Sulla DP e sul CKM

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #75 on: January 18, 2011, 19:44:28 pm »
0
Per la parte psicologica io mi chiamo fuori... XD
Per i pressure test il lavoro viene già fatto...diciamo che quello propriamente detto è come la partita di una squadra di calcio la domenica, 90 minuti su campo grande e così è...
Ma in allenamento fai di tutto e di più.
Sul lavoro fisico l'individualizzazione rappresenta l'eccezione...se ne fai la regola nn ne esci più fuori.
E si può fare un lavoro standard che però consenta a ognuno di dare il suo 100%.
Sulla tecnica dall'alto forse ho inteso male, ma ti basta dare un'occhiata al lavoro fatto da qualche fenomenale fuoriuscito per renderti conto di come basti pochissimo per trasformare la cioccolata in merda. ;)
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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #76 on: January 18, 2011, 19:58:37 pm »
0

Ah, certo, basta pochissimo, su quello mi trovi daccordo, infatti secondo me succede quando si vuole fare gli alternativi a tutti i costi  :thsit: .

E si, se ne fai la regola allora i tempi di apprendimento diventano impossibili da stimare con precisione, e diventa più complicato dare risultati certi in tempi certi. Infatti non è il caso di persone più "motivate".

Che sulla parte psicologica ti chiamavi fuori, ci avrei scommesso! :D
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Offline Gargoyle

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #77 on: January 18, 2011, 20:03:50 pm »
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@ Wolvie: osservazioni interessanti. ci voglio ragionare un po' su...
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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #78 on: January 18, 2011, 20:16:24 pm »
0
@ Wolvie: osservazioni interessanti. ci voglio ragionare un po' su...

 8)

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Offline Dipper

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #79 on: January 18, 2011, 21:58:38 pm »
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Si ha quindi un rinforzo dell'automatismo Stimolo-Risposta in caso di feedback positivo (la reazione difensiva "insegnata" è stata efficace) a scapito di un lavoro di rieducazione neuromotoria più lento e "pignolo" ma più efficace nel lungo periodo e con un raggio operativo più ampio, basato principalmente sullo studio dei principi e delle strategie, e il loro modo di applicazione.
Il fatto è che ho notato che le tecniche efficaci sono davvero poche e universali, e che conviene allenare quelle, ma che esse sono diverse a seconda dell'individuo, che secondo me deve avere la "libertà" di provarle tutte in maniera controllata e pertanto con tempi più lunghi di pratica, selezionando e scartando fra quello che ha visto o crede di poter fare.
Anche secondo me.
Questo è l'aspetto che mi è più estraneo del CKM, come cercavo di spiegare prima e come ha anche accennato Ronin44 riguardo al pianoforte.
Diciamo che come mio gusto personale anche io preferisco non essere legato a schemi troppo fissi, ma visto che questo tipo di approccio più aperto è già tipico di ciò che già pratico, a maggior ragione mi incuriosisce una disciplina basata sull'essenzialità e su pochi gesti veloci da apprendere e (testato anche io personalmente) indubbiamente efficaci.
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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #80 on: January 18, 2011, 22:44:53 pm »
0

Sono contento di essere riuscito a spiegarmi.  ;)

Infatti anche per me è un approccio "estremo". Quello che più mi affascina è proprio la sua focalizzazione sulle componenti più "brutali" dello scontro, con il suo "No Pain, No Gain". Ma oggettivamente non è cosa da tutti, almeno con la prassi didattica da me sinteticamente "spiegata".
Il concetto di ottimizzare gli automatismi eliminando le ridondanze causate da troppo bagaglio tecnico in attesa di essere attivato "a prova di stress" e pertanto causa a sua volta di latenza nella reazione lo trovo ottimo, almeno a livello teorico. Che poi ci sia anche dell'altro da esercitare, mi sembra siamo daccordo.  ;)

Ma se c'è una cosa che mi piace senza dubbio è la grande quantità di input dati dal processo di evoluzione tecnica che questa disciplina mi ha dato in un periodo molto breve di allenamento anche discontinuo di poco più di due mesi (una 60ina di ore, forse)... e qui mi rivolgo a John nello specifico: allo stage di quella domenica ho "subito" la Rhino fatta con il bastone corto impugnato con entrambe le mani, con la quale dopo aver colpito di gomito porti il tipo a terra prendendolo per la parte posteriore del collo semplicemente stendendo le braccia e portando il bastone dietro la sua testa, prima di strattonare  :o.
Magnifica. Impeccabile. Geniale.


Non è che non l'ho mai vista, è che non ci avrei mai pensato da solo.
Quindi, ben venga nel mio "arsenale". Ringraziando chi l'ha inventata. ;)

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Fanchinna

Re: Sulla DP e sul CKM
« Reply #81 on: January 19, 2011, 08:07:35 am »
0
Ma perchè devi fare 20 tecniche di difficolta 2 che producono x quando ne puoi fare 10 di difficoltà 1 che producono cmq x?


Perchè, in più anni, forse, potrei portarmi tutto il programma del mio JJ
forse.....

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Offline changeling

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #82 on: January 19, 2011, 08:22:50 am »
0

 a scapito di un lavoro di rieducazione neuromotoria più lento e "pignolo" ma più efficace nel lungo periodo e con un raggio operativo più ampio, basato principalmente sullo studio dei principi e delle strategie, e il loro modo di applicazione.

Il fatto è che ho notato che le tecniche efficaci sono davvero poche e universali, e che conviene allenare quelle, ma che esse sono diverse a seconda dell'individuo, che secondo me deve avere la "libertà" di provarle tutte in maniera controllata e pertanto con tempi più lunghi di pratica, selezionando e scartando fra quello che ha visto o crede di poter fare.

sembra la descrizione di un buon corso di AM.....
 :P :P :P :P

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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #83 on: January 19, 2011, 10:01:53 am »
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Il fatto è che ho notato che le tecniche efficaci sono davvero poche e universali, e che conviene allenare quelle, ma che esse sono diverse a seconda dell'individuo, che secondo me deve avere la "libertà" di provarle tutte in maniera controllata e pertanto con tempi più lunghi di pratica, selezionando e scartando fra quello che ha visto o crede di poter fare.
quanto scritto è giusto  :thsit:
ma non applicabile a praticanti principianti (individuo non avvezzo alla pratica fisica e non a conoscenza delle proprie capacità), salvo rari casi, in quanto la capacità di valutazione sarebbe falsata od inesistente
non mi riferisco alla capacità di valutazione in senso assoluto, ma alla capacità di valutre cosa sia meglio adottare in base alle proprie capacità ... il raticante solitamente non ha prina consapevolezza delle proprie potenzialità, ed ancor meno può esserre in grado di avere un'aspettativa delle proprie prestazioni adeguata

poi in certi casi anche "esperti" sono da rieducare  ;)

in un corso di DP ritengo sia meglio puntare su un addestramento che su una formazione personalizzata  :)

Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


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Offline Gargoyle

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #84 on: January 19, 2011, 10:22:46 am »
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molto sensato anche quanto detto da Giannizzero....
ma allora qua non si cazzeggia e basta, vengono anche fuori fior fior di discussioni!  :D
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Fanchinna

Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #85 on: January 19, 2011, 10:28:59 am »
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ecco perchè le cinture, intese come gradini della scala, sono utili

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Offline The Spartan

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #86 on: January 19, 2011, 12:06:05 pm »
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Io nn sono così sicuro che le "poche tecniche" varino da individuo a individuo; ci possono essere sfumature di esecuzione ma la tecnica è quella.
Poi in termini di principio tu cmq allo studente dai già andando avanti una notevole libertà.
Per il discorso varietà ritorno al solito obbiettivo da conseguire...se vedi un match di boxe nn vedi tutta 'sta varietà...eppure...
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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #87 on: January 19, 2011, 13:50:32 pm »
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Vero quanto dice Giannizzero, in quel caso bisogna dare degli input fondamentali su cui costruire il resto. Come a dire che se vuoi imparare a nuotare, prima o poi ti devi pur bagnare!  :P

Riguardo la varietà tecnica mi riferisco alle macrovariazioni fra i vari tipi di praticante. Ci sarà chi è naturalmente più "fisico", chi più "intelligente" e chi più "motivato", e pertanto portato a contare primariamente su queste abilità "pregresse", prima di svilupparne eventualmente delle altre. Ciò si ripercuoterebbe anche nella "scelta" del proprio arsenale.

Faccio un'esempio su di me: il principio universale di spostarsi in diagonale dalla linea di attacco. Ottimo, solo che io mi muovo "a onda" , dato che mi consente di spostarmi senza sforzo e difficoltà (utile se si è stanchi), e ogni volta mi viene senza pensarci un contrattacco diverso, in base a come sono stato attaccato. Una volta sarà la faccia, un'altra i genitali, a volte il ginocchio. Senza contare che a me servono pure tecniche per mettere in leva cercando di non ledere, il che aumenta il mio bisogno di soluzioni.

C'è chi avrà meno problemi di me, avrà altro carattere e cose del genere, e avrà bisogno di altro.

Preciso però, dato che forse non l'ho fatto prima, che le tecniche ed eventuali variazioni contenute nel "database" del CKM trovano la mia umile approvazione 8 o 9 volte su 10. E' l'aver notato quel piccolo rimanente che mi ha suggerito le mie considerazioni, ovviamente del tutto personali.  :)


 
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Offline Diego

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #88 on: January 19, 2011, 15:16:59 pm »
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L'acronimo KISS (keep it simple stupid) dovrebbe valere per tutti dal principiante al maestrone.
Riferito più all'elaborazione delle percezioni, logica e degli intenti che alle tecniche vere e proprie.

Pur essendo sempre stato in palestra un allievo abbastanza anarchico, penso sia molto dura trovare il giusto compromesso tra “libertà” d'azione e indicazioni dall'alto. Se segui troppo le seconde rischi di diventare un robottino, se sei troppo libero rischi di rallentare i miglioramenti e portarti dietro errori di esecuzione.

Ho notato però che quel paio di applicazioni che mi sono venute quasi per caso prima che mi fossero spiegate mi sono rimaste molto più impresse di altre.

ogni volta mi viene senza pensarci un contrattacco diverso, in base a come sono stato attaccato.

Puoi impostare anche così una scuola/stile fin dall'inizio ma ricordo che un insegnante che si è messo ad insegnare così perchè aveva esperienza come combattente più che come insegnante. Morto lui però è difficile collocare e capire il suo stile: gli allievi anziani alle nuove generazioni pare diano risalto ad aspetti  diversi perchè ciascuno ha interpretato a modo suo quanto imparato dall'insegnante, probabilmente a ciascuno è stato insegnato in modo diverso (le lezioni non erano collettive ma a parte qualche ora di “carburazione” pubblica mattutina la trasmissione era attraverso lezione private o semiprivate). 

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Sulla DP e sul CKM
« Reply #89 on: January 19, 2011, 20:50:03 pm »
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L'acronimo KISS (keep it simple stupid) dovrebbe valere per tutti dal principiante al maestrone.
Riferito più all'elaborazione delle percezioni, logica e degli intenti che alle tecniche vere e proprie.

Certamente, ed infatti secondo me a livello di esecuzione tecnico questo grado di "stupidità e semplicità" può variare. Ad esempio, Vasiliev mostra anche delle tecniche non necessariamente più complicate (numero di passaggi, probabilità di poterla eseguire efficacemente) ma che bisognano di un certo tipo di skills come forza, tempismo, lucidità, ma da eseguire solo "if you are good enough"  ;) . Si tratta principalmente di liberazioni da prese e leve articolari, ma anche di azioni di contrattacco istantaneo e preventivo, oppure un uso particolare della catena cinetica dei colpi.
Cose che di solito vanno oltre il bagaglio tecnico "di base".


Quote
Pur essendo sempre stato in palestra un allievo abbastanza anarchico, penso sia molto dura trovare il giusto compromesso tra “libertà” d'azione e indicazioni dall'alto. Se segui troppo le seconde rischi di diventare un robottino, se sei troppo libero rischi di rallentare i miglioramenti e portarti dietro errori di esecuzione.

Se testi l'efficacia di quello che stai praticando il criterio di scelta è univoco: fai qualsiasi cosa, basta che funzioni bene, altrimenti scartala. Ovviamente questo presuppone un maggior "buon senso" del praticante.
 
Quote
Ho notato però che quel paio di applicazioni che mi sono venute quasi per caso prima che mi fossero spiegate mi sono rimaste molto più impresse di altre.

Anche a me!  ;)

Quote
ogni volta mi viene senza pensarci un contrattacco diverso, in base a come sono stato attaccato.

Puoi impostare anche così una scuola/stile fin dall'inizio ma ricordo che un insegnante che si è messo ad insegnare così perchè aveva esperienza come combattente più che come insegnante. Morto lui però è difficile collocare e capire il suo stile: gli allievi anziani alle nuove generazioni pare diano risalto ad aspetti  diversi perchè ciascuno ha interpretato a modo suo quanto imparato dall'insegnante, probabilmente a ciascuno è stato insegnato in modo diverso (le lezioni non erano collettive ma a parte qualche ora di “carburazione” pubblica mattutina la trasmissione era attraverso lezione private o semiprivate).

Mmmhh... e questo è un punto molto delicato. E' qui che possono sorgere problemi, infatti.
Dipende tutto dalle abilità, dalla pedagogia utilizzata e dal background "operativo" dell'insegnante.
E mi rendo conto che sarebbe difficile trovare il soggetto ideale.  :D
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