al nocciolo,
che cosa hanno in comune le arti marziali che pratichi?
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Riprendo la risposta di Takuan e dico la mia, anche perché studio (ho studiato?) la stessa scuola dal 2002 (esclusi gli anni con lo Shaolin mon) e, per (da?) qualche tempo col maestro di Takuan (che è un grande
).
Wang Shujin studiò una forma di xingyibagua - un ibrido delle due arti, con basi nello xingyiquan cui era stato sovrapposto del baguazhang (al riguardo c'è un bell'articolo storico nel penultimo numero della rivista di YM
). Ma studiò anche zhan zhuang gong con Wang Xiangzhai. Poi, in fuga dai comunisti, a Taiwan, Wang studiò la forma di taijiquan di Chen Panling, alla cui scuola credo lavorasse tra l'altro come istruttore.
Si hanno così tre arti: lo xingyi-bagua di Zhang Zhaodong (e anche qui, rispetto alle linee "ortodosse" di entrambe le arti ci sarebbe un discorsone lungherrimo), lo yiquan "nascente" di Wang Xianzhai, il taijiquan di Chen Panling (sulla cui autenticità e profondità non mi pronuncio). Quando Wang apre la sua scuola, quello che presenta è una sintesi delle tre pratiche, alla cui base pone lo xingyi-bagua, alterati però così da includere l'arrotondarsi intorno al centro - insomma, lo shenfa (身法) dello yiquan. Il taijiquan ne risulta alterato nella sostanza - è una sorta di forma ibrida, in cui si studia una "continuità della forza", per modo di dire... o qualcosa del genere. Ma le tecniche del zhanzhuang sono alla base di tutto, e tutto il resto è un'espansione in movimento di quel che si sviluppa negli esercizi statici. Almeno, nella mia brevissima esperienza...
Così, pour parler