Sulla DP e sul CKM

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #45 on: January 17, 2011, 15:46:14 pm »
0
Sto digerendo...quindi molto sangue è lontano dal cervello...
Me la riformuli specificando?

nel tempo stai facendo esperienza, giusto?
questa tua esperienza personale aggiunge particolari che arricchiscono la linea ufficiale?
fai 3 minuti perchè devono essere 3 minuti oppure hai notato che con 3 e mezzo non muoiono?
sono 10 flessioni al primo anno e 20 al secondo oppure ti regoli tu in base al gruppo?
fanno i salti con i piedi uniti perchè glielo dici tu o gli leghi le gambe?
hai già mollato qualche leone in palestra?

Inteso....
Ci sono alcune cose a cui obblighiamo gli studenti ad adattarsi, altre che moduliamo sulla media del gruppo.
Il lavoro fisico, ad esempio, per come lo faccio io è fatto in modo che tutti diano tutto e nn mi interessa il quanto.
Nel pressure test ho introdotto da subito cose più violente ma nn sono partito col tempo minimo richiesto per il loro livello.
E via dicendo.
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Offline The Spartan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #46 on: January 17, 2011, 15:48:44 pm »
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è questo il pressure test?

Premesso che trattasi di uno che ha 6 mesi di pratica, questo è un pezzo del pressure test.
E i compagni sono particolarmente buoni.

l'altro pezzo come funziona?  :sur:

Nn esiste una versione ufficiale univoca.
La sola cosa di base è che ad ogni livello di studio corrisponde un tempo minimo di durata della parte tecnica.
In genere il lavoro tecnico viene preceduto e/o alternato a stress fisico, psicologico, sensoriale ed uditivo.
E più vai avanti più è peggio.
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Fanchinna

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #47 on: January 17, 2011, 15:54:13 pm »
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uditivo....
mmmmm
interessante
ci stavo già macinando qualcosa ma sei sicuramente più avanti
ricrei i suoni dell'aggressione o rimbombi per rintronare?

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Offline Ethan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #48 on: January 17, 2011, 15:56:55 pm »
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se non ho capito male:fai la tua bella lezione e per 10-15 minuti fai (in base al livello) una simulazione come quella del video e/o un cappottone marziale per allenare  reazione/nervi/tecnica/resistenza?


 

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Offline The Spartan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #49 on: January 17, 2011, 15:58:58 pm »
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se non ho capito male:fai la tua bella lezione e per 10-15 minuti fai (in base al livello) una simulazione come quella del video e/o un cappottone marziale per allenare  reazione/nervi/tecnica/resistenza?


 

Brutalmente è una cosa simile.
Riproduci in maniera molto fedele lo stress di una situazione reale e vedi come performi.
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Offline Ethan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #50 on: January 17, 2011, 16:03:56 pm »
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 :thsit:

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Fanchinna

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #51 on: January 17, 2011, 16:21:06 pm »
0

Riproduci in maniera molto fedele


Forse un amico mette a disposizione un pezzo di terreno
lo asfaltiamo e ricreiamo un vicolo buoi della città
poi ci travestiamo, a turno,
da punk
da metallaro
paninaro

livello avanzato: guai a lavarsi
« Last Edit: January 17, 2011, 16:54:36 pm by Fanchinna »

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rockyjoe

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #52 on: January 17, 2011, 16:32:54 pm »
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non che la leva al polso che hai sempre imparato da oggi non funziona più (ipotesi certamente assurda), ma piuttosto si indaga se un'altra leva sia più utilizzabile in quel contesto al posto della prima.

Se la devo leggere così, ovviamente concordo: se a me "viene bene" il "modo originale" di fare una determinata tecnica, continuo con quello; se altri sono in difficoltà, si fornisce loro una diversa soluzione.

A me preme solo che nessuno salti fuori dicendomi che quello che facevo - bene - prima, ora è da accantonare.
Siamo d'accordo ;) E' secondo me è proprio qui la differenza tra AM e DP. Imparando un'arte, si metabolizzano certe meccaniche che non sono le più semplici e immediate, che hanno una valenza che insieme all'efficacia si prepone altri obiettivi (la perfezione del gesto, la filosofia sottostante e così via).
Imparando DP, si cerca il metodo che ha il migliore rapporto efficacia / impegno per acquisirlo, e la maggiore probabilità di riuscita considerando che non tutti hanno la preparazione fisica e / o tecnica requisito per certe discipline.

Facendo un esempio estremo: Andy Hug era in grado di piazzare dei calci ad ascia letali e credo che nessuno si possa mai sognare di dire che non fossero efficaci. Ma Andy Hug era un budoka. A chi è interessato alla mera DP non interessa certo imparare il calcio ad ascia per quanto, se allenato allo stremo possa divenire efficace.

Tu, come Wa No Seishin e col tuo bagaglio di Aikido di certo potresti inventarti decine di soluzioni partendo da una stretta al collo laddove magari il CKM ne propone due o tre, ma acquisire questa capacità necessita di molto più tempo.
D'altra parte, per la sua universalità rispetto alle situazioni proposte, il CKM (o un sistema di DP analogamente buono, naturalmente) magari è utile perchè in grado di fornirti degli elementi in campi non previsti nell'Aikido o nella Lotta, chessò, il g'n'p (sparo a caso).
sareei anche d accordo che la difesa personale deve essere immediata,e che per quanto possibile ogni mio gesto deve essere piu o meno in grado di difendermi personalmente.il problema e' che a volte per semplificare troppo,a volte ci si trova a fare difese personali o arti marziali dove non si suda affatto o dove il minimo gesto atletico a basso impatto viene eliminato dalla lista delle tecniche da apprendere..fino ad arrivare a una cosa semplice ma anche inutile.

allora io penserei il modo piu semplice di fare anche una cosa difficile,e non anch essa semplice!in relazione alle leve io studierei le7 o 8 piu vantaggiose e dominanti,e da li partirei per studiare dopo le altre.le altre,se esistono e se vogliono essere valide,devono essere delle evoluzioni delle prime.

questo e' in sintesi il mio pensiero!

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Offline The Spartan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #53 on: January 17, 2011, 16:53:27 pm »
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Il sudore nn è connesso alla profusione tecnica....
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Fanchinna

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #54 on: January 17, 2011, 16:55:36 pm »
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la selezione delle cose semplici mi sa tanto da
rincretinimento


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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #55 on: January 17, 2011, 20:01:44 pm »
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Alcune mie considerazioni critiche del CKM:

Basato (almeno nel breve periodo) sul rinforzo del meccanismo neuromotorio Stimolo-Risposta, tipico della scuola psicologica adottata dagli anni '40 per l'addestramento militare impartito in tempi brevi a un elevato numero di soldati. Poche cose ma fatte bene, utili per combattere e sopravvivere.
Se poi nello scontro si è in grado di improvvisare anche altre cose che funzionano, ben vengano.

Allenamento fisico sintetico (esercizi "particolari" che coinvolgono più gruppi muscolari o anche tutto il corpo in cicli ravvicinati) scandito da routine "distruttiva" di sforzo e recupero, per portare allo stremo psicofisico e "rimodellare" alcuni comportamenti e reazioni allo stress dello scontro. Si tratta del primo caxxo da cacare, perchè non conta quanto sei in forma, sei comunque costretto (di solito dall'istruttore) a spremerti come un limone

Enfasi sulla "realtà" dello scontro, concretizzato diversi modi di lavorare: a contatto pieno ma in stato di stanchezza, con gradi di disagio psicologico (storditi, con gli occhi chiusi, in "ansiosa" attesa dell'attimo in cui si dovrà reagire), con uso minimo o ridotto delle protezioni. Valutazione periodica del proprio comportamento durante l'azione (o le azioni consecutive) di autodifesa. Qui si capisce se saresti morto e quante volte, oppure se hai avuto solo culo.

Ho cercato di essere più sintetico possibile.

Nel mio piccolo, avrei una serie di "proposte" per integrare la didattica del CKM, che aumenterebbero si i tempi didattici, ma al contempo aumenterebbero anche il suo "target" (che brutto termine).
Queste integrazioni verrebbero usate solo in casi particolari.
Ma vabbè, per ora le tengo per me.   ;)


Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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Offline Gargoyle

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #56 on: January 17, 2011, 22:47:06 pm »
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Quote
Nel mio piccolo, avrei una serie di "proposte" per integrare la didattica del CKM, che aumenterebbero si i tempi didattici, ma al contempo aumenterebbero anche il suo "target" (che brutto termine).
Queste integrazioni verrebbero usate solo in casi particolari.
Ma vabbè, per ora le tengo per me

eh ma non puoi gettare il sasso e nascondere la moglie ubriaca del vicino... che ci lascia lo zampino   ;D

 :) dicci dicci, loquisci che siamo curiosi
diagola con noi  :thsit:

(dislessia dovuta all'allenamento appena finito  :-X )
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Dipper

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #57 on: January 18, 2011, 09:14:17 am »
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Mai parlato di essere inerme.
Il soggetto x nn è inerme a prescindere da qualsiasi tipo di addestramento.
Io parlo solo di capacità di risposta "ad hoc".
Quindi, ti ripropongo la domanda riveduta, il tuo parere è che un praticante di AM non abbia la possibiltà di poter elaborare risposte ad hoc?
Non mi interessa discutere il tuo pensiero, però voglio capire meglio cosa ne pensi.


Per il resto anche il mio approccio è simile a quello di Sifu
allora io penserei il modo piu semplice di fare anche una cosa difficile,e non anch essa semplice!in relazione alle leve io studierei le7 o 8 piu vantaggiose e dominanti,e da li partirei per studiare dopo le altre.le altre,se esistono e se vogliono essere valide,devono essere delle evoluzioni delle prime.

questo e' in sintesi il mio pensiero!
... imparare troppe cose insieme dividendo equamente il tempo a disposizione non è proficuo. Secondo me è giusto concentrarsi su pochi concetti, interiorizzarli, e poi procedere "a ventaglio" per analogie.

Comunque al di là di questo discorso, che mi interessa relativamente, questi test sono proprio una figata :spruzz:

Tecnicamente nel CKM c'è una progressione? Cosa si impara prima e cosa dopo?
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

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Fanchinna

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #58 on: January 18, 2011, 09:30:05 am »
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Prima a prenderle o a darle?

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Offline The Spartan

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Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #59 on: January 18, 2011, 09:50:08 am »
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Per il primo quesito ti rispondo su base empirica; premesso che nel pressure test emergono comportamenti che esulano la normale logica di palestra (ricordo sempre che al nostro primo corso fummo costretti a saltare in 3 su un ragazzo che in piena ipossia e caos totale stava struppiando di gomitate un altro ragazzo) e che sono strettamente collegati all'indole individuale più che all'addestramento tecnico, quello che io ho verificato direttamente è che in un particolare specifico contesto di stress sapere molto o troppo è controproducente.
La ragazza che ho citato conosceva 5 tecniche, ne conosceva 5, ma nessuno le/gliele aveva fatte testare in un certo modo e nessuno le aveva detto che alcune di esse fatte con un maschio tosto di 30 kg più pesante rasentavano la fantascienza.
E la ragazza sarebbe morta 5 volte su 5.
A marzialisti di lungo corso a cui ho suggerito di provare una sola nostra tecnica durante il pressure test, tecnica tra l'altro banale, quella tecnica nn entrava proprio in testa e quello che ho visto fare era suicida spesso.
Poi ti cito il mio caso...quando all'inizio mi sono avvicinato al CKM nei primi test capitava quando ero in difficoltà di ricorrere a tutto lo scibile accumulato in 18 e passa anni di pratica di altro, ma spesso era uno scibile che era valido fino a quando nn lo calavo nel contesto specifico e mi sono dovuto resettare io per primo.
Ma ti dirò di più, ovviamente adesso il bagaglio tecnico che conosco è molto più ampio rispetto all'inizio ma agli ultimi due corsi istruttori, durante i quali i pressure test hanno raggiunto livelli folli (solo solo per i 16 minuti 16 di lavoro... :'(), quando sono al limite ho e abbiamo verificato che si finisce per ricorrere cmq alle tecniche più essenziali di un sistema che è già essenziale...e che tutte le volte che ho voluto o cercato di "scialare" la cosa ha finito per rallentarmi o farmi tentennare, cose che al dunque possono costarti la vita. :-\
Per quanto riguarda l'obiezione di sifu, io sono forse terra terra ma per me una cosa o è difficile o nn lo è, rendere facile una cosa difficile per me è un concetto troppo zen per applicarlo alla pratica di certi sistemi, a meno che nn si ragioni per macrocategorie e si intenda il voler eliminare le cose difficili.
Quel che è certo è che per noi il criterio di selezione (processo che garantisco essere pure troppo cavilloso) è in relazione al risultato ottenuto o da ottenere con il minor sforzo possibile...e trovato quello che cerchiamo nn ci evolviamo per il gusto di farlo ma solo se è necessario.
Per quanto infine riguarda la progressione tecnica è ovvio che ci sia; di base esistono 4 contesti addestrativi (armi da fuoco, taglio, suolo, combattimento in piedi) dei quali vengono mostrati da subito i principi di base che rappresentano i pilastri del sistema e la progressione avviene nn tanto introducendo nuove tecniche quanto cambiando gli scenari (esempio dalla pistola davanti alla pancia si arriva alla pistola al fianco in auto passando magari per la situazione da ostaggio) e verificando cmq come compreso il principio la soluzione sia "già" nelle mani di chi pratica.
Sul come vengono gestite le aree dipende dalla composizione della classe e anche dalla sensibilità locale; se per la composizione è banale, per la sensibilità basti pensare che negli Stati Uniti sono interessatissimi alle armi da fuoco mentre in India e paesi dell'area al lavoro con le armi da taglio.
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