.il discorso a me pare molto chiaro: se parliamo di tradizione, di tutta una serie di principi educativi, formativi, di etica, l'Hontai Yoshin lo trovo una bellissima ed affascinante disciplina, se parliamo di efficacia il discorso cambia.
E lo stesso discorso vale anche per Karate ed Aikido.
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uno sport da combattimento nato come tale ha sviluppato subito una metodica più diretta....non si nega questo. Anche se nasce per un fine agonistico. Regole e avversario che farà più o meno le tue stesse cose.
Nelle am tradizionali il kata ti fornisce la base e alcuni principi importanti. il tutto si può evolvere in un qualcosa di più essenziale ed efficace senza stravolgere quanto uno ha messo nelle fondamenta. Quantomeno questo è quello che succede nell'Hontai.
Vi manca un tassello importante nello studio delle Koryu, ma non sarà certo una sterile, seppur interessante, discussione su di un forum a colmarla.......
A dire la verità non è che nel Judo abbia trovato qualcosa di diverso......
l'Uchi komi da fermo...poi avanti e indietro...poi circolare...poi creare l'opportunità...poi il renraku...poi il gaeshi......e poi il randori, dove metti tutto insieme.....ma al di l'ha del modo quando entra l'uchi mata, tale rimane.......con la sua linea e il suo principio...
Può essere che mi manchi un tassello, non lo so e non lo posso escludere.
Riassumendo il mio pensiero, direi che:
-Le Koryu e l'Hontai in special modo sono discipline che vanno preservate in qualità di patrimonio culturale
-Sono utili per il combattimento/difesa personale, con la considerazione che per essere veramente efficaci occorrono molti e molti anni di costante lavoro in palestra.
-Vi sono AM e altre discipline di combattimento, sportive e non, che sono più facilmente assimilabili e nel breve periodo risultano più efficaci nel combattimento/difesa personale.
Direi che su questi punti, per quanto ho letto dai post, siamo grossomodo d'accordo, e questo mi fa piacere perchè può essere un primo passo verso una visione più chiara del mondo marziale.
Anni fa ammettere cose del genere sarebbe equivalso a farsi un harakiri, nessuno mai avrebbe ammesso che la sua amata AM è meno efficace di altre, e invece non ci vedo nulla di male.
Esistono stili differenti che coprono esigenze differenti, il problema è che nel mondo delle AM tutto è fumoso e poco chiaro.
Amche nei riguardi dell'evoluzione tecnica c'è sempre una certa reticenza a parlarne, quasi fosse un tabù.
Eppure tutto si evolve, è nella natura delle cose. Porto ad esempio il mondo dell'arrampicata: 50 anni fa si spalancò il mondo del 6° grado, e sembrava che si fosse spalancato un mondo nuovo per i climber e che si fosse toccato il massimo delle possibilità umane.
Da allora la tecnica si è evoluta, così come la preparazione atletica e così come i materiali, ed adesso si parla di 9a/9b a vista. Eppure nessuno dice che ciò è male, certo...bisogna salvaguardare una certa etica e soprattutto un'ecocompatibilità, ma questo è un altro discorso.
Nelle AM tutto è più complicato...non sarà perchè, al di la di tutte le parole nell'arrampicata se riesci a salire hai ragione, se non sali hai torto.