Posto che la spiegazione più convincente (quella mentale e formale delle arti nipponiche) finora me l'hai ricordata tu, sei in grado di spiegarmi nel concreto quale altro valore aggiunto darebbe un kata (dal punto di vista tecnico) può dare rispetto alle pratiche canoniche delle altre discipline (dallo Judo alla MT al KM)?
Perché noi sì e tantissimi altri buoni combattenti no?
I Kata contraddistinguono il percorso di apprendimento del Karate, così come altri metodi ne contraddistinguono altri. Non ragionerei su meglio / peggio, ma sul fatto che sono un carattere distintivo di questa disciplina e contengono molti elementi che non sono meramente volti ad un rapido apprendimento di tecniche da applicare in un contesto reale.
OK, la spiegazione culturale mi sta bene, e si collega anche agli aspetti formale e spirituale di cui si parlava sopra.
Riesci ad elencarne altri esclusivi del kata (cioè non sviluppabili anche con altri metodi come kihon e kumite)?
Per carità, mica ritengo di imparare le proiezioni e la lotta con i Kata, mi sono espresso male
Intendo che, lo studio del Kata, a me personalmente, mostra come il tal movimento, non sia necessariamente in pugno con cambio di direzione a seguire e gedan barai, ma può essere una presa e conseguente proiezione, aprendo la mia visuale a molte possibilità invece che ad una spiegazione univoca del gesto o della sequenza.
Solo così ritengo si possa sperare in una applicabilità, perchè quando un gesto ha una sola spiegazione.....diventa inapplicabile salvo precedenti accordi con l'avversario della serie "tu fai così e io rispondo cosà".
Mentre il restare aperto a molte possibili spiegazioni e applicazioni, mi permette di pensare a più avversari esattamente come ad uno solo, staccandomi da quel vincolo e permettendomi uno studio più ampio e mio del kumite.
OK, sono d'accordo su tutto, ma ti giro la stessa domanda che faccio a Saburo, quale valore aggiunto ha il kata che non ha il singolo kihon (che non è detto debba essere per forza in linea retta)?
Riguardo a "ha"... annegare proprio no, ma di sicuro ci sto sguazzando
Sei un Tamarro! E mi piace moltissimo questo tuo spirito!
Meno male, pensavo di iniziare a starti sulle balle
A me lascia perplesso qualcosa che per essere utile deve essere praticato e spiegato da un genio come quelli che citi. Di tutto l'allenamento tecnico (lasciamo perdete la preparazione atletica) che faccio e propongo sono in grado di dirti l'utilità, che sia moderno o tradizionale.
Ma lo sai che se uno vuole e ci si mette ti questiona anche su queste cose vero?
Poi tu rimani convinto comunque, ma un altro meno abile, preparato e afferrato potrebbe dire "Però, effetivamente non è che funzioni sempre tutto bene così".
E' questo che succede nel nostro Karate, sicuramente anche perchè è meno diretto ma anche perchè ci sono un mare di praticanti e insegnanti scarsi, come il sottoscritto.
Può questionare, ma una risposta chiara e precisa gliel'ho data. Io ti dico che senza kihon e solo menandoti in continuazione non avrai una precisione sufficiente e non sfrutterai le catene cinetiche al meglio, allargherai il gomito nello tsuki, non girerai il piede d'appoggio nel mawashi e così via. Se non mi credi ti filmo mentre giri e ti mostro tutti i difetti, uno per uno
Nel kata non c'è una correlazione tra pratica e funzione sviluppata...
E' come se ti garantissi che se ti martelli le balle un ora al giorno ti ricrescono i capelli... manca il passaggio di mezzo che collega premessa e conclusione.
Certo, facendo kata tiri pugni e calci e fai parate quindi li alleni, ma è come dire che una passeggiata fa dimagrire. Di sicuro si bruciano calorie, ma camminare non è il metodo ideale rispetto ad un IT, che è molto più performante.
Tu non sei scarso zio, se ci sono dei geni a cui non puoi confrontarti non implica che tu non valga
io con te non ci litigherei mai
Posto che la spiegazione più convincente (quella mentale e formale delle arti nipponiche) finora me l'hai ricordata tu, sei in grado di spiegarmi nel concreto quale altro valore aggiunto darebbe un kata (dal punto di vista tecnico) può dare rispetto alle pratiche canoniche delle altre discipline (dallo Judo alla MT al KM)?
Perché noi sì e tantissimi altri buoni combattenti no?
Non so se la prima riga era un mezzo complimento,ma nel caso lo fosse GRAZIE!
Ma non solo mezzo, a più riprese ho sottolineato anche sul forum quanto mi piaccia il tuo metodo in generale e nel particolare l'approccio al kata e di come sia il migliore (insieme a quello di Ronin) che abbia mai visto, che non ha nulla da invidiare a quelli delle scuole di Okinawa.
Il problema è se il metodo sia buono o no nel suo complesso e se sì a cosa diavolo serve...
No, non so spiegartelo perchè ti ho già spiegato e hai avuto modo di vedere che sono scarso, acerbo o quello che vuoi tu, ma una cosa te la devo dire.
Di cosa stiamo parlando!?!?!?!?!?!!!?
Metti il Karate in mezzo a SDC. Potrebbero assomigliarsi ma non centrano nulla.
Non sono d'accordo nella dicotomia AM / SDC, anzi, a me piace molto l'approccio di quelle arti che lo sono in qualchemisura entrambi, in particolare Kyokushin, Muai Thai e Judo.
Uno dei difetti del Karate tradizionale secondo me è quello di essersi reso impermeabile al mondo "là fuori" che muta.
e' vero che una spiegazione puo non stare a bene addosso a una persona.infatti non e' la spiegazione il vestito che bisogna provare,ma la pratica che la spiegazione sottende.non e' questione se ci convince o meno intellettualmente
Infatti parlando di pratica in un anno di BJJ fatto a cazzo (perchè 2h al settimana significa fare a cazzo) ho imparato sulla lotta 100 volte più che in una vita di kata, e chi mi ha visto può dire se do l'impressione di essere uno che prende il kata alla leggera o superficialmente...
Sempre praticamente parlando, mia moglie guardando un video di sfuggita in una lingua che non conosce (inglese), tempo 30 secondi ha subito messo in pratica (diciamo non perfettamente ma con una buona approssimazione) i concetti visti.
Questo per me è stato un brutto trauma... mi sono chiesto cosa sarebbe successo se invece di passare tanto tempo sui kata mi fossi allenato con questo tipo di approccio.
La spiegazione mentale, spirituale e culturale mi convince, è possibile che grazie al kata abbia imparato a ricercare la precisione dei movimenti (allo stesso modo in cui studiando una poesia a memoria si allena la mente a memorizzare altre cose), a lavorare senza compagno, che abbia acquisito lucidità e focus (quindi una forma di meditazione), ma di certo non mi aiuta nel concreto se voglio imparare ad uscire da una chiave al collo...