Attacco X risposta Y è il modo in cui iniziare a ragionar di tecnica, diversamente è solo istinto.
Certo è che il livello deve evolvere, mi preoccupa quando vedo praticanti (se non Maestri) con 20 e più anni di pratica alle spalle, essere ancora fermi alla sola "reazione", significa che non c'è stato alcun percorso, che tutti quegli anni sono stati impiegati a perfezionare la "copia" di ciò che gli veniva insegnato e vedevano fare, senza approfondire i concetti, senza vestirsi addosso quei movimenti.
Anche nei Kata, il livello di comprensione e i messaggi in essi contenuti, cambiano col passare del tempo e il crescere di esperienza e consapevolezza.
Così abbiamo tal risposta a tale attacco in fase iniziale, ma successivamente, lo stesso gesto può diventare una iniziativa e non più una risposta, ovviamente mentre si scopre che è un attacco, una difesa, un momento di lotta eccetera.
Iniziare dalla "reazione" è necessario per poter evitare di far confusione su un allievo neofita, ma anche per iniziare a instillare l'idea di non attaccare (ni sente nashi) poichè i concetti più profondi nella stessa direzione non sono ancora alla portata.
In seguito anche sen no sen si assimila a ni sente nashi, perchè l'intenzione di attaccare è già di per sè uno stato di aggressione, sebbene ancora non esplicitata, quindi l'agire in sen no sen, pur apparendo come un attacco all'occhio esterno, è di fatto una difersa, perchè interviene sull'intenzione di attaccare quando non c'è già più ritorno.
Ma non si può partire da li, quindi è giusto partire da "lui fa così e tu rispondi cosà".