In franchezza non ho visto i cambiamenti tecnici.
Per chi non l'ha ancora visto e allenato, tra cui ci sono anch'io, si è deciso di affrontare l'argomento attacchi di coltello tra qualche mese, in modo che gli insegnanti abbiano un quadro d'insieme più approfondito delle variazioni (ora han visto qualcosa nelle loro ultime sedute di aggiornamento, ma tra 1-2 mesi vedranno il tutto più in dettaglio nei loro 10 gg di full immersion), non insegnandoci oggi quello che si sa già dovrà essere rivisto a distanza di pochissimo tempo.
Da quanto ho capito, viene modificata in parte l'ottica di ingaggio con l'arto armato.
Mi è stato detto che è stato riscontrato, in parte dei casi accaduti di assalti col coltello, un cambiamento degli attacchi e alcune difficoltà ad adattarsi ad essi da parte degli operatori degli enti monitorati a cui è indirizzato il programma d'addestramento.
Quel che avevo notato io era che le applicazioni potevano funzionare benissimo sugli attacchi da palestra ma potevano avere difficoltà di adattamento e flessibilità all'attacco reale che rappresentano.
Ossia l'”angolo” d'attacco sul quale mostri la tecnica è uno stereotipo didattico per far comprendere quanto vuoi trasmettere. L'attacco reale a cui corrisponde l'attacco stilizzato/codificato è diverso, meno definibile e più variabile.
Nel kali viene quasi subito detto, è il senso della frase “questo che è mostrato o ti viene fatto fare è un esercizio per imparare ma non mostra azioni da prendere alla lettera in 'combattimento' ”. Con un esempio, seppur didattico, se in sparring col bastone mi vedi caricare sulla spalla dal lato armato non puoi per nulla presumere la mia linea d'offesa, la mia intenzione può tranquillamente essere quella di tirare su qualsiasi bersaglio, sia con colpo mandritto che manrovescio, rimanendo comunque in tema di colpi di prima intenzione.
Col coltello è ancora più complesso il discorso da affrontare perchè ha pure meno bisogno di caricamento e inerzia, il cambio di direzione è ancor più facile, c'è meno peso e braccio di leva da ridirezionare.
Il guaio è che non è neppure questione di essere esperti, innanzitutto perchè se fosse materia solo da esperti non riuscirei a farlo di sicuro io tanto meno in sparring (per quanto si possa cercare di lusingarmi, di fatto esperto non lo sono e sono il primo io a esserne consapevole e a dirlo). Poi il ridirezionare l'arma e lo “sporcare” la linea può essere frutto di volontarietà, da parte dello "smaliziato", oppure no, anche solo per naturalezza e istintività da chi non ha mai maneggiato l'arma e non è influenzato da didattiche marziali o da preconcetti. Gli stessi problemi di insidiosità possono presentarsi anche sull'attacco del “fesso”.
Chiedo scusa per l'essere andato fortemente off topic rispetto all'argomento di discussione iniziale.