zenkutsu dachi...

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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #15 on: January 27, 2011, 09:39:27 am »
0
I possibili percorsi sono due
quello che io ritengo più corretto, ovvero quello praticato per secoli in molte scuole di arti marziali
prima parti dallo statico, spezzi il movimento ma almeno lo consolidi
conti 1, 2  e 3
e solo in una seconda fase unisci

quello che io invece ritengo meno corretto, ovvero quello che utilizzano soprattutto le scuole moderne
di partire dall'applicazione per raffinarla/consolidarla nel tempo

non era a questo che mi riferivo fanky,
però mi incuriosisce il discorso dello spezzettare..puoi fare un'esempio?
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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #16 on: January 27, 2011, 09:44:03 am »
0
Fanchinna ha già detto tutto :thsit: Non direi che un zenkutsu dachi poi sia necessariamente rigido, il bello e l'utile di questa posizione esce quando la si rende viva con una sapiente gestione dell'assetto nelle varie fasi del movimento.
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Fanchinna

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #17 on: January 27, 2011, 09:48:23 am »
0
I possibili percorsi sono due
quello che io ritengo più corretto, ovvero quello praticato per secoli in molte scuole di arti marziali
prima parti dallo statico, spezzi il movimento ma almeno lo consolidi
conti 1, 2  e 3
e solo in una seconda fase unisci

quello che io invece ritengo meno corretto, ovvero quello che utilizzano soprattutto le scuole moderne
di partire dall'applicazione per raffinarla/consolidarla nel tempo

non era a questo che mi riferivo fanky,
però mi incuriosisce il discorso dello spezzettare..puoi fare un'esempio?

Il mio maestro di ballo (ebbene si)
mi fa contare i passi

stessa cosa deve fare un principiante delle arti marziali
se devi imparare (non in 10 lezioni) il percorso è questo
poi unirai

altro problema è chi per anni è rimasto al livello del principiante

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Raven81

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #18 on: January 27, 2011, 09:48:54 am »
0
I possibili percorsi sono due
quello che io ritengo più corretto, ovvero quello praticato per secoli in molte scuole di arti marziali
prima parti dallo statico, spezzi il movimento ma almeno lo consolidi
conti 1, 2  e 3
e solo in una seconda fase unisci

quello che io invece ritengo meno corretto, ovvero quello che utilizzano soprattutto le scuole moderne
di partire dall'applicazione per raffinarla/consolidarla nel tempo

Bisognerebbe riuscire a capire se un gesto motorio si costruisce veramente in questo modo, e cioè per "sommatoria"; e bisognerebbe provare a farlo senza dirsi "Se lo facevano una volta, significa che funziona, anche se non so né il perché né il come".

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Fanchinna

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #19 on: January 27, 2011, 09:50:04 am »
0
questo è un altro interessante piano di discussione
forse se lo facevano una volta funzionava una volta
ma per qualcuno non è vero nemmeno quello


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Offline Paguro49

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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #20 on: January 27, 2011, 09:50:30 am »
0
Anche in questo caso, mi preoccupo poco di stabilire "a cosa serve", parto dal concetto che comunque "serve" e la imparo al meglio, poi potrò scoprire molti possibili utilizzi, ma solo quando mi accorgerò che, per fare la tal cosa, sono andato in quella posizione.
Questo non per obbedienza o fede, solo per non limitare le mie possibilità di utilizzo della tal cosa connootandola un una direzione precisa ed esclusiva.
Questo vale in ogni caso (prendendo zkd come esempio) sia che si parli di affondo, sia che si parli di perno per una proiezione, sia che si parli di uscita con schivata o altro.
L'esempio Otoshi, è buono per capire come, la combinazione di un movimento di uscita (Tenkan) e di una posizione (zenkutsudachi) produca un movimento dell'Hara che genera una proiezione.
Quindi si, secondo me anche le "posizioni" sono tecniche, come lo sono le Ukemi.
« Last Edit: January 27, 2011, 09:52:11 am by Ronin44 »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Raven81

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #21 on: January 27, 2011, 09:52:21 am »
0
questo è un altro interessante piano di discussione
forse se lo facevano una volta funzionava una volta
ma per qualcuno non è vero nemmeno quello

Non è che non è vero... è che dire "se lo facevano una volta funzionava una volta" è una bella filastrocca, non è un argomento. Non mi dà alcuna indicazione storica su questa presunta efficacia degli "antichi"; non mi dà alcuna indicazione pratica su come allenarmi. :)

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Fanchinna

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #22 on: January 27, 2011, 09:53:52 am »
0
mah, che forse qualcosa sia andato perso può darsi
probabile
la teoria per la quale non sapevano ciò che facevano ha i suoi limiti
che lo facessero per gioco proprio no: era sopravvivenza ed ognuno si impegnava al meglio
garantito
non è una filastrocca

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Offline nameganai

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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #23 on: January 27, 2011, 10:03:51 am »
0
Anche in questo caso, mi preoccupo poco di stabilire "a cosa serve", parto dal concetto che comunque "serve" e la imparo al meglio, poi potrò scoprire molti possibili utilizzi, ma solo quando mi accorgerò che, per fare la tal cosa, sono andato in quella posizione.
Questo non per obbedienza o fede, solo per non limitare le mie possibilità di utilizzo della tal cosa connootandola un una direzione precisa ed esclusiva.
Questo vale in ogni caso (prendendo zkd come esempio) sia che si parli di affondo, sia che si parli di perno per una proiezione, sia che si parli di uscita con schivata o altro.
L'esempio Otoshi, è buono per capire come, la combinazione di un movimento di uscita (Tenkan) e di una posizione (zenkutsudachi) produca un movimento dell'Hara che genera una proiezione.
Quindi si, secondo me anche le "posizioni" sono tecniche, come lo sono le Ukemi.

e qui volevo arrivare....

la consapevolezza che non si tratta di posizioni fini a se stesse,non può che aumentare la consapevolezza della pratica...o sbaglio?

esempio,se paro di shuto in shiko dachi,il mio pensiero è tanto sulla parata che sul colpire la posizione avversaria con la mia....
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Raven81

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #24 on: January 27, 2011, 10:08:58 am »
0
non è una filastrocca

E' che vai spesso a capo e mi confondi!  :D


la teoria per la quale non sapevano ciò che facevano ha i suoi limiti
che lo facessero per gioco proprio no: era sopravvivenza ed ognuno si impegnava al meglio
garantito

Ma io non sostengo affatto che non sapessero ciò che facevano!! Ma dove l'ho mai scritto?!

Il mio discorso è questo: a fare acqua è la teoria del "NOI siamo sicuri al 100% che quello che facevano funzionava - garantito! - quindi li imitiamo anche senza sapere come e perché funzionava quel che facevano" - che è per altro frutto di una nostra ricostruzione.

Comunque, tornando in topic, volevo parlare dello "spezzettare" il movimento; ti chiedevo: sei sicuro che la coordinazione tecnica si costruisca così, cioè spezzettando un movimento e poi mettendolo insieme? Sei sicuro che funzioni così? Se sì, sai anche il perché? Oppure l'unico argomento per cui lo sostieni è "Lo facevano anche una volta e non poteva essere del tutto sbagliato"?

Cosa intendi poi per "spezzettare"? Io per es. ho studiato che «Le capacità coordinative, contrariamente alle altre forme principali di sollecitazione motoria [...] debbono essere migliorate in modo globale» - J. Weinek, L'allenamento ottimale.


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Offline Dipper

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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #25 on: January 27, 2011, 10:10:17 am »
+1
Segnalo questo articolo che approfondisce la questione interessante che solleva Raven
http://www.fisiobrain.com/web/2008/teoria-dello-schema-ed-apprendimento-motorio
Anche in questo caso, mi preoccupo poco di stabilire "a cosa serve", parto dal concetto che comunque "serve" e la imparo al meglio, poi potrò scoprire molti possibili utilizzi, ma solo quando mi accorgerò che, per fare la tal cosa, sono andato in quella posizione.
Questo non per obbedienza o fede, solo per non limitare le mie possibilità di utilizzo della tal cosa connootandola un una direzione precisa ed esclusiva.
Questo vale in ogni caso (prendendo zkd come esempio) sia che si parli di affondo, sia che si parli di perno per una proiezione, sia che si parli di uscita con schivata o altro.
L'esempio Otoshi, è buono per capire come, la combinazione di un movimento di uscita (Tenkan) e di una posizione (zenkutsudachi) produca un movimento dell'Hara che genera una proiezione.
Quindi si, secondo me anche le "posizioni" sono tecniche, come lo sono le Ukemi.

e qui volevo arrivare....

la consapevolezza che non si tratta di posizioni fini a se stesse,non può che aumentare la consapevolezza della pratica...o sbaglio?

esempio,se paro di shuto in shiko dachi,il mio pensiero è tanto sulla parata che sul colpire la posizione avversaria con la mia....
Senza dubbio :)
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Raven81

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #26 on: January 27, 2011, 10:14:47 am »
0
Grazie dell'articolo Ryujin... ora so cosa farò oggi pomeriggio se mi annoierò al lavoro! XD

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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #27 on: January 27, 2011, 10:23:31 am »
0
A mio avviso (spesso si equivocano le convinzioni altrui) non è tanto sbagliato il farsi o il fare delle domande, il provare a capire i vari "perchè" di ciò che si fa, quello lo trovo doveroso e indice di intelligenza e passione per la propria pratica.
Ciò che trovo sbagliato è il "perdersi" nelle domande e nei "perchè", cosa che vedo accadere anche troppo spesso, che frequentemente spinge a "mollare" una pratica alla ricerca d'altro.
Quando si diventa schiavi dei "perchè", credo si perda il senso stesso della pratica, si finisce con non fare ciò che non è appalesato, spiegato, chiarito e che ha convinto, perdendo l'opportunità di "capire" quando si sarà pronti a farlo.
Quindi, a mio avviso, ben vengano i dubbi e le domande, purchè rimangano al loro posto, nella giusta misura.
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Re:zenkutsu dachi...
« Reply #28 on: January 27, 2011, 10:38:45 am »
0
A mio avviso (spesso si equivocano le convinzioni altrui) non è tanto sbagliato il farsi o il fare delle domande, il provare a capire i vari "perchè" di ciò che si fa, quello lo trovo doveroso e indice di intelligenza e passione per la propria pratica.
Ciò che trovo sbagliato è il "perdersi" nelle domande e nei "perchè", cosa che vedo accadere anche troppo spesso, che frequentemente spinge a "mollare" una pratica alla ricerca d'altro.
Quando si diventa schiavi dei "perchè", credo si perda il senso stesso della pratica, si finisce con non fare ciò che non è appalesato, spiegato, chiarito e che ha convinto, perdendo l'opportunità di "capire" quando si sarà pronti a farlo.
Quindi, a mio avviso, ben vengano i dubbi e le domande, purchè rimangano al loro posto, nella giusta misura.

ovviamente sono d'accordo...
per quanto riguarda il 3D...mia intenzione è solo trovare un'equilibrio nell'allenamento dei miei ragazzi...
il brutto di praticare uno stile "di nicchia" come il nostro è che spesso i metodi di allenamento vengono condizionati da pratiche di precedenti stili...
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Fanchinna

Re:zenkutsu dachi...
« Reply #29 on: January 27, 2011, 11:27:39 am »
0
Lo spezzare i movimenti non serve per la coordinazione
ma per la comprensione del singolo movimento