Non ci siamo, non ci siamo! Proprio non ci siamo!!!!
Avrei dovuto quotare 2/3 pagine e rispondere a tutti punto per punto, ma tanto non avremmo cavato il ragno dal buco.
Il problema è l'approccio alla discussione e più in generale a tutta la pratica delle AM.
Nello specifico:
Kata è ritualizzazione, ricerca della perfezione tecnica e dello stile.
Bunkai è messa in opera dei significati del Kata.
Qui si è passati a ragionare su tutto, ma ora la domanda è:
Kata e Bunkai servono per imparare a combattere?
La (mia) risposta è NO!
A questo punto nasce spontanea una seconda domanda:
Ma un'altra AM a caso, o finanche uno sport da combattimento servono per imparare a combattere? Uguale = NO!
Perché dico questo, semplicemente perché non esiste modo alcuno per fare di un non combattente o una persona media un vero combattente! Questo lo penso almeno da 20 anni, l'ho sempre verificato e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
Dipende cosa intendi per combattente. Per riallacciarmi al discorso di SRJ, se per combattente intendi campione probabilmente una parte di DNA e predisposizione innata è necessaria, ma se intendi come combattente uno che combatte allora non sono d'accordo. La prova? Me
Fino ai 15 / 16 anni per tutte le botte prese dai bulli di quartiere avevo paura ad uscire di casa. Temevo il contatto fisico ed il dolore, ero goffo e delicato.
Invece poi... dopo 4 anni di allenamento intenso al momento di difendere una persona cara ho tirato fuori le unghie ed i denti (successo due volte in una delle quali ho ribaltato una situazione estrema, e dove le persone non erano meno raccomandabili di quelle di cui mi hai raccontato). Non sono un soldato, non mi piace la violenza e sono uno "square Joe", ma in quel momento ero pronto a nuocere, eccome se lo ero. Per inciso non ho applicato nessun kata, ma ho utilizzato il kihon.
Comunque è pur vero che ci vuole una scintilla che viene da dentro per rendere una persona combattiva, ma non per questo tutti i metodi di addestramento sono uguali.
Prendi sue gemelli mediamente motivati, metti uno a studiare per il 50% kata e per il resto esercizi con poco contatto, metti l'altro a fare SDC, sacco colpitori e sparring. Non credo che il risultato sia lo stesso... non necessariamente siccome niente può renderti un fuori classe allora tutto è uguale!
Altrimenti per perfezionare me stesso andrei ad un corso di GAG dove mi miglioro, brucio più ciccia e vedo un sacco di chiappe sode invece di puzzoni in pigiama bianco sporco
Ronin ha giustamente spiegato che esiste una terapia d'urto per apprendere, ma il kata (sempre intendiamolo in termini restrittivi SRJ, perchè se chiamiamo kata qualunque esercizio condizionato il discorso si perde) non è l'unica alternativa.
Ho già riportato l'esempio di mia moglie, che sbirciando (come suo solito quando mi documento) un video di CKM che stavo guardando, poi è stata in grado dopo solo due visioni di applicare la difesa da uno strangolamento con grande facilità. Tempo addietro per gioco le insegnai anche il Taikyoku Shodan, ma dopo qualche settimana che lo provava è semplicemente diventata bravina nel Taikyoku Shodan...
Naturalmente ci sono alcuni aspetti che vanno perfezionati col tempo, non lo nego e anzi ne sono convinto, e probabilmente il kata ha quelle altre funzioni di cui parlavamo. Mi chiedo tuttavia se il tempo lungo necessario non sia una scusa per giustificare un metodo che ha delle inefficienze (per lo scopo di cui stiamo parlando, difendersi).