Allora!
Facendo il punto della situazione dico che:
1) Il Karateka attraversa un periodo "mistico" e si pone domande sacrosante sul Karate e in particolare sui Kata che generano in lui dubbi più che sensati e, che per inciso, ogni praticante giunto ad un determinato livello dovrebbe porsi.
2) Invece di allenarsi assiduamente sui Kata seguendo una scuola/linea/insegnante ben precisi posta la questione sul forum. Non che il Karateka in questione non si alleni! Cerchiamo di capire cosa voglio dire.
3) Le risposte, gli indizi, gli aiuti sul forum non sono esaurienti e non potrebbe essere diversamente anche se alla discussione vi partecipassero i Maestri Kanazawa, Shirai, Miura che mi pare per la loro abilità non vengano messi in discussione da nessuno.
4) A questo punto i dubbi aumentano facendo pian piano diventare certezza che il Kata (quindi il Karate) non abbia grande utilità se non quelle di:
- allenamento in solitario
- pratica aerobica generica (sudare un po')
- una forma di meditazione e ritualità tipica delle arti nipponiche
- fornire qualche spunto per la DP
Ok! Prendiamo atto che spararsi mezz'ora di Kata o farsi una mezz'ora di corsa sia praticamente la stessa cosa. Mi alleno in solitario, faccio attività aerobica (ma il Kata è attività aerobica?
), e mi da lo spunto migliore per la DP........correre.
Aggià manca la questione della ritualità tipica delle arti nipponiche. Potrei iniziare e terminare la corsa con il saluto, dichiarando i Km che percorrerò in giapponese e fare un bel Kiai! al raggiungimento del traguardo prefissato così siamo apposto.
Vi porto un aneddoto. (Ronny lo aggiungiamo a quello di ieri)
2 miei compagni di allenamento, una ventina di anni fa, giunti a cintura nera attraversano (come tutti) questo periodo particolare. Dopo una decina d'anni scarsi di pratica non trovano più i giusti stimoli, provano altro e iniziano un'altra attività. Uno passa al JuJutsu l'altro al JKD. Due atleti più che discreti fanno una carriera sorprendente. Tutti e due diventano in breve tempo tecnici qualificati nella loro disciplina. Ci si conosce e ci si vede spesso, in quegli anni anche per scambi culturali, ragazzi intelligenti non rinnegano nulla ma sono felicissimi e soddisfatti del loro percorso. Dopo qualche annetto entrambi mi contattano e mi chiedono di poter praticare Karate e in particolare Kata. Non è un ripensamento è proprio voglia/bisogno di fare Kata e Kihon.
Mi raccontano allora la stessa cosa, che devono moltissimo al Karate che hanno bruciato le tappe perchè provvisti di una base tecnica senza eguali e vorrebbero rinfrescarsi la memora su una piccola serie di Kata da poter praticare da soli per riaffrancare e consolidare quelle basi. Io gli dico che è normale che abbiano fatto questo percorso e non possono paragonarsi a chi si avvicina alla loro disciplina partendo da zero. Ma loro insistono sul fatto che, a parte questo, è stata proprio la pratica di Kihon e Kata ad averli agevolati notevolmente perchè altri, provenienti da altri SDC hanno si fatto prima e meglio di coloro che partono da zero ma la loro crescita non era paragonabile a quella dei 2 ex Karateka.
Io non so se è vero o era solo una loro impressione.
Non so cosa il Karate e in particolar modo i Kata possano avergli dato ma una cosa è certa,
mi è venuta voglia di ricontattare quello del JKD per farmi rivedere 2 o 3 cosette.