Da Judoka, io dissento dall'autore dell'articolo, che pure contiene delle verità.
Innanzitutto sulle statistiche: nella mia esperienza non è affatto vero che nove volte su dieci si finisce a terra, io posso dare questa situazione in un 50% degli scontri che ho visto.
Io credo che per strada- una volta arrivati al combattimento- sia più utile essere un buono striker che un buon lottatore.
Premesso che: un praticante di uno sport lottatorio nell'uno contro uno è più efficace rispetto ad uno striker.
Ciononostante le dinamiche di uno scontro di strada sono molto diverse da quelle di un uno contro uno.
Quando ti arrivano addosso numerose persone, da grappler starai meglio in piedi, ma ciò non impedirà al coltello che uno di quelli ha in tasca di bucarti la pancia, o alla spranga raccolta da terra, di aprirti la testa.
Arrivare al contatto rappresenta un livello di scontro pericoloso meglio molto meglio, se devo scegliere un abilità, colpire e mantenere le distanze e quindi essere allenati per questo, perchè una volta che la distanza è accorciata non si torna più indietro.
Da questo punto di vista, la mentalità da ring, la postura da gara, sono totalmente devianti.
E' per questo che una serie di cose volgarmente disprezzate come "tradizionalismi", ti salvano la vita.
Ad esempio: abitudine a tenere la testa alta, per acquisire una visuale a 360° di quello che ci accade attorno e delle possibili direzioni da cui arrivano gli attacchi o lo studio certosino delle distanze.
E con questo siamo ancora nel campo del combattimento, la dp credo debba essere una sfera molto piu amplia.