Concetto di strategia nelle arti classiche-differenze con gli SdC (se ci sono)

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rockyjoe

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Prima considerazione:
Aggiungerei un punto 3) lo studio di distanze più lunghe, in relazione al confronto contro più avversari (speriamo scarsi se no so' cazzi...): il chiudere la distanza significa dare la possibilità anche agli "altri" di chiuderla mentre siamo impegnati su uno, e se lo fanno sicuramente arrivano di lato e da dietro.
Quindi credo che nella previsione di uno scenario malaugurato come questo, l'outfighting (ne abbiamo già parlato, vero? :) ) sia necessario per mantenere il controllo della situazione laddove possibile e giocare anche sulle strategie tipiche come cercare di mettere in linea due persone per fare in modo che quello più vicino impedisca a quello più lontano di attaccare ad esempio, oppure avere spazio per caricare e sfondare il più debole quando si è accerchiati.
dato che sono d accordo, io la prenderei come idea generale nel confronto fuori del ring.sempre ammesso che non debba intervenire per difendere altre persone.
la domanda successiva è, posto che l outfighting in questo caso è preferibile, come allenarlo?e su quali tecniche e movimenti e strategie basarlo?qual è il bagaglio corrispondente alla visione outfighitng del combattimento?(si possono anche inserire ulteriori domande)

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Offline Dipper

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IMHO: innanzi tutto come riferimento prenderei il lavoro che si fa nello Shotokan (di un certo tipo, ovviamente :=) ) e nel JKD che hanno un particolare studio del footwork di tipo schermistico e per certi versi simile. Sono le discipline che più si incentrano sul colpire dalla lunga distanza (tra quelli che conosco... so molto poco di stili cinesi ad esempio).

- Combinazioni brevi, enfasi sulla potenza dei singoli colpi.
- Posizioni un po' più ampie per una maggiore mobilità nello spazio, a discapito della mobilità sul posto ovviamente...
- Lavoro sulla rapidità e sul continuo entrare e uscire.
- Strategia mordi e fuggi (anche per essere pronti a scappare nel vero senso della parola)

Inoltre, so bene che verrò contraddetto da molti, credo anche che disporre di calci pronti potenti e reattivi (da usare con parsimonia ma da tenere sempre in canna) sia un ottimo modo per conservare la lunga distanza in quanto le gambe banalmente sono più lunghe e potenti delle braccia.

Naturalmente, e questo è banale, non significa trascurare il lavoro sulla media e sulla corta eh... prima che qualcuno fraintenda.
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rockyjoe

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IMHO: innanzi tutto come riferimento prenderei il lavoro che si fa nello Shotokan (di un certo tipo, ovviamente :=) ) e nel JKD che hanno un particolare studio del footwork di tipo schermistico e per certi versi simile. Sono le discipline che più si incentrano sul colpire dalla lunga distanza (tra quelli che conosco... so molto poco di stili cinesi ad esempio).

- Combinazioni brevi, enfasi sulla potenza dei singoli colpi.
- Posizioni un po' più ampie per una maggiore mobilità nello spazio, a discapito della mobilità sul posto ovviamente...
- Lavoro sulla rapidità e sul continuo entrare e uscire.
- Strategia mordi e fuggi (anche per essere pronti a scappare nel vero senso della parola)

Inoltre, so bene che verrò contraddetto da molti, credo anche che disporre di calci pronti potenti e reattivi (da usare con parsimonia ma da tenere sempre in canna) sia un ottimo modo per conservare la lunga distanza in quanto le gambe banalmente sono più lunghe e potenti delle braccia.

Naturalmente, e questo è banale, non significa trascurare il lavoro sulla media e sulla corta eh... prima che qualcuno fraintenda.
ottimo lavoro.
qui si parla in generale, e ogni esempio, ogni stile, è bene accetto.
per esempio io credo che qualcosa che risponde molto bene al discorso che hai fatto è il lavoro con le 2 spade del krabi krabong.

sarebbe anche il caso di vedere che ne pensa dorje.quel tipo di lavoro obbliga a lavorare secondo me sulla distanza delle spade, e a non chiudere come si farebbe di primo acchitto con le mani nude, se non altro per paura di prendersi una stoccata aggratise.l ampiezza di quei movimenti secondo me è perfetta per la situazione che stiamo descrivendo.
quindi si potrebbe trasporre il lavoro sulla mano nuda.

Dorje che ne pensa?

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Offline Dipper

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Grazie :ohi:
Concordo, anche se non mi ci sono mai messo, penso che il lavoro con le armi aiuti molto in questo approccio.
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Offline 360°kombat

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Ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Ora mi mangerete!  ;D
Credo che una san pratica delle arti marziali abbinata ad una serissima pratica di condizionamento fisico con il contatto reale (come era in origine per tutte le arti marziali credo) porta ad una mia PERSONALISSIMA considerazione..............................................................AM + SDC = PREPARAZIONE A 360°. Ops! :whistle: C'entra qualcosa il mio nick?  :sur:


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rockyjoe

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Ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Ora mi mangerete!  ;D
Credo che una san pratica delle arti marziali abbinata ad una serissima pratica di condizionamento fisico con il contatto reale (come era in origine per tutte le arti marziali credo) porta ad una mia PERSONALISSIMA considerazione..............................................................AM + SDC = PREPARAZIONE A 360°. Ops! :whistle: C'entra qualcosa il mio nick?  :sur:
io preferisco togliere che aggiungere.
puo darsi che la somma di cui parli, per me come per altri, sia inutile.
troppo vago il discorso am + sdc.ci riporta indietro di diversi posts

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Offline Dipper

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Nello scenario opposto, invece, quando la distanza vi viene tolta e non possiamo fare nulla è necessario avere degli skill di base su lotta e clinch, e contestualizzarli in una situazione non regolamentata (attenzione che questa è subordinata alla premessa che non si può saltare).
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rockyjoe

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Nello scenario opposto, invece, quando la distanza vi viene tolta e non possiamo fare nulla è necessario avere degli skill di base su lotta e clinch, e contestualizzarli in una situazione non regolamentata (attenzione che questa è subordinata alla premessa che non si può saltare).
per esempio non capisco perche' non si puo' saltare.

tendo piuttosto a pensare che pure allenando il clinch classico in stile thai, sia necessario anche allenarsi a saper uscire dal clinch, oltre che a saperlo massimizzare in se' e per se', cercando eventualmente posizioni dominati piuttosto che frontali

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Offline Dipper

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Non si può saltare perchè da un lato non possiamo saperci difendere da una situazione che non consociamo almeno in linea di massima e dall'altro perchè anche se viene fatto a scopo agonistico, lo studio del clinch e del footwork ad esso collegati danno una base molto versatile che non necessariamente può essere usata solo "nel ring" in maniera rigida.
Quindi banalmente conoscere il clinch serve anche per mettersi in una posizione favorevole per cacciare un pollice in un occhio ad esempio.
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rockyjoe

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Non si può saltare perchè da un lato non possiamo saperci difendere da una situazione che non consociamo almeno in linea di massima e dall'altro perchè anche se viene fatto a scopo agonistico, lo studio del clinch e del footwork ad esso collegati danno una base molto versatile che non necessariamente può essere usata solo "nel ring" in maniera rigida.
Quindi banalmente conoscere il clinch serve anche per mettersi in una posizione favorevole per cacciare un pollice in un occhio ad esempio.
su questo senza dubbio.tuttavia penso che sia meglio lavorare in clinch per sabotare il clinch altrui piuttosto che per rimanere frontali per ginocchiare,per capirci.in un certo senso un approccio piu aikido al grappling sottomisura


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Offline Dipper

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Per quei pochi rudimenti che ho di MT però il chap ko non è solo frontale, ma un lavoro molto complesso dove si tagliano gli angoli e dove si cerca la posizione migliore per colpire, ed esiste anche l'uscita di lato bloccando sotto il braccio e la testa per ginocchiare praticamente senza ostacoli.
Comunque su questo lascio la parola agli addetti ai lavori :halo:
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rockyjoe

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Per quei pochi rudimenti che ho di MT però il chap ko non è solo frontale, ma un lavoro molto complesso dove si tagliano gli angoli e dove si cerca la posizione migliore per colpire, ed esiste anche l'uscita di lato bloccando sotto il braccio e la testa per ginocchiare praticamente senza ostacoli.
Comunque su questo lascio la parola agli addetti ai lavori :halo:
per carita' hai ragione.ma quello di tagliare,che puo essere un opzione in piu in un clinch normale,diventa opzione primaria in un contesto esterno.altrimenti si rischia di rimanere aggrovigliati nel clinch contro la nostra volonta' se l altro trattiene.ecco perche' parlavo di modalita' aikido(ho detto aikido non in quanto arte,ma per identificare una modalita' d azione),dove sgusciare via e' la prima cosa.anche l aikidoka serio ginocchierebbe da una posizione defilata,ma non indugerebbe nell atto di clinchare.tra l altro questo ricalca anche secondo me l idea del krabi,in cui non esistono,almeno cosi sembra dai video, azioni in cui indugiare.

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Offline Dipper

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Ecco, insomma il concetto è quello, non rimanere aggrovigliati se non per il tempo strettamente necessario. Penso comunque che anche un praticante di MT / KK abbia lo stesso obiettivo, anche in competizione, solo che davanti ha uno più o meno bravo come lui che glielo impedisce :gh:
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rockyjoe

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Ecco, insomma il concetto è quello, non rimanere aggrovigliati se non per il tempo strettamente necessario. Penso comunque che anche un praticante di MT / KK abbia lo stesso obiettivo, anche in competizione, solo che davanti ha uno più o meno bravo come lui che glielo impedisce :gh:
anche questo e' vero.

pero' si potrebber cmq fare esperimenti al riguardo.

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Offline 360°kombat

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siete infervorati!!!!!!  :D :D :D