ma quando vedi degli insegnanti(rari) che attraverso
quella pratica completa quando incarnano-esprimono una qualita'
particolare in cambio veloce di alcuni secondi allora qualche domanda è
utile farsela...(parlo per la mia ignoranza)
Se vuoi essere un lupo(penso un tema a te caro forse? ) devi vivere come un lupo....
come questo signore che ha condiviso la sua vita completamente
(per un periodo di tempo) con i suoi amici comportandosi
completamente come loro
Sono contento tu abbia tirato in ballo Il dott. Ellis che ha giocato a stare con i lupi addomesticati dentro il recinto di un parco spacciando al mondo quest'esperienza come "estrema", usando le superstizioni della gente.
Perchè dico questo? perchè nonostante la paura basata sulle favole e la religione che la persona media ha dei lupi, non esistono casi riportati di essere umano attaccato da un lupo. E il dott. Ellis lo sa bene.
Inoltre nella maggior parte dei casi quando un allevatore ha sparato ad un lupo che attaccava il suo bestiame nottetempo, la carcassa si è rivelata essere di cane spaventato e rinselvatichito. Di cane abbandonato.
Ognuno di noi può stare con i lupi un mesetto, tantopiù se questi sono nutriti ogni giorno dai custodi e sono nati e cresciuti al parco con migliaia di visitatori umani e con i custodi e veterinari sempre a contatto, come nel caso di Ellis.
Tornando al discorso dei maestri che scendono in stati alterati di coscienza, è una pratica accessibilissima con un po' di autoipnosi, ma non ci vedo nulla di istintivo.
Immedesimarsi in un essere che non siamo noi, non accende l'istinto, ma parti simulatorie che abbiamo in comune con le scimmie. Stessa cosa per il furor teutonico di Berserker ed Uhlfednir.
Qualsiasi matto o drogato può imitare un canazzo di bancata rabbioso, con effetti sul comportamento e sulla forza fisica dati dal crollo delle inibizioni.
Ma non v'è nulla di associabile all'istinto.
Il fatto che si possa compiere quest'alchimia interna anche ispirandosi ad animali immaginari come il drago, è una piccola ulteriore prova di come questo avvenga nelle parti più moderne del cervello.
Ogni scimmia sa scimmiottare altri animali, e l'essere umano ha imparato anche ad agire mentalmente "come se". Come se fossi un leone, un cane, un coniglio mannaro, ecc.
Si tratta di scegliere delle qualità che ci interessano di quella 'persona o animale e di incarnarle. Ma non è istinto.
Non dico che sia inutile, infatti mi diletto di praticare un po' di Xing Yi e mi piacerebbe praticare Yi Quan.
Ma un attore, per esempio, entra in un personaggio che non è lui, e ne incarna vizi e virtù. A volte è difficile poi nella vita uscire dal personaggio, come nell'esempio dello scomparso jocker di batman.
Ma questa è un'abilità superiore dell'essere umano, e necessita anche di allenamento ed intelligenza.
Non è inutile, beninteso.
E' utilissimo incarnare lo "spirito" del legno e guadagnarne i stabilità, o quello dell'acqua e guadagnarne in fluidità.
Ma sono funzioni superiori del cervello umano, basate sulla capacità del cervello di agire in prima, seconda, terza persona, di virtualizzare l'esperienza.
Non serve andare in Cina. Basta chiedere ad un infermiere di una clinica psichiatrica quanto sia difficile e rischioso fermare il paziente che crede di essere un toro.
La differenza tra noi e quel matto è che lui è così per condizione, è un suo limite. Noi possiamo entrare per scelta in modalità toro, poi uscirne.
Ma c'è un livello superiore: così come i talismani funzionano contro paure che noi stessi ci siamo creati, se crediamo al talismano, capire che allora è tutto nella nostra mente ed il talismano funziona di potenza riflessa, cioè la nostra, ci aiuta a fare il passo successivo:
Se pensando di essere un toro riesco ad usare il 15% di forza bruta in più, non significa che qualche istinto o lo spirito del toro mi hanno accresciuto la forza, ma solo che la mia mente è in grado di sbloccare un po' di forza in più.
Capire questo equivale a non aver più bisogno del talismano o della chiave di accesso "toro".
Tornando al discorso "Killer instinct", è un termine che nel mondo anglosassone si traduce con "spietata determinazione", lo si usa per intenderci anche nel basket.
Noi lo abbiamo spesso tradotto come istinto omicida, ma è un errore di traduzione.
Perchè da loro è un modo di dire.
Come se loro traducessero alla lettera i nostri buffi modi di dire.
L'allenamento al killer instinct non è altro che condizionamento Pavloviano, si condizionano i soldati scelti in questo modo:
Quando il compagno mostra un'espressione di dolore o di paura, esempio dopo aver colpito col gomito un suo pugno, si deve entrare come delle furie usando ogni stilla di forza e di aggressività su di lui. Poi allo "stop!" dell'addestratore bisogna mettersi sdraiati in terra e respirare lentamente per calmarsi.
Dopo alcune giornate così ci si condiziona ad essere violentemente aggressivi contro un nostro simile cui abbiamo fatto male, approfittando dell'attimo guadagnato per entrare a piena potenza.
Lo stop con rilassamento ci condiziona ad essere comunque governabili dai superiori anche in caso di attivazione dell'aggressività.
Inoltre lo stopo serve a noi per accendere e spegnere quello stato senza esserne noi stessi vittime.
Ma è un metodo russo, che Paul ha solo copiato e riadattato.
Ma in Russia ormai l'hanno capito che alla lunga non funziona: i cani condizionati sono diventati sempre più stanchi ed indolenti, sempre più svogliati a ricevere ordini e non salivavano nemmeno più al suonare delle campanelle.
Tant'è che durante il massimo sviluppo del metodo di condizionamento Pavloviano sulla popolazione, la produzione Russa ebbe un crollo improvviso.
L'efficienza del popolo era scesa drasticamente in poco tempo, tanto che nacque il movimento stakanovista per convincere il popolo a lavorare di più.