Nella mia pratica il condizionamento delle tibie è regolarmente praticato, in diversi modi.
Il primo e fondamentale è col makiwara da terra, quello circolare
Ovviamente si incomincia gradatamente, l'importante è cercare di condizionare la tibia a tutte le altezze, ma senza impattare col collo del piede. Per dire, io tiro una ventina di tibiate per gamba 2-3 volte a settimana, non forte; dopo un mesetto cominci a vedere i risultati.
L'alternativa è praticare a coppie: molto banalmente, uno sta fermo in sanchin dachi e l'altro gli tira i calci di tibia sull'interno ed esterno coscia e sull'esterno del polpaccio (si colpisce la gamba avanzata). Anche qui, bastano una decina di calci per gamba, poi cambio. Sempre a coppie, un esercizio più avanzato è farsi tirare calci circolari medi di tibia e bloccare sempre di tibia. Questo fa un gran male e te lo sconsiglio, almeno all'inizio.
Qualunque condizionamento tu voglia fare, ti raccomando di porre la massima importanza al fattore qualità: come ho detto, sono sufficienti poche ripetizioni, l'importante è la costanza nella pratica, usare la giusta intensità ed essere concentrati su quel che si fa. Il condizionamento eccessivo è controproducente: ad ogni allenamento bisogna finire con la pelle arrossata e le gambe doloranti, ma senza lividi. Se ci sono ematomi, vuol dire che un colpo è stato più forte di quanto il tuo attuale fisico potesse sostenere. Infine, mirate bene, non sparate colpi a casaccio e non abbiate fretta durante gli esercizi.