Sono favorevole al porsi delle domande, ma contrarissimo al perdercisi dentro, perchè in quel caso (fin troppo frequente) diventa il più insormontabile freno alla crescita.
Il Karate è qualcosa che facciamo con il corpo, con lo spirito e, si spera prima o poi, con l'istinto.
Di conseguenza non può mai essere "uguale per tutti" ne nella sua maturazione, ne nella sua applicazione e nemmeno nelle sue molte possibili risposte e spiegazioni.
Il Kata (come Kihon, Kumite e tutto il resto) serve a ciò che serve, insegna ciò che da esso si impara, spiega quello che si capisce, individualmente, a livello del tutto personale.
Anche la spiegazione più convincente e logica, se non ci veste addosso, finirà per rimanere semantica, noi finiremo per affidarci ad altro, a qualcosa che riusciamo a tradurre in pratica efficiente, oppure accantoneremo.
Io da un kata imparo tai sabaki, lotta, proiezioni, gestione del tatami o del terreno di scontro, elusione dagli attacchi, introspezione, precisione tecnica e pulizia del gesto.
Ma chissà quanto altro potrei imparare, chissà quali insegnamenti trae il Karateka al mio fianco, chissà come fa suoi quei concetti.
Alla fine tutto si tradurrà nel come sto e mi muovo in Kumite, nel come affronto o evito il combattimento.
Il Kata serve al tal scopo? Forse per tizio e caio, ma non sono così certo che valga per me o per tutti.