Anche in questo caso, mi preoccupo poco di stabilire "a cosa serve", parto dal concetto che comunque "serve" e la imparo al meglio, poi potrò scoprire molti possibili utilizzi, ma solo quando mi accorgerò che, per fare la tal cosa, sono andato in quella posizione.
Questo non per obbedienza o fede, solo per non limitare le mie possibilità di utilizzo della tal cosa connootandola un una direzione precisa ed esclusiva.
Questo vale in ogni caso (prendendo zkd come esempio) sia che si parli di affondo, sia che si parli di perno per una proiezione, sia che si parli di uscita con schivata o altro.
L'esempio Otoshi, è buono per capire come, la combinazione di un movimento di uscita (Tenkan) e di una posizione (zenkutsudachi) produca un movimento dell'Hara che genera una proiezione.
Quindi si, secondo me anche le "posizioni" sono tecniche, come lo sono le Ukemi.