Condivido in pieno l'osservazione di Ryujin.
Ritengo che nel combattimento e in qualsiasi disciplina si occupi dello studio e del perfezionamento di tecniche di combattimento, praticamente tutto debba essere ricondotto a strategia (perchè siamo esseri senzienti e il cervello è un'arma) all'opportunità e alla situazione che, per sua stessa natura, è mutevole e mai uguale.
Quindi la strategia deve essere quell'arma che ci permette di portare una situazione al livello di ciò in cui meglio ci troviamo, così da produrre l'occasione, l'opportunità!
Perchè questo sia possibile occorre conoscenza e pratica, pratica per poter disporre di soluzioni attuabili, conoscenza per ridurre il rischio di restare vittime della strategia altrui o della propria impreparazione.
Shuri e Nana sono filoni differenti solo nel punto di origine, non credo lo siano nel punto di arrivo, sono due tizi diretti a Roma, che partono uno da Milano e uno da Palermo, seguendo percorsi diversissimi con una meta comune.
Credo valga tanto per le correnti e i filoni, quanto per le Arti Marziali stesse, che diventano vere solo quando sanno plasmarsi alla situazione grazie a una sempre maggiore conoscenza e destrezza.
Così come i "concetti" superano la "tecnica" perchè contengono moltissime tecniche, allo stesso modo le mete da prefiggersi superano i percorsi scelti per raggiungerle nel momento in cui si levano i paraocchi e si comincia a guardare gli altri percorsi per migliorare il proprio arricchendolo.
Grande Ryujin.....c'è moltissimo di "capito" nel tuo approccio al Karate