Aspetta,YM, non fraintendermi...
Anch'io sono e sarò sempre un difensore strenuo della pratica, e raccomando sempre di lasciare la "teoria" ad un momento successivo,nel quale si riflette sulla pratica stessa, e non certo su supposizioni.
In questo caso,però,partendo dal punto di vista cui sono,come dici tu, abituato,mi pongo un problema di opportunità, non di efficacia.
E' ovvio che una volta compreso il meccanismo, ed allenatolo a dovere, anche la cosa più strana del mondo risulta efficace...ma se uno riuscisse,per assurdo, a spingermi quattro metri lontano stando in equilibrio sulle mani, per questo dovrei ritenere che è una cosa opportuna ?
Voglio dire, non è più saggio utilizzare una posizione più adatta alla naturale conformazione del corpo umano,e che permetta di ottenere la massima efficacia minimizzando i rischi?
No che non é più saggio, perché se fosse sufficiente la propria "saggezza" non sarebbe necessario un insegnante e saremmo tutti bravi e forti per grazia ricevuta dalla nostra "perspicacia". Invece non é così ed il fatto che ci si trovi di fronte ad un insegnante, che abbiamo scelto in genere in totale libertà e che si dimostra più capace di noi, é come dicevo la prova provata che quello che pensiamo di aver capito a livello di opportunità con la testa non é necessariamente corretto.
Oppure, per stare sul tuo esempio, siamo convinti non soltanto di essere particolarmente intelligenti ma anche che il nostro insegnate non lo sia per nulla, dato che "abbiamo capito" (sempre con la testa) che possiamo ottenere il suo stesso risultato in altra maniera "minimizzando i rischi" ....
YM
dimentichi un paio di cose:
- In questo specifico caso,non si sta parlando di un insegnante
realmente incontrato e liberamente scelto,e di cui si è
provato il metodo sufficientemente a lungo (o almeno,io non lo sto facendo),bensì di una particolarità stilistica almeno
apparentemente contro intuitiva;
-Un minimo di esperienza pratica mostra che proprio uno degli accorgimenti posturali in questione (il sedere di fuori) rende assai problematici i movimenti di spinta e,soprattutto,l'assorbimento\scaricamento a terra della forza,con possibili rischi per le vertebre lombari. Probabilmente il metodo in questione comprende delle contromisure,ma non mi è dato, al momento attuale, di saperlo, quindi sospendo il giudizio;
Faccio anche una piccola considerazione personale:
Credo che l'arte marziale debba far venire fuori le capacità latenti del praticante in quanto essere umano dotato d'un corpo, d'una mente e delle relazioni tra questi,e che il ruolo dell'insegnante sia soprattutto di tipo maieutico,non normativo.
Oltretutto, il fatto di seguire onestamente, con impegno e fiducia, un metodo non vuol dire mantenere un atteggiamento acritico,anzi. E non penso che questo sia un peccato di presunzione...