che implicano una notevole prestazione fisica, prevedono che la pancia sia sempre "cinturata" dagli addominali.
Un esempio è a metà di questo video:
KODO - Heartbeat Video 2007
Notate come nonostante lo sforzo sia enorme e ci voglia una resistenza tremenda (non a caso i suonatori di Wadaiko hanno spesso dei fisici impressionanti) e di conseguenza ci sia un grosso lavoro di respirazione, non c'è nessuno "spanciamento".
La postura del suonatore del video è a mio avviso ideale, glutei stretti, tutta la cintura addominale attraversata da una tensione modulata che sostiene la parte superiore del tronco e respirazione addominale presente ma interna e invisibile (anche per motivi strategici).
Naturalmente l'atteggiamento della posizione di guardia non è lo stesso di un suonatore, e ogni disciplina (da combattimento e non) ha le sue particolarità ma credo che la radice di un corretto modo di respirare e di postura sia comune.
Aldo Chiari, a metà di questo video [url]https://www.youtube.com/watch?v=EqhbxLzhXw0[/url] dà una spiegazione a mio avviso perfetta di come si tiene il tronco, a prescindere dallo stile.

D'altra parte in seguito ho partecipato a degli stage di Uechi Ryu Karate, dove invece si insegna un tipo di respirazione diaframmatica diversa, simile a quella che descrive MGY invece, con la pancia sempre gonfia come un air bag. Mi pare che anche nel Goju Ryu si adotti una tecnica simile. Dopo un po' di tempo, sebbene abbia sempre preferito l'altra, ho cominciato a prendere confidenza con questo tipo di respirazione sebbene non posso dire di esserne esperto. Rispetto alla prima, questo tipo di atteggiamento porta ad avere un'enorme capacità di resistere alle percosse, anche superiore alla prima, ma nel contempo meglio si adatta a posizioni e lavori statici, rispetto che a lavori dinamici.

Infine, quando si parla di pratiche meditative come lo Zazen, spesso si parla di gonfiare la pancia quando si inspira e sgonfiarla in espirazione, qui mi addentro in un territorio che conosco ancora meno, mi piacerebbe che qualcuno più ferrato al riguardo intervenisse.

Voi che esperienze avete al riguardo?
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rockyjoe

Re: Respirazione addominale
« Reply #1 on: January 02, 2011, 19:13:20 pm »
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come nel caso di *****,la geometria..questa benedetta  :)

si può stare leggermente a 45? o ci si sta o no!

cmq sia il tema è interessante.

mi trovo in accordo con la postura che usa per il petto,per il mento basso,mi trovo in accordo col discorso dei tamburi giapponesi,e non capisco perchè invece dovrebbe essere diversa la concezione dello uechi.non vedo la contraddizione dal momento che fare della pancia un airbag non significa necessariamente spanciare..
la respirazione inversa(che a dire il vero non padroneggio affatto)prevede di tirare la pancia in dentro all inspirazione,e di scoppiare all espirazione.l airbag cmq è sempre li!il che non vuol dire che avendo l air bag bisogna assolutamente accettare i colpi!

la tendenza a spanciare me la davano quando facevo aikido in aikikai,e me ne sono liberato.e me lo insegnavano nello zazen di allora.secondo me O Sensei non spanciava,e nei filmati si può vedere.sullo shotokan faccio silenzio da ignorante,in quanto mi rivedo piu nello shorei ryu!

di piu nin zo

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muteki

Re: Respirazione addominale
« Reply #2 on: January 02, 2011, 19:40:11 pm »
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beh, nel goju di yamaguchi, come è noto ai karatecchi, lo "spanciamento" è una componente importante nella respirazione

yamaguchi, forte delle proprie eclettiche esperienze, aveva sviluppato un particolare modo di respirare che, in un modo o nell'altro, si è trasmesso nella sua scuola. spingiamo in basso l'aria, aprendo la pancia e caricandovi l'aria con forza. usiamo la pancia come se fosse una specie di cornamusa, o di zampogna, spingendo poi l'aria all'esterno, sempre per mezzo delle pareti addominali.

quando, in anni passati, compii studi sul respiro per altre cose, ebbi sempre a sentir dire che l'aria doveva andare in basso in modo naturale

ora forzo la cosa ma devo dire che quando respiro normalmente, ciò fa sì che respiri sempre in modo morbido, mai forzoso, con la pancia. anche quando corro o faccio altro, uso la pancia, in qualunque situazione di sforzo.

mi servo degli addominali in modo forzato solo quando mi alleno in cose specifiche, come i kata sanchin e tensho. per il resto, trovo che lo spanciamento non sia necessario nella vita di tutti i giorni...

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Offline Dipper

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Re: Respirazione addominale
« Reply #3 on: January 02, 2011, 20:45:42 pm »
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non capisco perchè invece dovrebbe essere diversa la concezione dello uechi.non vedo la contraddizione dal momento che fare della pancia un airbag non significa necessariamente spanciare..
Riguardo allo Uechi, ti posso dire che ho frequentato 2 stage nel dojo di Milano e ho contatti regolari con l'utente Uechi Ryu, che spero si faccia vivo :whistle:
Uno degli esercizi che mi ha insegnato consiste proprio nel rimanere appoggiato al muro, un compagno che tiene il pugno ben appoggiato sull'addome, e con la respirazione spingere via lo stesso solo buttando fuori la pancia. Infatti io e Uechi abbiamo discusso parecchio al riguardo, visto che io sostenevo la non necessità di buttare fuori la pancia e comunque, per quanto preferisca il primo metodo mi sono in parte ricreduto.
Comunque se non ho capito male, anche da Muteki il metodo è questo, e anche quando è uscita tempo fa' sul FAM la discussione, ho scoperto di essere in minoranza.

Nel mio dojo di Kakuto Karate, per esempio, un esercizio di condizionamento consiste nell'eseguire degli addominali per un paio di minuti mentre dall'alto da un compagno fa' cadere (o lancia! :o) una palla medica sull'addome, poi la palla va rilanciata al mittente prima di scendere e ricominciare. E' un esercizio molto pesante e si fatica a resistere, tuttavia "spanciando" il dolore è decisamente più sopportabile e si arriva a fine esercizio senza grossi problemi.
Naturalmente sì, questo non significa che poi bisogna stare lì a prenderle :sbav

sullo shotokan faccio silenzio da ignorante,in quanto mi rivedo piu nello shorei ryu!
In quanto Wingchunman non fatico a crederlo :) Da quello che ho visto in molti dojo di Shotokan la respirazione è studiata troppo vagamente :( ma credo, per quanto riguarda questo campo, di essere stato fortunato.
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Re: Respirazione addominale
« Reply #4 on: January 03, 2011, 08:47:16 am »
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Io l'unica cosa di cui sono sicuro è che la respirazione diaframmatica viene usata dagl'uomini di muisca per aiutarsi durante il canto.

Fin da piccolo ho sempre respirato con la pancia perche mi affascinava il modo in cui si gonfiava e sgonfiava il palloncino...
Credo che sia un modo morbido di respirare a riposo, anche perchè se sei seduto e respiri, automaticamente si gonfia anche un po' la pancia (nel mio caso è dovuto anche ai cenoni natalizi, ma quella è un'altra storia).

Dal mio punto di vista, se parliamo di respirazione a riposo, credo che sia indifferente se si respira con la pancia o con la cassa toracica.
La cosa importante è usare correttamente la respirazione sotto sforzo per ossigenare bene muscoli e cervello.
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Re: Respirazione addominale
« Reply #5 on: January 03, 2011, 14:42:42 pm »
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Credo che qualunque sia il campo di applicazione, la respirazione diaframmatica sia una chiave di volta :thsit:

Riguardo alla respirazione a riposo, un'ulteriore prova viene anche osservando una persona mentre dorme: si può notare come la respirazione vanga fatta praticamente solo "di pancia".
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Re: Respirazione addominale
« Reply #6 on: January 03, 2011, 15:08:01 pm »
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Non posso che quotare Ryujin al cubo :)
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Re: Respirazione addominale
« Reply #7 on: January 03, 2011, 15:31:50 pm »
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Per esempio Ronin44, nel tuo corso di Aikido e negli stage a cui immagino partecipi visto quello che hai segnalato in agenda, come viene affrontato 'argomento?
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Re: Respirazione addominale
« Reply #8 on: January 03, 2011, 16:06:10 pm »
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Mah, molti seguono una linea , come dire, di morbidezza.
C'è molta attenzione al respiro unico, nel senso che, anche una sequenza che preveda tre gesti, per esempio, si tende a eseguirla con un solo respiro invece che con tre respiri contratti.
Un pò l'idea dello Iaido, dove compi X gesti che devono diventare uno.
Ma è un atteggiamento giusto nell'ottica dell'assorbire, il Karate consta di colpi che necessitano un discorso a sè ognuno, non sarebbe pensabile pugno, calcio, parata, pugno in un solo respiro.
Mentre è pensabile parata (che raccoglie) Atemi/semè, Sabaki, chiusura in un solo respiro proprio per armonizzarsi con la dinamica dell'avversario invece che contrastarla inutilmente.
In generale, credo che l'eccesso di contrazione sia più una esigenza visiva per una esibizione che un giusto modo in esecuzione.
Trovo eccellente la respirazione dei pugili pensando a molti colpi.
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Offline Saburo Sakai

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Re: Respirazione addominale
« Reply #9 on: January 03, 2011, 16:21:57 pm »
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In generale, credo che l'eccesso di contrazione sia più una esigenza visiva per una esibizione che un giusto modo in esecuzione.

Concordo !

La contrazione, legata ad una resirazione addominale, deve diventare qualcosa di naturale e di sottostante ad ogni movimento. Accentuarla o forzarla va bene solamente nella fase di allenamento. Almeno secondo me...  :P
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Re: Respirazione addominale
« Reply #10 on: January 03, 2011, 16:32:49 pm »
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OK, anch'io mi trovo con quanto scrivete, l'eccesso di contrazione in realtà credo che sia proprio inutile :dis:

Ma riguardo allo spanciamento? :whistle: Quale tiupo di respirazione diaframmatica vi è insegnata e / o utilizzate?
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Re: Respirazione addominale
« Reply #11 on: January 03, 2011, 16:56:51 pm »
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Cosa intendi esattamente con "spanciamento" ?
Forse lo hai gia detto, ma sto leggendo e rispondendo nei ritagli di tempo... :=)
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Re: Respirazione addominale
« Reply #12 on: January 03, 2011, 17:02:53 pm »
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Un particolare modo di respirare gonfiando la pancia come se fosse una palla durante l'inspirazione, in contrapposizione a una respirazione sempre diaframmatica ma che mantiene la pancia cinturata dai muscoli addominali.

Comunque l'ho spiegato meglio nel primo post :)
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Re: Respirazione addominale
« Reply #13 on: January 03, 2011, 17:13:38 pm »
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Ok, scusami... ho letto (anche se un po' di corsa).

Io effettivamente uso lo "spanciamento" nella respirazione, e talvolta pratichiamo anche l'esercizio che descrivevi sopra, con il pugno appoggiato alla pancia.

Tuttavia devo ammettere che molto del mio modo di respirare (che durante la pratica si evidenzia) è frutto di considerazioni personali e "sensazioni".

Riguardo all'esercizio che descrivevi, delle palle mediche lanciate sull'addome e respinte con esso, diversi praticanti più "maturi" del dojo ricordano di essersi allenati così in gioventù, ma alcuni di loro hanno rimediato anche delle ernie in quel modo... per questo ora non lo consigliano come allenamento a noi praticanti più giovani. :spruzz:
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Re: Respirazione addominale
« Reply #14 on: January 03, 2011, 18:26:29 pm »
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La prima cosa che mi viene in mente è che eseguissero gli addominali senza attenzione ad avere tutta la colonna vertebrale ben piatta sul terreno durante tutto il movimento, cosa banale oggi ma sconosciuta dai più fino a un paio di decenni or sono.
Non è poi facile stabilire una correlazione precisa tra il disturbo e la causa, visto il popò di pratiche massacranti che si usavano all'epoca :o
Ti porto un esempio che tu conosci bene: le posizioni basse, spesso indicate come la causa dei malanni di molti Shotokanmen di vecchia data. A prescindere dalla loro applicabilità o meno, che in questo 3d non ci interessa, se ci pensiamo bene in molti altri sport si usano posizioni che sono ben più impegnative, guardiamo alla danza moderna, al pattinaggio o alla scherma. Il problema non sono le posizioni, ma la scarsa preparazione (scarsa non necessariamente in termini quantitativi ma sicuramente qualitativi) per esse.
Fino agli anni 70 si usavano i famosi sit up da terra a centinaia, che saranno anche faticosissimi ma gli addominali partecipano nonostante l’apparenza poco e niente. Si fanno lavorare invece i flessori dell’anca che di solito in chi pratica una disciplina che coinvolge molto le gambe sono già ben sviluppati (e spesso manca invece l'allungamento di questi), col risultato di accorciarli ancora di più, provocando una iperlordosi e sovraccaricando la parte lombare con le nefaste conseguenze che riporti e che anche a me sono spesso state raccontate…
La stessa cosa può accadere anche con dei “semplici” addominali, se prima non ci si assicura di essere in grado di non far passare nemmeno un foglio di carta sotto la schiena quando si eseguono.
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