O "rabbia stradale" per i meno pratici con l'albionico idioma.
Oggigiorno, specialmente il lunedì, dai media emerge quasi costantemente una specie di bollettino di guerra che riporta le vittime di incidenti d'auto o moto la cui dinamica spesso travalica i confini dell'assurdo.
Dando per scontato che la maggiorparte di noi adotti un comportamento adulto e maturo, è tuttavia un dato preoccupante quello che in casi come questi spesso la nostra voglia di prevenzione sia vanificata dal comportamento criminale di alcuni.
Ma per quanto la "guida pericolosa" sia un fenomeno noto e conclamato, è altrettanto ignorato o sottovalutato il fenomeno della cd "guida aggressiva".
Per quanto confondibili sotto certi aspetti, la guida aggressiva ha il suo quid nel fatto di essere in genere il frutto di un comportamento predeterminato e deliberato da parte di soggetti che possono anche presentare un grado di lucidità normale, dove per lucidità si intende il non essere sotto gli effetti di sostanze alcoliche o in grado cmq di alterare la percezione della realtà circostante.
E, altro elemento importantissimo, proprio questa lucidità di determinati soggetti è quella che finisce per attirare in trappola persone normalissime che, spesso sostanzialmente per ego, finiscono per pagare prezzi altissimi al loro cedere a quelle che spesso sono delle malcelate provocazioni (o sfogo di frustrazioni...).
Ricordo che siamo noi quelli a cui spetta l'onere di evitare che il confronto si trasformi in scontro.
In genere coloro che sono protagonisti attivi, potremmo definirli combustibile in cerca di comburente, di episodi di guida aggressiva sono soggetti che o cercano il primo pretesto utile per scatenare il caos o provano da soli a scatenare il caos.
In questo secondo caso, la situazione da un certo punto di vista è abbastanza comoda da gestire: chiunque ci provochi lampeggiando più del dovuto, usando il clacson sconsideratamente, facendo gesti offensivi o comportandosi in maniera apertamente provocatoria NON MERITA ASSOLUTAMENTE la nostra attenzione e va lasciato andare per la sua strada, evitando anche, se possibile, qualsiasi atteggiamento nn aggressivo ma cmq in grado di essere interpretato come un ricambio di ostilità o offensivo.
C'è anche la possibilità che il soggetto in questione operi delle vere e proprie manovre pericolose, su questo caso, fermo restando il principio di non darsi battaglia, torneremo allora dopo.
C'è poi, il primo caso sopracitato, la possibilità che al soggetto in questione sia stato fornito proprio da noi il pretesto di cui andava in cerca; può capitare e capita a tutti di fare una cappellata nel traffico, per i motivi più disparati, è bene in questo caso chiedere immediatamente scusa e mostrarsi dispiaciuti per l'accaduto....e stiamo.
Ma questo può nn bastare e la cosa potrebbe degenerare immediatamente, con diversi possibili scenari.
Se il soggetto in questione sembra semplicemente interessato a spaventarci, nn appena questo dovesse cominciare a fare manovre minacciose, è bene farsi da parte rallentando, fermarsi possibilmente lungo la carreggiata, ove possibile, e prendere cmq nota della targa del mezzo per eventuali sviluppi futuri.
E' cmq buona norma in questo caso prendere immediatamente contatto con il 112 o il 113 per chiedere consiglio su come comportarsi.
Ma potrebbe nn esserci spazio per fermarci e il tizio in questione potrebbe essere ancora più deciso di quanto pensassimo e dare luogo a una specie di inseguimento.
In questo caso è ovvio che nessuno di noi è Bo o Luke e che ci si debba quindi attenere a delle regole minime di sopravvivenza.
Prima cosa da fare è quella di muoversi sapendo dove si sta andando e cosa si sta cercando, specialmente se si è in una zona a noi nota; cercare di evitare il più possibile di andare in posti tendenzialmente isolati o poco frequentati, cercare di restare nel traffico, evitare di dirigersi "a casa" sperando di nascondersi lì, cercare zone dove sappiamo o è presumibile che ci siano commissariati o pattuglie di polizia, carabinieri e polizia municipale e nel caso in cui li incontrassimo fermarsi immediatamente presso di loro o cercare di richiamare la loro attenzione.
Tutti questi comportamenti possono, laddove addirittura debbano, essere preceduti possibilmente da un contatto immediato col 112 o 113, ai quali cmq comunicheremo per cominciare gli estremi della vettura incriminata.
Può succedere poi, ahimè ne so qualcosa, che l'inseguimento arrivi a una sorta di punto di nn ritorno, ossia quello in cui siamo "bloccati" e il tizio scende per venire verso di noi.
Lasciamo acceso il motore.
E' fortemente consigliato in questo caso NON SCENDERE...perchè per quanto possa sembrarci apparentemente inoffensivo, un soggetto che ha già messo in atto un simile "piano" nn va assolutamente sottovalutato.
Si consiglia di chiudere tutte le sicure del veicolo e, ove possibile, tenere cmq a portata di mano, oltre al famoso cellulare, qualsiasi oggetto che possa avere potere contundente.
Una volta che il soggetto sarà in prossimità dell'auto, se ci sarà lo spazio, va benissimo cercare di ripartire e sfruttare il vantaggio minimo concesso dalla sua discesa.
Se nn è possibile ripartire, restiamo dentro l'auto, cerchiamo di attirare l'attenzione delle persone se possibile e verifichiamo la situazione delle forze dell'ordine.
Qualora tutto dovesse fallire e si arrivasse allo scontro.....
Stay safe, my friends.