Vai pure se hai notato cose che ritieni giusto segnalare e condividere...
Scusa ma per me manca il nocciolo del movimento del palisut/scoop (cosa comprensibile e giustificata, vista la prima volta che i tuoi allievi facevano il tipo di azione e il fatto che sostanzialmente no praticano am del sud-est asiatico) che per me anche a mani nude deve rispecchiare il più possibile quello col coltello:
- il movimento delle braccia a scavare supportato da tutto il corpo, l'idea dello scavare fa si che porto la mano avversa verso il basso più possibile e che la mano avversa rimanga sempre abbastanza distante da me non solo al tronco ma anche alle gambe)
- la guardia/passo è al contrario; su gancione largo destro avversario è preferibile avere la mia gamba destra avanti con copertura di braccio destro, con tutto il corpo a supporto a partire dalla spalla destra nella copertura iniziale (per il mio posizionamento/allineamento nella contrapposizione/copertura di solito io faccio l'esempio che allineo tutto il mio corpo/peso dietro il mio braccio destro come se dovessi fare un piegamento a un braccio).
Ciò mi consente intrinsecamente anche di creare spazio tra il mio lato sinistro (che all'inizio dell'attacco è il bersaglio più vicino per l'attacco avverso) e l'”arma” dell'opponente.
Come accessorio quando la mano avversaria sta passando il mio asse di simmetria spesso si usa poi togliere la gamba destra per no esporla.
- è più sicuro se il contatto durante il palisut è avambraccio con avambraccio (per gestire indirettamente al meglio l'ipotetica arma dell'attaccante).
Se il mio braccio destro ha un contatto iniziale con l'avversario al bicipite/spalla avversaria scolasticamente (perché voglio obbligarmi a fare il palisut) lo faccio scivolare indietro per fare il palisut/scoop.
Altrimenti faccio ovviamente altro che da quel tipo di contatto è più agevole/sensato dal mio punto di vista. Se sono entrato più profondo/in anticipo mi ritrovo praticamente a fare la mia difesa da sucker punch preferita: copertura a entrare con i gomiti, gomito al mento, pugno a martello o schiaffo ai timpani, altro gomito, etc. Praticamente il genere di azione di pugilistica del sud-est asiatico da cui sono state poi codificati i vari pensador, cover della monkey boxing, indirettamente il rhino, etc. Ho già il nome esotico e ammiccante per il marketing pronto anch'io per quando creerò il mio sistema.
L'idea di andare in anticipo, il “punto zero” sul nascere del movimento, tipicamente proposta dalle discipline israeliane, per il palisut non si sposa molto, se il braccio avversario non ha ancora inerzia di movimento non ha troppo senso volerlo deflettere verso il basso. Secondo me il movimento è molto più incline a essere usato e imparato con uscita iniziale verso il secondo “punto zero”, una volta che lo sto facendo passare cambio direzione andando verso il primo “punto zero” per nascondermi dietro la sua spalla destra.
“Accessorio” scolastico e considerabile tradizionale della pugilistica filippina è andando verso il primo “punto zero” ossia verso la fine del palisut, un montante al fegato/fluttuanti oppure come doppio colpo braccio/mento, che risulta molto coerente con l'ultima parte del movimento del intero corpo nell'esecuzione della meccanica.
Non ho ancora investito molto tempo coi miei per questa meccanica fondamentale ma come mi era stato suggerito ho constatato sulla mia pelle la necessità per una buona comprensione degli allievi di farlo cominciare ad eseguire in modo ampio e isolato (senza “accessori”, cominciando senza passi, col coltello). Infatti nonostante la mia iniziale avversione iniziale, la settimana scorsa, nelle ultime lezioni della stagione ho promesso ai miei per il prossimo anno noiosi allenamenti di sequenze da eseguire al rallentatore perché comprendano e metabolizzino bene quei “quattro” movimenti di base delle am filippine da cui poi si ricavano migliaia di applicazioni in qualsiasi scenario.