Secondo voi...

comportamento: maestro che insegna regolarmente in una palestra due volte la settimana es. mercoledì e venerdì...maestro che si allarga e apre un altro corso in un'altra città vicina il martedì e giovedì...il maestro si allarga ancora ed apre un altro corso in un'altra cittadina vicina il lunedì e sabato...passano ancora gli anni ed il maestro vuole allargarsi ancora...però i giorni sono finiti ma lui vuole allargarsi ancora...e così apre un altro corso in un'altra cittadina vicina il mercoledì e venerdì...cavolo ma sono i giorni identici del primo corso...come fare...il maestro allora decide di venire il mercoledì nella prima palestra ed il venerdì nell'ultimo corso aperto...i giorni in cui non c'è lui ci sono degli istruttori fidati che fanno le sue veci...può andare bene? secondo me no!?!?
va bene voler allargare, però così mi sembra troppo...anche se è coerente con quello che normalmente accade...in pratica il maestro allena allievi che poi prendono il suo posto e lui crea sotto di lui diverse palestra seguite dai suoi allievi di cui lui è a capo in maniera piramidale...
però chi nasce inizialmente con lui che lo vedeva "più presente" e vive il cambiamento, questa cosa può pesare...diverso è chi invece nuovo iscritto trova già questo stato di cose...
voi cosa ne pensate? è naturale? bisogna allargarsi? bisogna restare fedeli ai propri allievi personalmente e seguirli tutti? di chi sono allievi i nuovi iscritti?

Sono abbastanza all'antica: imho è meglio che sia l'allievo a venire dal maestro, e non viceversa.

"Espandersi" significa fare un'attività commerciale!

IMHO:
In una logica commerciale va bene allargarsi a più non posso, soprattutto se il maestro vive di quello che insegna.
In una logica più marziale, il maestro dovrebbe essere sempre presente e portare sempre avanti il suo gruppo.

forse magari dovrebbe allargarsi fino al punto in cui riesce a seguire tutti in maniera presente?

Almeno... o comunque cominciare ad espandersi solo quando c'è almeno un allievo esperto (e che riceve ufficialmente l'incarico) veramente in grado di portare avanti la baracca. Il meccanismo inverso, progettare di espandersi e di conseguenza prendere il più bravo per seguire gli altri per me non va' affatto bene.

La mia è una visione un po' romantica, ma davvero non è bello quando in una palestra il maestro comincia a latitare e non c'è nessuno in grado di prenderne il posto

Passato attraverso un'esperienza del genere dico che la cosa può avere un senso ed essere ispirata da pie intenzioni.
Ma che un problema può essere, così da me fu, rappresentato dal fatto che il fiduciario del maestro nn necessariamente è riconosciuto come tale dagli altri.
E qualcuno potrebbe seccarsi di pagare per una cosa e averne un'altra.

...
E qualcuno potrebbe seccarsi di pagare per una cosa e averne un'altra.

concordo

avviare più corsi è giusto ... per la divulgazione
se lo si fa per guadagnarci si può solo aumentare i costi dei corsi che si hanno, ma non si può richiedere gli stessi soldi e poi lavorare meno

se un giorno decidessi di andare a lezione una volta a settimana, chiederei il 50% di quanto chiedo ora + qualcosa per la lezione senza di me (dato che i costi son da coprire comunque)

In un sistema a livelli/cinture standard (gialla/arancio/verde/blu/marrone/nera) con passaggi di grado  accessibili con cadenza annuale bastano solo 6 anni per la nera, che in molti casi corrisponde ai titoli apprentice instructor, trainer, instructor junior etc. insomma il primo grado da tecnico.

Per legge non scritta, dovrebbe essere abilitato all'insegnamento ad allievi  con  cinture chiare (occhio croce al massimo preparare le arancio per l'esame da verde). I praticanti più “avanzati” (per esempio blu e marroni) che in quel caso frequentano il corso vanno in palestra ad allenarsi ma non a seguire la lezione da lui. 

Conciliato con le esigenze divulgative, questo è il motivo per il quale un nuovo tecnico dovrebbe avviare un proprio corso coadiuvato dal suo maestro o che curi solo la parte degli allievi meno esperti, in parallelo alla sua continua formazione (come inteso in alcune scuole la cintura nera è il punto non di arrivo ma solo di partenza vero e proprio nel percorso di affilamento marziale).

Dopo uno o più test annuali  per la conferma del grado tecnico e dei miglioramenti nel suo percorso sarà poi il Maestro a giudicare quando conferirgli il grado di istruttore vero e proprio, il secondo grado tecnico.

Per il passaggio dal titolo di istruttore a Maestro non so bene gli standard ma si cominciano a contare non più gli anni ma i lustri e/o i decenni di pratica da un titolo all'altro, idem per Senior Master. Per chi mastica lo stile dovrebbe comunque essere evidente a prima occhiata la differenza tra un istruttore e un maestro già vedendo un'esecuzione dal vivo di fondamentali e applicazioni.

C'è chi ci ha creato un impero con questo metodo...
Se i sostituti sono validi ok, ma mi pare di capire che il senso sia che il maestro si prende tutti i meriti (e i soldi) delegando l' insegnamento ad altri.
La cosa più triste che ho sentito è della mia ex-istruttrice che ad un certo punto voleva insegnare solo alle cinture nere, ma supervisionare quello che loro insegnavano. E' capitato che mandasse allievi fidati ma poco capaci ad "insegnare" ad altri più birbanti ma decisamente più validi...
Insomma, andate e moltiplicatevi ma dite e fate solo quello che voglio io! 

E' un dato di fatto che se il maestro è bravo ed ha una certa reputazione abbia un maggior numero di allievi e quindi avere più corsi in più palestre durante una settimana.

Il problema di fondo di questa storia è il fatto che il sostituto maestro deve essere in grado di mantenere un certo grado di lezione aiutando i nuovi a migliorare e i compagni di corso ad approfondire fin dove sono le sue conoscenze. Questo è il motivo per cui si scelgono solo cinture superiori, ossia quelle vicino alla nera.

Altro problema è il rispetto che deve ispirare tale personaggio. Sostituendo il maestro deve guadagnarsi il rispetto dei compagni come istruttore e non più come compagno di corso.

Per esperienza diretta è da un po' che sostituisco in qualche lezione il maestro e, per il mese di gennaio, mi è stato affidato il corso dei ragazzi.

La mia difficoltà, in generale, è stato capire e far capire il cambio di status: se durante gl'allenamenti chiedevo di fare questo o quello insieme a loro, ora mi trovo a dover ordinare un tale esercizio, a doverlo eseguire con loro e a doverli correggere.
Qualche volta mi è capitata una domanda in cui mancavo di conoscenze e, dopo averci ragionato sopra insieme, si chiedeva al maestro la lezione successiva se le nostre illazioni erano esatte (da dire che spesso la direzione del ragionamento era giusta ma la mia conclusione era una puttanata colossale).

Confesso che qualche volta mi chiedo se sono un buon istruttore e se i miei amici approvano il mio sistema e quanto hanno imparato da me.
Quelli che hanno cominciato con me dicono che io sono il più bravo del corso, mentre quelli che sono nuovi accettano la cosa come un dato di fatto.
Io credo di non essere il migliore in assoluto, perchè vedo in loro molta tecnica eccelsa che io devo ancora acquisire per eccellere. Però mi piace pensare di essere portato all'insegnamento e che posso aiutarli ad arrivare dove io non arriverò mai.

L'ultima cosa che aggiungo è questa: quando andiamo via, il loro sorriso soddisfatto mi scalda veramente il cuore.

Se il maestro si alarga troppo, prima o poi avrà problemi ad annodare la cintura.......e non sta bene

Penso che un maestro possa, in sua presenza, affidare ad allievi anziani alcuni principianti, così come può affidare ad un allievo competente un eventuale gruppo agonistico, ma sempre sotto la sua supervisione, quindi essendo presente, oppure finirà per non essere più il maestro, perchè ognuno insegnerà ciò che sa a modo suo.
In quel caso il maestro diventa manager ed è un'altra cosa.

Scusate, rispondo solo al post iniziale, non ho avuto tempo di leggere il resto..
Cmq è una cosa molto anni 80 e 90..si faceva di tutto per poter aprire più club ed essere presenti ovunque..alcuni però lo fanno ancora adesso purtroppo.

era un metodo, ed è ancora adesso a mio modo di vedere, molto scorretto e che non porta nulla.
Ho conosciuto gente che ha fatto così per anni e continua a farlo a quanto pare..

Insegnanti di 6 o 7 corsi nella settimana in paesi diversi..avvia, poi dopo qlch mese lascia il primo allievo più alto in grado, o fatto crescere apposta per quello e intanto cambia..il tutto con l'obbligare qlcn ad insegnare per una causa non sua..

Gli atleti si iscrivono per te, ma dopo un tot trovi un altro che ovviamente non ha neppure 1/10 dell'esperienza del maestro iniziale..qs per cosa? Per nulla..perchè in poco tempo i corsisi disfano e torni come eri prima.

In passato pensavo fosse un buon metodo, ma mai fatto..perchè ho deciso di restare nel mio club, sviluppare quello e dare supporto alla mia Associazione in altro modo molto più produttivo e regolare.

Qs sono quei casi che trovi in Internet con 20 club nella stessa regione..poi ci sono 3 atleti per club seguiti da un insegnante quasi 18enne..che dopo poco tempo chiederà di spostarsi perchè il corso deve chiudere..

Un mio amico ha iscritto il figlio adun corso del genere...io lo avevo avvisato..lui mi ha detto "ah, lo dici perchè siete forse concorrenti"..io gli ho risposto che non è così dato che siamo in zone totalmente differenti con 35km di distanza e che cmq non avrei potuto dargli un indirizzo di Vovinam dove abita lui..ma conoscendo il gruppo sapevo sarebbe andata così..infatti, pagato, divisa, corso..tutto..ora si sposta, altro insegnante e da sotto casa deve fare 5km...