Kata... il punto della situazione

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Offline Dipper

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Kata... il punto della situazione
« on: February 23, 2011, 18:02:12 pm »
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... mio personale ovviamente.
Da un po' di tempo sto riflettendo sui kata e la mia opinione muta di continuo.

Perchè i kata? :pla:

  • Per la forma fisica nelle sue varie sfaccettature?
Ci sono esercizi più specifici e mirati per ogni qualità che si voglia sviluppare.
  • Per imparare le tecniche di difesa personale?
Effettivamente ci sono molti elementi teoricamente possono essere adattati alla DP, ma in modo non omogeneo e solitamente criptato (o per lo meno ci piace credere che un giorno troveremo la chiave). Laddove comunque ci sia un'interpretazione più facilmente visibile di solito chi è specialista dei singoli settori toccati dai bunkai proiezioni / leve / lotta (quindi lottatori, judoka e simili), spesso rimane scettico vedendo le esecuzioni.
  • Per perfezionare le singole tecniche?
Possibile, ma perchè non fare solo kihon allora?
  • Per imparare delle combinazioni?
Solitamente, tolti i kata moderni di scuole come Ashihara o Enshin le combinazioni sono più dei modelli stilizzati e di certo non facilmente riportabili in un vero scontro.

Insomma a che diavolo serve il kata?
La risposta che mi do io, partendo dal presupposto che come molti di voi sanno, per un periodo di circa un anno e mezzo ho praticato solo kata per cause di forza maggiore e efettivamente sono migliorato è questa:
  • Non allena una singola qualità fisica, ma piuttosto l'armonia di tutte quelle che si possiedono
  • Come diceva Funakoshi, il kata è la perfezione dello stile. Tuttavia non è da intendersi come una perfezione formale per essere spettacolare e gradevole, bensì una perfezione sostanziale laddove un'alta qualità tecnica porta a incrementare le capacità del karateka a parità di altre caratteristiche
  • C'è anche una forma di allenamento mentale e spirituale, che non è patrimonio esclusivo dei kata di respirazione come Sanchin e Tensho. Ogni kata eseguito "in un certo modo" è una forma di meditazione

Infine, riflettevo che il kata non ha la stessa valenza per tutti i livelli: mentre per il principiante effettivamente è poco più di un mero duplicato del kihon, per l'esperto è anche una forma di ripasso mentale di tutte le applicazioni che si conoscono (dal bunkai al kata e non dal kata al bunkai) e che si riescono ad inserire in uno schema preordinato.
« Last Edit: February 23, 2011, 18:08:16 pm by Ryujin »
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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #1 on: February 23, 2011, 18:23:36 pm »
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 :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: tocca a me  :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:

Scherzi a parte: ritengo che i kata siano uno strumento didattico. Come qualunque altro metodo di insegnamento sono migliorabili e , altrettanto, sotituibili. IN questo senso non li definisco inutili ma piuttosto sorpassati.

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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #2 on: February 23, 2011, 18:24:27 pm »
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Ovviamente un motivo valido per praticarli c'è e ci sarà sempre : perchè ci piace farlo.

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Offline Dipper

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #3 on: February 23, 2011, 18:28:31 pm »
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:spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: tocca a me  :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
;D

Scherzi a parte: ritengo che i kata siano uno strumento didattico. Come qualunque altro metodo di insegnamento sono migliorabili e , altrettanto, sotituibili. IN questo senso non li definisco inutili ma piuttosto sorpassati.
... e con quanto bene posso volere ai miei kata, questo tarlo devo dire che mi rode la testa :-X nonostante le conclusioni a cui sono al momento giunto.
Mi chiedo se non avessi questa forma di affetto nei kata tradizionali se il mio giudizio non sarebbe più radicale...
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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #4 on: February 23, 2011, 18:35:03 pm »
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Non so. Io non sono sempre stato contrario ai kata , per anni li ho praticati intensamente. Però devo dire che da quando ho lasciato lo Shotokan non ho più sentito l'esigenza di praticarli. Trovo che kihon e ido kihon siano strumenti più malleabili e formativi. Ovviamente sono opinioni personali...


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Offline Dipper

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #5 on: February 23, 2011, 18:39:21 pm »
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Personalmente mi piace ancora praticarli e, come dicevo, non posso negare quello che è successo in quel famoso periodo di limbo... ma sto attraversando un momento di crisi mistica su questo argomento :-[
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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #6 on: February 23, 2011, 18:42:23 pm »
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Fare ciò che ci piace e ci rende sereni è l'unica cosa importante  :)

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Offline DJ scanner

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #7 on: February 23, 2011, 18:47:08 pm »
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sono d'accordo con quello che hai scritto ryujin, ci sono molti livelli, un profano non riuscirà ad estrapolare tecniche da un kata, forse ne può intuire di banali, di sicuro se eseguiti con criterio aiutano la salute, stando alla medicina cinese, le posizioni e le tecniche strechano  e attivano la circolazione del ki nei meridiani che nutrono gli organi interni, per esempio se uno conosce dove corre il meridiano del cuore, intuisce subito che jodanuke ne stretcha (fa lo stretching) il canale e per come la penso io, più è antico\originale il kata  e più le posture\tecniche seguono questi ragionamenti, quindi io penso che eseguire un kata faccia bene, anche tenere una posizione\tecnica per più minuti in staticità aiuta la circolazione del ki.
ritornando sul significato marziale, credo che i maestri in segreto o meno, insegnassero le applicazioni direttamente e le associavano ai movimenti dei kata usandoli come schemi che contenevano i principi, in fondo credo che insegnare solo kata sia un modo per far credere ad uno di avergli insegnato qualcosa e invece non gli si è insegnato nulla.
spero di non aver offeso nessuno, sono solo opinioni personali :)
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Offline DJ scanner

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #8 on: February 23, 2011, 18:49:46 pm »
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quoto luca bagnoli su tutto quello che ha scritto :)
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Offline Paguro49

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #9 on: February 24, 2011, 11:01:38 am »
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Per tenere i piedi ben piantati a terra, occorre tornare sempre ai concetti di base, quelli semplici semplici, altrimenti si rischia di perdersi in meandri senza fine.
L'aspetto DP nel Karate come in ogni altra situazione, è un pò precedente alle combinazioni e alle tecniche complesse, nel senso che la DP è immediata, rapida, semplice ed efficace, quindi è una condizione più mentale che fisica, una disposizione d'animo, una nostra prontezza di azione e reazione.
Quando qualcosa va storto in quella fase iniziale, allora possiamo trovarci in una situazione più complessa, dove occorre avere strumenti atti a uscirne, li si inseriscono le varie tecniche più o meno nascoste, le combinazioni eccetera.
Ma se si pensa alla DP occorre non distaccarsi dall'immediato, altrimenti si finisce per complicarsi la vita da soli.
Se cerco la proiezione, la tecnica pinco pallo, la tal combinazione in partenza rischio un sacco di mazzate, perchè se la papagna sul grugno è possibile all'acchito è necessario usare quella e chiuderla li, se invece, a furia di arrovellarci su mille tecniche di DP puntiamo a cose più complesse, perdiamo quell'occasione e la vita si complica.
Le combinazioni sono tutte "ipotesi di" quindi tanto possibili quanto no, in quel senso vanno bene tutte, la situazione critica è talmente imprevedibile che nessuno può stabilire a priori cosa può succedere e cosa no.
Per conto mio, partendo da quella risposta immediata e semplice, tutto il resto è l'arsenale che incamero in caso di mio errore, ma anche un esercizio per abituarmi alla determinazione necessaria per chiudere uno scontro.
La mia idea è sempre in Sen no Sen, quindi brevissima e immediata, poi ci si può aggiungere di tutto, anche solo per il piacere di farlo, ma in quel senso una combinazione vale l'altra, allora tanto vale il Kata.
Danno una bella idea di DP lo Iaido e il Kendo ad esempio, direi più lo Iaido, dove si studiano Kata brevissimi, dove lo scopo è arrivare a "estrazione, taglio e rinfodero" in un solo gesto fulmineo.
Solo dopo quel gesto arrivano le parate, le repliche eccetera, solo e soltanto dopo, nel momento in cui quel gesto non ci è riuscito.
« Last Edit: February 24, 2011, 11:07:01 am by Ronin44 »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita


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Offline steno

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #10 on: February 24, 2011, 11:49:36 am »
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Provo a rispondere, spero di riuscire a spiegarmi bene.

il kata migliora le prestazioni fisiche:
Si è vero, perchè un kata fatto a modo, fa eseguire una serie di tecniche che vanno portate con intenzione (kime, velocità e potenza).
Però ci sono allenamenti più specifici, che permettono risultati migliori, si è vero, ma se studi karate non fai palestra, se fai palestra non studi karate, per alcuni il tempo è tiranno.

il kata migliora la tecnica:
Si è vero, perchè il kata è una seguenza di attacchi, difese e schivate, ma a coppie lavori nettamente meglio, in quanto più realistico, SE hai un compagno disponibile.

Il kata migliora la difesa personale:
Si è vero, perchè contiene tecniche e strategie adatte, ma sono inutili se non portate in un bunkai.

Il kata permette di mantenere vive le tecniche del kihon:
Si è vero, ma non sostituisce la pratica del kihon, che va fatta con il giusto spazio e tempo, per miglioramento continuo.

il kata permette di allenarsi da soli:
Si è vero, perchè ti bastano pochi metri quadrati, nulla più.

In definitiva, il kata è uno delle tre gambe del karate, le altre due sono kihon e kumite.
Se non si da il corretto spazio a tutte e tre le componenti, il nostro karate è sbilanciato, perchè:
1 troppo kata e kihon, non ti permettono pratica effettiva nel kumite.
2 troppo kata e kumite, non ti permettono la pulizia e lo studio della corretta catena cinetica.
3 troppo kihon e kumite, non ti permettono di allenarti da solo con efficacia, nel caso di assenza forzata e prolungata dal dojo.

Ecco perchè, a mio avviso, tutti e tre gli aspetti vadano calibrati in maniera equa, il risultato di ciò, lo si vede nei vecchi video dei grandi Maestri di karate delle varie ryu, kata impressionanti, kihon precisi, kumite da paura...
Volete quello? OK, fate anche voi come loro. :)
la fijlkam è alla frutta

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Fanchinna

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #11 on: February 24, 2011, 11:51:36 am »
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per catalogare e fissare in epoche nelle quali dvd e libri non esistevano?

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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #12 on: February 24, 2011, 18:18:50 pm »
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Se fosse come dici tu , Fanky , allora avrei ragione io : sono uno strumento superato.

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Fanchinna

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #13 on: February 25, 2011, 08:41:33 am »
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Se fosse come dici tu , Fanky , allora avrei ragione io : sono uno strumento superato.

Anch'io sono un modernista
ma c'è evoluzione quando si parte da qualcosa

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Offline Shurei-Kan

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #14 on: February 25, 2011, 09:04:24 am »
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... mio personale ovviamente.
Da un po' di tempo sto riflettendo sui kata e la mia opinione muta di continuo.

Perchè i kata? :pla: ............................................................

Beh! Beh! Beh!
Io risposte non ne ho per me, figuriamoci per voialtri, però ieri è venuto a trovarmi un tizio  :whistle: , un tipo molto strano  :sbav: e ci siamo fatti un bell'allenamento dove la parte sui Kata e qualche piccola interpretazione di Bunkai l'ha fatta da padrona.
Devo dire che è stato BELLISSIMO! vedere questo tipo strano, che a parole mostrava dubbi e perplessità su Kata e Bunkai, mettersi sotto, con impegno e dedizione e praticare Kata elementari come più complessi, o che addirittura non conosceva, con un impegno esemplare.
Aveva gli occhietti lucidi, svegli, e mostrava un piacere contagioso in ogni suo passaggio.
Con un rispetto e una serietà uniche è stato un esempio per tutti e credo di poter proprio dire che si sia divertito assai!
Beh! Se questi sono i dubbi..... voglio averne un po' anch'io!

Bravo RYUJIN! Grazie 1000 per la tua bella visita!
Oss!