Crisi: come superarla?

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Offline Saburo Sakai

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Re: Crisi: come superarla?
« Reply #60 on: January 18, 2011, 17:15:46 pm »
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Le "crisi" più o meno le abbiamo tutti... chi le affronta scaricando le colpe su ciò che pratica, e chi invece riflette sul SUO modo di praticare.
Personalmente ho sempre adottato il secondo punto di vista, e non me ne sono pentito, scoprendo "mondi nuovi" in cose che facevo da anni senza averle mai capite.

E' sempre in ogni caso  scoperta o meglio creazione di nuovi mondi(  :spruzz:), sia che lo fai sul tuo modo di praticare, che su quello che pratichi. E poi che differenza fa. Se non lo devi prendere dal tuo punto di vista personale, da che punto lo devi prendere? :whistle:


Non mi sono spiegato forse... intendevo riferirmi a coloro che dicono "il Karate non funziona" senza valutare che molto probabilmente è il loro modo di praticarlo che non funziona.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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muteki

Re:Crisi: come superarla?
« Reply #61 on: January 18, 2011, 21:30:46 pm »
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la mia impressione è infatti che i bunkai della mia scuola siano tecnicamente eccellenti, bellissimi, e via discorrendo... ma scarsamente pratici...

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Offline Takuanzen

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #62 on: January 18, 2011, 22:00:26 pm »
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Io credo che quando si approfondisce a lungo un kata è normale cercare dei bunkai più personali rispetto a quelli mostrati dal proprio maestro. E in questa ricerca ci si confronta con altro e questo, come i tutti i confronti, rimette in discussione la nostra pratica. Non è mai un qualcosa di aproblematico. Ritengo che i veri punti conflittuali siano i principi dello stile, il modo di muovere il corpo suggerito dal kata e quindi dal bunkai. Potresti provare a interrogarti da lì: questo è il mio consiglio. Se credi che questa sia una base solida e ti senti bene ad applicare i principi veicolati da quei kata e da quei bunkai, allora continua così. Magari potresti provare a sperimentare sulle tecniche, guardandoti in giro verso quello che più assomiglia al Karate che hai in mente. La costruzione di un proprio modello ideale di riferimento rispetto all'arte marziale è una questione basilare: all'inizio deve essere dettata dal proprio maestro e dallo stile (coi principianti bisogna essere rigorosi per dargli una forma corretta, delle buone basi), una volta però che si sono acquisite le basi, allora diventa il tuo Karate, la tua Via: te lo devi costruire tu il tuo modello se vuoi progredire. E passi quindi ad interrogarti sulle basi, sui principi fondamentali. Se  è uno schema elastico che ti permette di fare qualcosa di diverso senza divergere in maniera conflittuale con le basi di quello che fai, allora sono ottimi principi. Secondo me se ritieni di avere dei buoni principi potresti lo stesso guardarti attorno, il che non li intaccherebbe affatto. Se invece lo schema si dimostra rigido e reticente al confronto, allora l'interrogazione continua e non potrà essere che un momento di crescita in un modo o nell'altro, visto che c'è la possibilità di un abbandono di quegli stessi principi se non li senti più congeniali alla tua pratica personale. Ma queste sono scelte individuali, io non ho i tuoi anni di pratica e quindi mi vergogno un po' dei miei consigli, non so se sono inadeguati. Ti auguro di continuare a praticare e a porti domande con sincerità come stai facendo. ;)
« Last Edit: January 18, 2011, 22:07:44 pm by TakuanZen »

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Offline Takuanzen

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Re: Crisi: come superarla?
« Reply #63 on: January 18, 2011, 22:05:36 pm »
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Le "crisi" più o meno le abbiamo tutti... chi le affronta scaricando le colpe su ciò che pratica, e chi invece riflette sul SUO modo di praticare.
Personalmente ho sempre adottato il secondo punto di vista, e non me ne sono pentito, scoprendo "mondi nuovi" in cose che facevo da anni senza averle mai capite.

E' sempre in ogni caso  scoperta o meglio creazione di nuovi mondi(  :spruzz:), sia che lo fai sul tuo modo di praticare, che su quello che pratichi. E poi che differenza fa. Se non lo devi prendere dal tuo punto di vista personale, da che punto lo devi prendere? :whistle:


Non mi sono spiegato forse... intendevo riferirmi a coloro che dicono "il Karate non funziona" senza valutare che molto probabilmente è il loro modo di praticarlo che non funziona.

Si, avevo pensato che ti riferissi a quella questione. Ho voluto fare un intervento troppo generale, forse sono uscito fuori tema e ci siamo mal compresi. Comunque ho tentato di dare una risposta maggiormente argomentata anche a quel problema nell'altro intervento. Ciao  :)

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muteki

Re:Crisi: come superarla?
« Reply #64 on: January 18, 2011, 22:06:49 pm »
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caro takuan, il tuo consiglio è profondo e mi ha commosso. mi piace quel che hai detto e interpreti bene la mia attuale crisi: non sono infatti in grado di rispondere alle questioni che poni. la cosa importante è forse proprio guardarsi intorno e, in un certo senso, guardare dentro se stessi e dentro la propria pratica...


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Offline Dipper

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #65 on: January 18, 2011, 23:02:40 pm »
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Davvero bel post Takuan :thsit:
継続は力なり 空手の修業は一生である
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Fanchinna

Re:Crisi: come superarla?
« Reply #66 on: January 19, 2011, 08:16:46 am »
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la mia impressione è infatti che i bunkai della mia scuola siano tecnicamente eccellenti, bellissimi, e via discorrendo... ma scarsamente pratici...

però, mutekino, se hai dubbi sui bunkai è una cosa, se ce l'hai sull'utilità dei kata nelle arti marziali un altra

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #67 on: January 19, 2011, 08:45:16 am »
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la mia impressione è infatti che i bunkai della mia scuola siano tecnicamente eccellenti, bellissimi, e via discorrendo... ma scarsamente pratici...

Capisco perfettamente quello che provi, perchè anche per le forme del Kung-fu vale lo stesso.

Se il problema è l'applicazione in combattimenti, datti pace fratello. Le forme servono ad imparare ed a perfezionarsi, ma non sono facili da portare sul piano reale del combattimento.
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Offline piripicchio84

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #68 on: January 19, 2011, 09:12:47 am »
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la mia impressione è infatti che i bunkai della mia scuola siano tecnicamente eccellenti, bellissimi, e via discorrendo... ma scarsamente pratici...

Capisco perfettamente quello che provi, perchè anche per le forme del Kung-fu vale lo stesso.

Se il problema è l'applicazione in combattimenti, datti pace fratello. Le forme servono ad imparare ed a perfezionarsi, ma non sono facili da portare sul piano reale del combattimento.
[/b]

Allora perchè studiarle se il mio obbiettivo è imparare il combattimento? :whistle:
Cu si curca chi cotrari, brisci cacatu.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #69 on: January 19, 2011, 09:29:38 am »
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Perché in esse sono contenute le basi su cui fondare un superamento delle stesse ?  :whistle:
Lo spirito viene prima della tecnica.


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Offline piripicchio84

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #70 on: January 19, 2011, 09:52:03 am »
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Perché in esse sono contenute le basi su cui fondare un superamento delle stesse ?  :whistle:

Scusami Saburo ma non sono d'accordo.Secondo la mia opinione l'errore sta proprio nella trasmissione di questi kata,cioè come sono arrivati a noi.Per anni ci hanno fatto credere che il vero karate era quello, qualcuno sarà responsabile di questo cambiamento o no? Molti dei maestri arrivati in Occidente non avevano la sufficente intelligenza per poter trasmettere questa arte.So che sto dicendo cose un pò forti ma io la penso così.
Cu si curca chi cotrari, brisci cacatu.

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Fanchinna

Re:Crisi: come superarla?
« Reply #71 on: January 19, 2011, 09:55:02 am »
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su su
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Offline Paguro49

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #72 on: January 19, 2011, 09:57:56 am »
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la mia impressione è infatti che i bunkai della mia scuola siano tecnicamente eccellenti, bellissimi, e via discorrendo... ma scarsamente pratici...

Capisco perfettamente quello che provi, perchè anche per le forme del Kung-fu vale lo stesso.

Se il problema è l'applicazione in combattimenti, datti pace fratello. Le forme servono ad imparare ed a perfezionarsi, ma non sono facili da portare sul piano reale del combattimento.
[/b]

Allora perchè studiarle se il mio obbiettivo è imparare il combattimento? :whistle:
Diciamo così.
Picchiarsi o azzuffarsi è una cosa, combattere è tutta un'altra cosa.
Nel concetto di combattere si incontrano più possibili livelli, dal reagire con X proprietà tecnica alle iniziative conclamate di un avversario, all'anticipare quelle iniziative, puntando al determinare le stesse, fino al poter vincere in assenza di scontro fisico.
Il fatto che determinati gesti (tecniche) non funzionino, di per sè è illogico, poichè qualsiasi cosa, per funzionare, necessita di essere concreta, tangibile, dotata di ingranaggi o circuiti, diversamente non può ne funzionare ne disfunzionare, gli ingranaggi, nello specifico, insieme ai circuiti, li abbiamo noi (articolazioni, sistema nervoso) e solo noi possiamo o meno funzionare.
Il punto è che, spesso, la tecnica eseguita non è una tecnica posseduta da chi la esegue, spesso ci si affida alla memoria, sia per quanto riguarda i movimenti da compiere e in quale sequenza, sia per quanto riguarda il collegamento di quei movimenti con i corrispondenti movimenti dell'avversario.
Così, nulla può funzionare, il tempo per attingere alla memoria e alla comprensione cosciente non c'è!
La tecnica è solo e soltanto tecnica, a prescindere dal suo opposto, la si apprende e la si interiorizza, poi sarà il corpo, guidato dall'istinto, a tirar fuori questo o quel movimento, il più immediato e spontaneo nella tal situazione, ed è li che si deve puntare a far finire le "tecniche".
Le aplicazioni didattiche, servono solo per poter studiare con un compagno il tal movimento, per avere la tranquillità di non far cose a vuoto inutilmente, ma si tratta solo di strumenti occasionali.
Un maestro davvero bravo e preparato, troverà decine di risposte allo stesso attacco, decine di possibili utilizzi e interpretazioni di un movimento, ma lo insegnerà puro, così come è, con pochi, chiari e semplici esempi di applicazione.
L'attenzione in combattimento deve essere rivolta al far terminare lo scontro se non si è riusciti a prevenirlo,
al non essere sopraffatti, al non farsi colpire, all'uscire dagli attacchi, anticipandoli, rimanendo padroni di noi stessi e dell'area di scontro, in modo da difendersi tutelando la propria incolumità.
Invece, spessissimo, è rivolta solo all'avversario, alle sue mani o agli occhi, comunque al "piccolo" rispetto al contesto generale, andando quindi a ridurre il campo visivo, la possibilità e la capacità di percezione del pericolo e della situazione, finendo con l'essere vulnerabili a tutto ciò che non è nel campo di attenzione visiva.
Fino a che si cerca ostinatamente un senso logico ad un gesto, si rimarrà schiavi della logica e della memoria, limitando il gesto stesso a quella sola spiegazione che ci ha convinto, cosicchè quel gesto possa avere un senso solo nella remota possibilità che quella precisa situazione e sequenza di gesti dell'avversario si verifichi.
Combattere è quella cosa che accade quando ragionare ha fallito, sarebbe il caso di dire al cervello cosciente "fatti da parte, ora tocca a me" o chi ha fallito (il ragionare) non potrà che continuare a fallire.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Saburo Sakai

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #73 on: January 19, 2011, 10:18:05 am »
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Perché in esse sono contenute le basi su cui fondare un superamento delle stesse ?  :whistle:

Scusami Saburo ma non sono d'accordo.Secondo la mia opinione l'errore sta proprio nella trasmissione di questi kata,cioè come sono arrivati a noi.Per anni ci hanno fatto credere che il vero karate era quello, qualcuno sarà responsabile di questo cambiamento o no? Molti dei maestri arrivati in Occidente non avevano la sufficente intelligenza per poter trasmettere questa arte.So che sto dicendo cose un pò forti ma io la penso così.

In parte forse è vero... in parte non c'era la volontà... ed in parte c'era  (e c'è) la volontà di insegnare certe cose a chi vogliono loro. Ed in parte molte cose non sono state capite da chi invece avrebbe dovuto capirle... magari perché non ne era all'altezza o perché gli faceva comodo non capirle (magari portando avanti posizioni di rendita senza mettersi in discussione).

Come tutte le cose, non esiste mai una sola verità... ma molti spunti di riflessione dai quali ognuno è giusto che tragga le proprie conclusioni e trovi la via migliore per la propria pratica.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline piripicchio84

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Re:Crisi: come superarla?
« Reply #74 on: January 19, 2011, 10:20:28 am »
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Perché in esse sono contenute le basi su cui fondare un superamento delle stesse ?  :whistle:

Scusami Saburo ma non sono d'accordo.Secondo la mia opinione l'errore sta proprio nella trasmissione di questi kata,cioè come sono arrivati a noi.Per anni ci hanno fatto credere che il vero karate era quello, qualcuno sarà responsabile di questo cambiamento o no? Molti dei maestri arrivati in Occidente non avevano la sufficente intelligenza per poter trasmettere questa arte.So che sto dicendo cose un pò forti ma io la penso così.

In parte forse è vero... in parte non c'era la volontà... ed in parte c'era  (e c'è) la volontà di insegnare certe cose a chi vogliono loro. Ed in parte molte cose non sono state capite da chi invece avrebbe dovuto capirle... magari perché non ne era all'altezza o perché gli faceva comodo non capirle (magari portando avanti posizioni di rendita senza mettersi in discussione).

Come tutte le cose, non esiste mai una sola verità... ma molti spunti di riflessione dai quali ognuno è giusto che tragga le proprie conclusioni e trovi la via migliore per la propria pratica.

Quoto. :thsit:
Cu si curca chi cotrari, brisci cacatu.