Io avrei detto che il pugno non si richiama nel kihon per motivi didattici: Perché:
Ti aiuta a comprendere e studiare come finisce la tecnica, ed é piú facile per l'istruttore correggerti.
Praticandolo nell'aria non si puó studiare la parte fondamentale della "penetrazione", perché si puó studiare solo sul makiwara, sacco, colpitori... quindi - forse - Quella parte si studia a tempo debito per non distogliere o disturbare lo studio iniziale, dove prevalentemente il principiante (io) si concentra su catena cinetica, posizione del corpo, respirazione, rotazione del pugno, kimé, kiai etc etc. Il "richiamo" potrebbe disturbare lo studio di queste altri elementi.
Last but not least, una volta studiato il kihon, la tecnica si prova a coppie... Uno tira il pugno e l'altro para... si praticano differenti tipi di kumite prestabilito, sambon, sandan, ippon kihon... etc... in tutte queste fasi, e soprattutto per il principiante, é fondamentale che chi attacca con tsuki blocchi il colpo e il braccio rimanga "bloccato" (mentre nel kihon dopo la contrazione finale, ci si deve sporzare a decontrarre rapidamente)... In questo modo chi para puó studiare la tecnica lentamente e provando la resistenza del braccio dell'avversario, sapere che deve deviare il colpo etc.... Se sbaglia il tempo (risposata lenta all'attacco di uke), trova ancora il il braccio ad aspettarlo in modo che possa provare la parata. Quando si provano queste cose con un braccio condizionato... verso la fine della lezione inizia a vedere le stelle ogni volta che tiri un pungo o pari.
Poi in tanti altri casi di esercizi a vuoto il pugno si richiama, ma li si studiano atre cose.