il ritorno dell'oitsuki da battaglia

riporto qui un thread già pubblicato altrove ma poco considerato. vediamo le reazioni su qeuesto forum

giovedì scorso, doppia dose di allenamento. due ore di lezione mia e due di allenamento presso il mio maestro, di seguito. la cosa buona è stata che ho avuto modo di combattere molto. nella mia prima ora di lezione non si è presentato nessuno, e così ho fatto un po' di light sparring con un ragazzo che pratica kung fu presso la palestra. un ragazzone grande e grosso, non molto agile ma di certo massiccio e - devo dire - lesto di braccia. decido di tentare qualche giochino, essendo lui meno esperto di me. in modo particolare, tento oitsuki e ogni volta che ho provato a usarlo, lo ho sorpreso colpendolo in pieno sotto il volto (avevamo deciso di evitare nei limiti del possibile i colpi diretti al viso, ma non i laterali, visto che eravamo forniti unicamente di guantini da mma). entravano tutti perché era un colpo inatteso. lui si aspettava un gyaku tsuki, sul mio passo. e invece, oitsuki al volto o nei pressi del volto.

di contro, lui mi ha spiazzato con un pugno girato colpendomi in pieno su una guancia. bravo!

la sera, invece, randori per quattro o cinque turni. non ricordo. comunque anche lì ho usato oitsuki nello stesso modo, sia contro compagni meno esperti di me che contro un senpai molto alto e robusto. anche in questo caso entrava, non atteso, e soprattutto contro il senpai, al quale arrivo sì e no alle spalle (sono gnappo...), funzionva bene permetendomi di accorciare la distanza ogni volta che lui tentava una tecnica di calcio (destinate tutte a fallire a causa del fatto che gli entravo sotto guardia: micidiali però le sue ginocchiate, dalle quali ho dovuto imparare a difendermi). abbassando lui il baricentro per usare i calci, mi lasciava spazio per un avanzamento che smorzava il calcio e mi permetteva di allungare dal lato della gamba avanzata per usare l'oitsuki al suo volto. poi ovviamente colpivo di haito morbido per evitare di far male, ma la tecnica era quella...


continuerò nei miei esperimenti in difesa del buon vecchio oitsuki...

la prossima volta che ci si vede, alleniamo oitsuki? 

ben volentieri! tengo solo a specificare che gli oitsuki del thread erano tirati da una posizione morbida, in piedi, non in zenkutsudachi rigido.

ben volentieri! tengo solo a specificare che gli oitsuki del thread erano tirati da una posizione morbida, in piedi, non in zenkutsudachi rigido.

Penso che nessuna tecnica debba essere tirata in modo rigido. Mantenere sì i principi del movimento, ma mai rigidità....

Chi si rivede, il caro vecchio oitsuki

Non mi stupisce che non sia stato considerato, visto che il thread precedente entrato nella leggenda è stato dai più bollato come "spazatura"
Per quanto a volte pesante e monotono è stato invece una miniera di informazioni e suggerimenti utili.

Devo dire che contro i più inesperti in realtà si può fare un po' di tutto (io per esempio mi diverto a piazzare gli ushiro mawashi geri) quindi l'esempio IMHO è meno calzante, ma il secondo caso, soprattutto contro un senpai piazzato, invece è ben attinente.

Anch'io tengo sempre un oi tsuki nel mazzo, ed è davvero una tecnica capace di sorprendere.
Prima di tutto perchè è "strano" e inusuale.
Poi perchè permette di raggiungere distanze altrimenti impensabili con tecniche di pugno.
Infine perchè è potente.
Un piccolo extra è che per la sua traiettoria, se portato correttamente e con potenza non è facilmente bloccabile se non si è allenati nello specifico.

Naturalmente deve essere un jolly da giocare al momento giusto, sapendo (ed essendo allenati a) cogliere il giusto istante in cui l'avversario si rilassa ritenendo di essere in sicurezza a causa della distanza, e soprattutto saper calcolare bene lo spazio.

Unico appunto al tuo post è che per me non necessariamente zenkutsu dachi è rigido, anzi, non dovrebbe assolutamente esserlo a certi livelli.

io manco lo uso, zenkutsudachi. lo specificavo solo perché spesso si pensa che le posizioni del kihon servano così come sono

è chiaro quel che intendo ,no?

E' chiaro, ma io sono uno di quelli

comunque la manovra stessa gamba stesso braccio è una cosa che pochi si aspettano.

io ci ho fregato gli istruttori di scherma storica più di una volta con questa cazzimmata

Grande Davide

Quote from: muteki on February 14, 2011, 09:48:00 am

ben volentieri! tengo solo a specificare che gli oitsuki del thread erano tirati da una posizione morbida, in piedi, non in zenkutsudachi rigido.

Penso che nessuna tecnica debba essere tirata in modo rigido. Mantenere sì i principi del movimento, ma mai rigidità....

beh, questo è il concetto base del karate, u kihon, servono per apprendere il senso della tecnica, i concetti, ma già nei kata questi non sono più canonici e "stampati", cominciano ad essere anche dei passaggi "smorzati", se mi passate il rtermine.
Nel kumite si esce dallo schema e si adatta ai movimenti del corpo, cioè a ciò che ci si trova davanti in quel momento.

Quote from: D.Tigre90 on February 14, 2011, 10:18:54 am

Quote from: muteki on February 14, 2011, 09:48:00 am

ben volentieri! tengo solo a specificare che gli oitsuki del thread erano tirati da una posizione morbida, in piedi, non in zenkutsudachi rigido.

Penso che nessuna tecnica debba essere tirata in modo rigido. Mantenere sì i principi del movimento, ma mai rigidità....

beh, questo è il concetto base del karate, u kihon, servono per apprendere il senso della tecnica, i concetti, ma già nei kata questi non sono più canonici e "stampati", cominciano ad essere anche dei passaggi "smorzati", se mi passate il rtermine.
Nel kumite si esce dallo schema e si adatta ai movimenti del corpo, cioè a ciò che ci si trova davanti in quel momento.

Si, sono d'accordo.

grazie.

Tra l'altro ultimamente studiando questa tecnica ho ri-scoperto che tanta più intenzione si mette nell'oi tsuki, tanto meno viene potente. Vale per tutte le tecniche ma soprattutto per questa. È una cosa su cui il mio sensei ha insistito per anni, ma solo ultimamente sto comprendendo (almeno credo) in modo più preciso cosa intendesse.