Gli stili, le scuole, le arti marziali....

  • 104 Replies
  • 13663 Views
*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #75 on: January 26, 2011, 09:16:06 am »
0
troppi...78x2:3
tra un po ti danno l'hakama bianco e pensione accompagnatoria XD
la fijlkam è alla frutta

*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #76 on: January 26, 2011, 09:22:40 am »
0
quando ci si mette i guanti...ci si assomiglia tutti....
se ne è già parlato...e non riesco a capacitarmi di sta cosa...
Dal momento stesso in cui ti misuri in un combattimento regolamentato, sei omologato.
Più il regolamento è "stringente", più sei omologato, cioè costretto a soluzioni tecniche che in base alle regole, t'impone di non fare, quindi ti lascia quel che resta, poco o tanto che sia, omologandoti.
la fijlkam è alla frutta

*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #77 on: January 26, 2011, 09:27:57 am »
0
preciso ulteriormente,

e' inutile avere un illuminazione del genere,che porta ad usicre da un guscio, e poi ricreare tanti piccoli gusci in cui questo si fa meglio li,quello si fa meglio la.
in questo modo uno legge e si chiude in un guscio,o peggio,in 30 gusci,sperando che questo non lo porti ad avere alcun guscio dentro cui rinchiudersi.

il tao non e' secondo me un accumulo di gusci,ma la loro abolizione.
Hai ragione.
A mio avviso, non esiste un'arte migliore o peggiore, esistono un'arte, un maestro ed un allievo.
Se il maestro insegna gran bene, l'allievo impara bene perchè gli piace il modo in cui il maestro insegna e l'arte gli si confà, per l'allievo, quella è l'arte migliore.
Ecco quindi che migliore o peggiore, non è mai l'arte, ma il praticante in relazione al maestro.
la fijlkam è alla frutta

*

rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #78 on: January 26, 2011, 09:36:13 am »
0
nonostante ancora non riesca a perdonarti una certa cosa,era proprio quello che intendevo

*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #79 on: January 26, 2011, 09:46:52 am »
0
il problema è che la tecnica perfetta è perfetta per tale stile...

il tai-otoshi nel judo è perfetta così com'è...per il judo
lo stesso tai otoshi nel jujitsu prevede entrate diverse,perchè ci sono di mezzo gli atemi...

ognuna è perfetta nel suo contesto...
Pur daccordo con joe, nameganai (gigi per gli amici) ha ragione.
Infatti non dobbiamo scordare le peculiarità dell'arte in esame.
Il judo è specialista in proiezioni ed eventuale combattimento al suolo, sfuttando la forza avversaria.
L'aikido è specialista in leve e proiezioni, accompagnando la forza avversaria in un vortice, teso ad imporre "con dolcezza" il proprio baricentro.
Il karate ha leve e proiezioni, ma è specialista il percosse, non solo di pugno o calcio.

Evidente quindi, come la tal tecnica sia più funzionale in un modo o in un'altro, alla luce del metodo.
Ikkio nell'aikido, accompagna l'energia di un energumeno fino a farlo cadere, in maniera tale che io resto sempre affascinato.
Io nel karate insegno ikkio come mezzo per tenerlo li quando basta a frollarlo, per poi chiudere in proiezione e telare.
Ikkio è ikkio, ma possiamo dire che l'ikkio è eseguito allo stesso modo, se lo scopo è molto diverso?

Si amici, lo è!
Perchè l'aikidoka, esegue ikkio con le logiche dell'aikido, il karateka con le logiche del karate, quindi ottengono un risultato diverso.
L'aikidoka chiude con una leva ben tesa ma non dannosa, in quanto l'aikido ben fatto, permette di bloccare inesorabilmente senza bisogno di ledere, il karateka l'ha rincretinito di botte.
Entrambi non saranno nuovamente aggrediti, entrambi con ikkio.
la fijlkam è alla frutta


*

rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #80 on: January 26, 2011, 10:52:16 am »
0
si,ma per rimanere in campo aiki,ikkyoc comprende un pugno come minimo durante la sua esecuzione almeno formale.
ikkyo e' uno studio,poi come vuoi usarlo,lo puoi sempre scegliere tu.non e' che ikkyo e' uguale infatti per tutti gli aikidoka,e concettualmente,e in quanto a finalita' che si propone.se so utilizzare la pressione sulle sue braccia,posso sfruttare questa capacita' per colpire quando e' sbilanciato.se coi pugni non sono bravo o se la situazione richiede differentemente potr' avere un ikkyo nage o un katame waza.ma e' la predisposizione naturale della persona,che usa l arte,non che se ne fa usare!

*

Offline nameganai

  • ***
  • 2.649
  • KENPOchi MA BUONI!!
  • Respect: +924
  • Pratico: Kenpo-Jutsu Ju-Jitsu / D.P.M. /lancio di cose appuntite
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #81 on: January 26, 2011, 11:22:23 am »
0
quindi,come ho sempre sostenuto..è inutile parlare di tecniche,ma si deve semplicemente tenere in conto dei concetti che la nostra arte ci propone...
un vincente trova sempre una Via,
un perdente trova sempre una scusa....

www.nameganaidojo.135.it

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=11748.0

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #82 on: January 27, 2011, 09:34:41 am »
0
Come spesso è il caso di fare, occorre prendere i termini di cui si discute e dargli un significato che, spesso, chiarisce molti punti.
Arte Marziale.
Arte si intende per quel qualcosa (qualsiasi sia l'ambito) che supera la media comune, elevando l'individuo, rendendo immediatamente riconoscibile e unico il prodotto di quell'individuo, che ha appreso le regole ed ha acquisito gli strumenti per produrre, che aggiunge a questi la sua personale e unica capacità di creare.
Un artista quindi crea, il più delle volte su una base comune a molti altri, ma comunque crea qualcosa di unico e assolutamente personale.
Il raggiungimento della "maestria" in ciò che fa, gli permette di creare qualcosa che prima non c'era, qui troviamo anche un legame con il termine "Maestro" mutuato direttamente dalla sua conclamata "maestria".
Questa definizione si confà a tutto ciò che viene definito "arte", dalla pittura alla poesia, fino alla maestria nelle tecniche di combattimento, quella maestria che spinge altri a voler, da lui, imparare.
Marziale è fin troppo chiaro, al di la delle filosofie, il termine si mutua da "Marte" e da una comune definizione di qualsiasi metodo di stampo "militare" (gerarchie, ordini da eseguire senza discutere ecc) che si ritrova anche nei Dojo, dove il maestro dice e l'allievo fa.
La derivazione "Marte" è chiaramente relativa alla guerra, agli scopi per cui mettere a punto dei metodi per combattere, che poi assumono possibili valenze in ambito civile, ma per la guerra (grande o piccola che sia) nascono.
Le bibbie di un marzialista, in genere, sono appunto "Sun Tsu" appunto "l'arte della guerra" facilmente rinominabile "arte marziale" e Hagakure, il codice del BushiDo "la via (do) del guerriero (bushi)".
Credo che già tenendo lo sguardo sul significato delle parole, senza far voli pindalici, sia ovvio ed evidente che, le Arti Marziali hanno un denominatore comune, forse un comune traguardo (il BUDO) e vari modi per raggiungerlo, ma tutte, si completano quando il termine "Arte" acquisisce un senso, ossia quando ciò che si fa non è più tale e quale a ciò che fanno tutti gli altri, ma è diventato qualcosa di esclusivo e personale.
Da qui si possono prendere tutte le strade possibili, mettendoci dentro quel che si vuole, il tempo libero, l'hobby, il tenersi in forma, lo sport, l'agonismo eccetera, ma Arte Marziale continuerà a significare esattamente ciò che significa letteralmente.
Almeno questo è il mio parere e il mio modo di intendere ciò che faccio.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #83 on: January 27, 2011, 10:14:07 am »
+1
Faccio un esempio:
Se parliamo di Russo e Cammarelle, stiamo parlando di due pugili, due che praticano lo stesso sport elevato ad arte (la nobile arte) dall'unicità del "come" lo fanno e dal fatto che, quel "come" sia vincente.
Russo è istrionico, vulcanico, ama parlare molto, ama lo show e questa irruenza si riflette in come boxa, in modo evidente.
Cammarelle è più compassato, di poche parole, schivo rispetto allo show, più elegante nel modo di esprimersi, caratteristiche che si riflettono pari pari nel suo modo di boxare.
Se guardiamo i loro incontri, vedremo due incontri di boxe, ma che non hanno nulla in comune se non del fatto che volano pugni.
Eppure la boxe (a differenza delle AM) non si suddivide in infiniti stili e scuole, ma è evidente che ciò che fa Russo non somiglia a ciò che fa Cammarelle.
Vale lo stesso per tutti, se guardiamo Hagler e Shugar Leonard vediamo due mondi distinti.
Vediamo qualcosa che è immediatamente riconoscibile, nei movimenti, negli atteggiamenti, nelle posture, nelle scelte strategiche eccetera.
Hanno tutti cominciato allo stesso modo, imparando le stesse posizioni, gli stessi colpi, gli stessi movimenti del tronco eccetera, ma fanno cose spesso diversissime fra loro.
Di fatto, creano, quindi fanno "Arte".
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline MircoS

  • 14
  • Respect: +3
  • Pratico: arti marziali
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #84 on: January 27, 2011, 19:44:03 pm »
0
Interessanti argomentazioni. La cosa che più mi affascinò del karate è che, nonostante la suddivisone di stili, per esempio lo Shotokan era uguale a Roma come a Catania, cosa che non vale però per altri stili di origine cinese come il kung fu o gli stili vietnamiti.


*

Offline metal storm

  • *****
  • 5.430
  • Respect: +1104
  • Pratico: karate shotokan
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #85 on: January 27, 2011, 20:07:47 pm »
0
quoto Ronin parola per parola...

@ Mirxco: per il karate, non ho trovato lo stessoshotokan tra palestre della stessa città...  :dis:

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #86 on: January 28, 2011, 09:22:07 am »
0
C'è differenza necessariamente fra ciò che si insegna e ciò che si pratica, diversamente c'è un problema enorme.
Trovo doveroso insegnare lo stesso Karate, perchè non serve creare confusione, perchè bisogna dare a tutti le stesse opportunità.
Trovo preoccupante quando (fatta eccezione per il Kyu e i primi Dan) si pratica tutti lo stesso Karate, perchè se è vero che non siamo dei robot, se è vera la nostra unicità e individualità, altrettanto deve esserlo il modo in cui ci esprimiamo, oppure staremo solo imitando ciò che fanno altri.
Fra i mostri sacri del Karate, quelli puntualmente presi come esempi incontestabili, non se ne yrovano due che sio somiglino......eppure hanno tutti imparato dallo stesso maestro ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline MircoS

  • 14
  • Respect: +3
  • Pratico: arti marziali
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #87 on: January 28, 2011, 11:38:11 am »
0
quoto Ronin parola per parola...

@ Mirxco: per il karate, non ho trovato lo stessoshotokan tra palestre della stessa città...  :dis:

Evidente mente mi sono espresso male. Se osservi un praticante di shotokan a Roma e poi vai a Los angeles, bene o male le forme son quelle, poi cambia ovviamente il movimento interpretativo del singolo praticante, ma i kata sono quelli. La stessa cosa non la hai nel kung fu. Se vai in una palestra a Ponte Milvio di shaolin e poi vai a Campo dè Fiori e riguardi lo stile shaolin fatto da un altro noti che cambia totalmente tutto. lo Shotokan è codificato e viene seguito in tutto il mondo bene o male allo stesso modo. Il kung fu no, anche se lo stile è codificato chiunque fa quel cavolo che vuole. Quindi nel kung fu c'è molto più caos che non in altri stili.

*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #88 on: February 02, 2011, 10:14:53 am »
0
quoto Ronin parola per parola...

@ Mirxco: per il karate, non ho trovato lo stessoshotokan tra palestre della stessa città...  :dis:
Non esiste un'Arte migliore di un'altra, ma solo un Maestro migliore di un'altro.
Ai vecchi tempi in Giappone, questi problemi sarebbero stati ricondotti in linea con metodo chiamato "dojo yaburi", consistente" nell'andare a trovare" il Maestro che insegna diverso, con l'intenzione di dimostrare che è diverso perchè peggiore, uno dei due avrebbe chiuso.
Oggi invece i dan ed i diplomi te li stampi anche da solo. :sbav:
la fijlkam è alla frutta

*

rockyjoe

Re:Gli stili, le scuole, le arti marziali....
« Reply #89 on: February 02, 2011, 10:17:43 am »
0
quoto Ronin parola per parola...

@ Mirxco: per il karate, non ho trovato lo stessoshotokan tra palestre della stessa città...  :dis:

Evidente mente mi sono espresso male. Se osservi un praticante di shotokan a Roma e poi vai a Los angeles, bene o male le forme son quelle, poi cambia ovviamente il movimento interpretativo del singolo praticante, ma i kata sono quelli. La stessa cosa non la hai nel kung fu. Se vai in una palestra a Ponte Milvio di shaolin e poi vai a Campo dè Fiori e riguardi lo stile shaolin fatto da un altro noti che cambia totalmente tutto. lo Shotokan è codificato e viene seguito in tutto il mondo bene o male allo stesso modo. Il kung fu no, anche se lo stile è codificato chiunque fa quel cavolo che vuole. Quindi nel kung fu c'è molto più caos che non in altri stili.
e' un po eccessivo questo discorso,non mi ci ritrovo molto!se in parte si verifica questo fenomeno,i motivi sono piu profondi...