Tempo fa, con Ryujin, Uechi e altri ragazzacci, ci troviamo vicino a Milano, nel Dojo di Moai, per il secondo dei tre ritrovi attualmente in archivio.
Il buon Moai (eccellente karateka) mette a disposizione il posto, io vengo invitato a tenere lezione per un paio d'ore (anche Ryujin e Uechi hanno tenuto una loro lezione) e mi dedico a strategia del combattimento, Tai Sabaki, proiezioni e alcuni concetti.
Insisto sul fatto che non conti l'essere uno contro uno o contro molti, anche nell'uno contro uno, se mi muovo come fossero in quattro, avrò più probabilità di gestire e dominare l'avversario rispetto a quanto accadrebbe concentrandomi su di lui e riducendo di conseguenza l'ampiezza del mio campo d'azione.
Siccome detesto quelli bravi a dire e a far fare, alla fine delle due ore, dopo un pò di gioco, mi sono messo in mezzo a quattro uke, (con il ghigno assassino di Uechi e Ryujin che pregustavano l'esecuzione) proprio per rimarcare quanto avevo affermato facendolo in prima persona.
In linea di massima ho badato a non essere chiuso e colpito, ma non è di questa o quella tecnica che voglio dire, il fatto è che ad un certo punto, commetto un errore e indietreggio anzichè uscire di lato o in avanti, inciampo e cado, mentre cado Ryujin e Uechi mi caricano.
Io ricordo il momento in cui da inginocchiato mi lancio sulle gambe di Ryujin che sopraggiunge, ma le foto fatte da sua moglie mostravano il momento prima, io a terra di schiena che calcio i gioielli di famiglia di Uechi (che salta per evitare il calcio), dopo di che (pare) faccio Ushiro Ukemi e mi ritrovo inginocchiato, li dove ripartono i ricordi.
Quella tecnica li, quel calcio, a mio avviso vale più di tutte le altre belle tecniche portate prima e dopo, perchè era una situazione critica, di forte stress, ero nei guai e non è il calcio del Maestro Luca, non quello del praticante Luca......era il calcio di Luca combattente, più vero di tutto il resto.
Per quello rimane l'attimo che preferisco in quelle due ore.
P.S. X 360°
Il momento in cui si può gestire l'istinto, l'adrenalina, lucidamente.....si chiama "illuminazione" ed è un traguardo.