Kata... il punto della situazione

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Fanchinna

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #225 on: March 16, 2011, 17:47:23 pm »
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Apparte il fatto che Fanchinna mi ha fatto ridere...  :D :D :D



allora a qualcosa servo.......

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Offline Paguro49

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #226 on: March 16, 2011, 17:50:42 pm »
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Apparte il fatto che Fanchinna mi ha fatto ridere...  :D :D :D



allora a qualcosa servo.......
Se hai la macchina si 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) :spruzz: :spruzz: :spruzz:
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Fanchinna

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #227 on: March 16, 2011, 17:57:18 pm »
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Se pagate la benzina l'usura dell'auto ce la metto io

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Offline Takuanzen

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #228 on: March 16, 2011, 17:57:31 pm »
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Però mi chiedo una cosa. Come mai in passato che la trasmissione era basata quasi unicamente sui Kata, sulla base dei loro movimenti, persone come Motobu, Matsumura e tanti altri ci combattevano? Sicuro, era solo una parte dell'allenamento, come abbiamo detto: era integrato con altre metodiche. Personalmente mi piace da sempre inserire tecniche prese dalle forme che studio quando faccio combattimento libero (sparring), naturalmente non eseguite letteralmente, ma "liberate". Molte si possono eseguire anche con protezioni (guanti e caschetto). A volte funzionano, altre volte no, ma il combattimento è bello perchè è sincero e imprevedibile. E' una cosa che ho sempre fatto anche quando praticavo karate. Ju Kumite, come viene eseguito nelle maggior parte delle palestre Shotokan, non mi è mai piaciuto, perchè non potevo usare le mie tecniche preferite, guarda caso contenute nei kata: empi, haito, shuto, nukite, fumikiri, kumade, teisho, kentsui uchi ecc.. Venivo sempre redarguito per questa mia passione per le "tecniche sporche" dei kata,. Anche gli Ido Kihon non mi sono mai piaciuti molto, perchè per la maggior parte avevano come modello proprio il kumite da gara. Ora non pratico più karate, ma il problema è rimasto lo stesso con le forme che studio. Posto un interessante articolo di Abernethy, il cui lavoro personalmente lo apprezzo molto, su un'idea di sparring basata sui kata. Secondo voi è possibile?

http://www.iainabernethy.co.uk/article/kata-based-sparring

Ciao a tutti!! ;)

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rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #229 on: March 16, 2011, 18:01:48 pm »
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Però mi chiedo una cosa. Come mai in passato che la trasmissione era basata quasi unicamente sui Kata, sulla base dei loro movimenti, persone come Motobu, Matsumura e tanti altri ci combattevano? Sicuro, era solo una parte dell'allenamento, come abbiamo detto: era integrato con altre metodiche. Personalmente mi piace da sempre inserire tecniche prese dalle forme che studio quando faccio combattimento libero (sparring), naturalmente non eseguite letteralmente, ma "liberate". Molte si possono eseguire anche con protezioni (guanti e caschetto). A volte funzionano, altre volte no, ma il combattimento è bello perchè è sincero e imprevedibile. E' una cosa che ho sempre fatto anche quando praticavo karate. Ju Kumite, come viene eseguito nelle maggior parte delle palestre Shotokan, non mi è mai piaciuto, perchè non potevo usare le mie tecniche preferite, guarda caso contenute nei kata: empi, haito, shuto, nukite, fumikiri, kumade, teisho, kentsui uchi ecc.. Venivo sempre redarguito per questa mia passione per le "tecniche sporche" dei kata,. Anche gli Ido Kihon non mi sono mai piaciuti molto, perchè per la maggior parte avevano come modello proprio il kumite da gara. Ora non pratico più karate, ma il problema è rimasto lo stesso con le forme che studio. Posto un interessante articolo di Abernethy, il cui lavoro personalmente lo apprezzo molto, su un'idea di sparring basata sui kata. Secondo voi è possibile?

http://www.iainabernethy.co.uk/article/kata-based-sparring

Ciao a tutti!! ;)
difficilissimo migliorare questo contributo.
se proprio devo provarci,potrei dire

BASTA CON TECNICHE SPORCHE E PULITE

e' proprio questa distinzione forzata che ci impedisce di entrare in relazione semplicemente con le

tecniche


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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #230 on: March 16, 2011, 18:03:06 pm »
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Ma non esiste solo il point karate. Ci sono tanti tipi di competizioni molto più permissivi in cui , volendo , si possono eseguire le tecniche dei kata. Perchè nessuno le usa ?

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rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #231 on: March 16, 2011, 18:03:56 pm »
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quoto anche il link

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Luca Bagnoli

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #232 on: March 16, 2011, 18:11:17 pm »
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Abernethy nei suoi discorsi mi ricorda molto un ragazzo che conoscevo che a 21 anni scoprì le seghe  :-X :-X :-X

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Offline Takuanzen

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #233 on: March 16, 2011, 18:23:57 pm »
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Ma non esiste solo il point karate. Ci sono tanti tipi di competizioni molto più permissivi in cui , volendo , si possono eseguire le tecniche dei kata. Perchè nessuno le usa ?

Perchè ci vuole molto più tempo per impararle rispetto alle tecniche comunemente usate nelle competizioni a contatto pieno. E poi perchè spesso chi lavora i kata non fa combattimento con protezioni, non colpisce sacchi e colpitori, quindi non ha quell'abitudine al contatto pieno indispensabile per applicarli. Comunque nelle MMA i colpi a martello, soprattutto in situazioni ground and pound vanno forte. Mi è capitato di vedere un russo praticante di Kyokushin, di cui ora non mi viene il nome, che usa un calcio basso molto particolare, che si ritrova in molti kata. Poi non è raro sempre in tornei Kyokushin trovare Mikatsuki Geri (mi ricordo un video di Matsui), tecnica molto presente nei kata. Perchè la usano? Semplice perchè hanno preso quella tecnica e l'hanno ripetuta come movimento singolo migliaia di volte, sia a vuoto che con i colpitori che coi compagni, poi provata in sparring. Gli SDC sono efficaci perchè vi sono poche tecniche, ma ripetute e provate moltissime volte in tutte le salse. E quella dovrebbe essere la strada per tutte le tecniche, anche quelle dei kata, a mio parere. Lavoro lunghissimo, non per chi vuole risultati in pochi mesi per combattere sul ring (su questo non ci piove). E' anche per questo motivo che bisogna studiare pochissimi kata (anche uno solo), ma con questa idea.  :)
« Last Edit: March 16, 2011, 18:26:04 pm by TakuanZen »

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Offline DJ scanner

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #234 on: March 16, 2011, 19:33:36 pm »
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Cosa non si capisce è quali siano i fantomatici "principi" posturali e stilistici contenuti che vengono sempre indicati in maniera generica e mai nello specifico. Soprattutto nessuno è in grado di dire perchè il kata sarebbe fondamentale per apprenderli. Riguardo a quest'ultimo punto credo che affidarsi ad un tecnico sportivo possa dare risultati molto maggiori in termini di postura.

secondo mè il kata dà l'assetto-l'andatura per il combattente (all'inizio), poi devo evolvere, deve darmi le tecniche, i principi ed altro, ecco...i principi, faccio un esempio che ho già fatto altre volte, secondo mè zenkutsu serve per scatenare forza esplosiva verso l'avanti o verso l'alto, nekoashi per colpire\spingere\tirare verso il basso, shiko dachi per colpire\spingere\tirare verso di sè o verso il dietro, kiba dachi per spingere\colpire lateralmente e kosadachi (gambe incrociate) per creare torsioni davanti alla linea centrale, secondo me questi sono dei principi importanti per il grounding e la lotta, ho fatto una descrizione grezza e veloce, ci sarebbe da parlarne e ci sarebbero molte altre cose, come il fatto che le posture siano collegate ai meridiani, la cosa grave è che queste cose non le ho mai sentite da un maestro di karate, ma da un coreano che aveva un sistema di combattimento di famiglia, io credo che i principi ci siano, ma non li sanno, non sono stati tramandati, forse ritenuti obsoleti o chissà, e questi principi dovrebbero essere in grado di rendermi capace di effettuare proiezioni ed altro, certo se imparo le proiezioni da un judoka è meglio perchè è uno specialista e le tecniche sono state raffinate al massimo, quindi tornando ai kata, o si viene messi nelle condizioni di studiarli completamente e seriamente, oppure, secondo mè è meglio un approccio alla luca bagnoli, kihon diretto, mente d'acciaio, pao e sparring :)
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Offline Davide.c

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #235 on: March 16, 2011, 20:38:04 pm »
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Cosa non si capisce è quali siano i fantomatici "principi" posturali e stilistici contenuti che vengono sempre indicati in maniera generica e mai nello specifico. Soprattutto nessuno è in grado di dire perchè il kata sarebbe fondamentale per apprenderli. Riguardo a quest'ultimo punto credo che affidarsi ad un tecnico sportivo possa dare risultati molto maggiori in termini di postura.

secondo mè il kata dà l'assetto-l'andatura per il combattente (all'inizio), poi devo evolvere, deve darmi le tecniche, i principi ed altro, ecco...i principi, faccio un esempio che ho già fatto altre volte, secondo mè zenkutsu serve per scatenare forza esplosiva verso l'avanti o verso l'alto, nekoashi per colpire\spingere\tirare verso il basso, shiko dachi per colpire\spingere\tirare verso di sè o verso il dietro, kiba dachi per spingere\colpire lateralmente e kosadachi (gambe incrociate) per creare torsioni davanti alla linea centrale, secondo me questi sono dei principi importanti per il grounding e la lotta, ho fatto una descrizione grezza e veloce, ci sarebbe da parlarne e ci sarebbero molte altre cose, come il fatto che le posture siano collegate ai meridiani, la cosa grave è che queste cose non le ho mai sentite da un maestro di karate, ma da un coreano che aveva un sistema di combattimento di famiglia, io credo che i principi ci siano, ma non li sanno, non sono stati tramandati, forse ritenuti obsoleti o chissà, e questi principi dovrebbero essere in grado di rendermi capace di effettuare proiezioni ed altro, certo se imparo le proiezioni da un judoka è meglio perchè è uno specialista e le tecniche sono state raffinate al massimo, quindi tornando ai kata, o si viene messi nelle condizioni di studiarli completamente e seriamente, oppure, secondo mè è meglio un approccio alla luca bagnoli, kihon diretto, mente d'acciaio, pao e sparring :)
concordo, infatti io da Luca se dovessi trasferirmi dalle sue parti ci andrei di corsa, proprio perchè un lavoro fatto in quel modo è tremendamente raro
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Offline Dipper

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #236 on: March 16, 2011, 21:58:44 pm »
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Sì ragazzi ma non state capendo quello che diciamo io e Ryu. Le cose elencate da Shurei si possono allenare anche coi kihon... anzi ...

E-satto!
Non ce n'è una che non possa essere allenata in altro modo.

Ma non vi hanno spiegato a cosa servono i Kata ?  ???
Sinceramente io mi sono sempre posto come allievo tradizionale, maestro dice e allievo fa'. Per lo più mentre le spiegazioni sui kihon sono state molto esaurienti e approfondite (con tanto di lavagna gessetto, scomposizione di vettori e via dicendo), sul kata si è sempre detto che c'è la chiave del combattimento, che ci si arriverà col tempo e via dicendo. Insomma più o meno le risposte lette in questa discussione che però a mio modesto avviso (e spero di non offendere nessuno perchè non ne ho la minima intenzione, sono solo dubbi che ahimè invece di diminuire col tempo crescono) non sono state esaurienti, escludendo gli aspetti sopracitati: culturale, mentale, esercizio per gestire le varie direzioni..
Certo, se adesso fossi lì sicuramente rifarei la domanda.

Dopotutto fino a 30 anni fa' il sensei (di Shotokan) urlava "STATE BASSIII!"; alla domanda "perchè" avrebbe risposto allo stesso modo: "Capirai". Dopo 30 anni molti hanno capito... che fare ido geiko con posizioni rasoterra serve solo a sfasciarsi le articolazioni e girano con le protesi all'anca. E' la dimostrazione che non tutto quello che ci perviene dalla tradizione è buono e la metodologia che tanto ci piace non è esente a priori dal contenere qualche puttanata.

Ma infatti... Shurei dice anche che chi non vuole fare Kata può fare una corsetta... io non credo sia uno scherzo !

Ma se uno li vuole fare...  :=)
Il paragone è più azzeccato di quanto forse lo volesse essere.
Il mio amico pugile (quello "fortino") non fa' AM, ma ogni sera dopo l'allenamento si spara un lungo lento a ritmo blando (circa 10 km in 1h). Di per sè, dice, l'esercizio non è niente di speciale, è una corsetta che fa' sudare un po'... non serve nè a forza nè a resistenza o altro, ma assume significato se ci si concentra su ogni movimento del corpo, si cerca la consapevolezza della coordinazione ad ogni passo, si svuota la mente e la si sincronizza al corpo e al terreno sotto i piedi.
Per quanto mi riguarda, allo stato attuale delle mie conoscenze quello vale tanto quanto i nostri kata :thsit: e anzi, ci avviciniamo alla concezione di SRJ di kata (che però tengo a lasciare da parte non perchè non sia condivisibile, ma perchè il mio dubbio riguarda i kata propriamente detti).

Però mi chiedo una cosa. Come mai in passato che la trasmissione era basata quasi unicamente sui Kata, sulla base dei loro movimenti, persone come Motobu, Matsumura e tanti altri ci combattevano? Sicuro, era solo una parte dell'allenamento, come abbiamo detto: era integrato con altre metodiche. Personalmente mi piace da sempre inserire tecniche prese dalle forme che studio quando faccio combattimento libero (sparring), naturalmente non eseguite letteralmente, ma "liberate". Molte si possono eseguire anche con protezioni (guanti e caschetto). A volte funzionano, altre volte no, ma il combattimento è bello perchè è sincero e imprevedibile. E' una cosa che ho sempre fatto anche quando praticavo karate. Ju Kumite, come viene eseguito nelle maggior parte delle palestre Shotokan, non mi è mai piaciuto, perchè non potevo usare le mie tecniche preferite, guarda caso contenute nei kata: empi, haito, shuto, nukite, fumikiri, kumade, teisho, kentsui uchi ecc.. Venivo sempre redarguito per questa mia passione per le "tecniche sporche" dei kata,. Anche gli Ido Kihon non mi sono mai piaciuti molto, perchè per la maggior parte avevano come modello proprio il kumite da gara. Ora non pratico più karate, ma il problema è rimasto lo stesso con le forme che studio. Posto un interessante articolo di Abernethy, il cui lavoro personalmente lo apprezzo molto, su un'idea di sparring basata sui kata. Secondo voi è possibile?
Onestamente no, in kumite (o sparring o match o strada, a seconda dei gusti) non ho mai visto nessuno muoversi come in un kata (e tanto meno come in quelli antichissimi e super efficaci).

IMHO il kata in questo caso ti è stato utile al massimo per compensare una carenza del tuo insegnante che ha inflitto vasche di oi tsuki e basta, ma con un buon istruttore che ti fa' allenare gli uchi waza il kata non ti sarebbe servito.
Ma non esiste solo il point karate. Ci sono tanti tipi di competizioni molto più permissivi in cui , volendo , si possono eseguire le tecniche dei kata. Perchè nessuno le usa ?
Perchè ci vuole molto più tempo per impararle rispetto alle tecniche comunemente usate nelle competizioni a contatto pieno. E poi perchè spesso chi lavora i kata non fa combattimento con protezioni, non colpisce sacchi e colpitori, quindi non ha quell'abitudine al contatto pieno indispensabile per applicarli. Comunque nelle MMA i colpi a martello, soprattutto in situazioni ground and pound vanno forte. Mi è capitato di vedere un russo praticante di Kyokushin, di cui ora non mi viene il nome, che usa un calcio basso molto particolare, che si ritrova in molti kata. Poi non è raro sempre in tornei Kyokushin trovare Mikatsuki Geri (mi ricordo un video di Matsui), tecnica molto presente nei kata. Perchè la usano? Semplice perchè hanno preso quella tecnica e l'hanno ripetuta come movimento singolo migliaia di volte, sia a vuoto che con i colpitori che coi compagni, poi provata in sparring. Gli SDC sono efficaci perchè vi sono poche tecniche, ma ripetute e provate moltissime volte in tutte le salse. E quella dovrebbe essere la strada per tutte le tecniche, anche quelle dei kata, a mio parere. Lavoro lunghissimo, non per chi vuole risultati in pochi mesi per combattere sul ring (su questo non ci piove). E' anche per questo motivo che bisogna studiare pochissimi kata (anche uno solo), ma con questa idea.  :)
Secondo me invece questo aspetto del kata è in assoluto il più fumoso... tecniche che necessitano di tempi biblici per essere apprese e che nessuno vede mai applicate, mentre una ragazza non budoka apprende da un video in pochi secondi... mah... :dis:

Inoltre, per riprendere il tuo esempio, nel Kyokushin guarda caso :=) hanno nel proprio arsenale un kihon di uchi waza e keri waza (compreso il soto mawashi keage o mikatsuki geri) che è tra i più vasti effettivamente praticati di tutte le altre scuole. Non è il kata a fare la differenza... ma lo studio delle tecniche che eventualmente possono essere contenute nel kata.
E' un po' il discorso di Motobu, era forte perchè era una roccia e andava a menarsi per i bordelli di Naha o perchè faceva Naihanchi?

Cosa non si capisce è quali siano i fantomatici "principi" posturali e stilistici contenuti che vengono sempre indicati in maniera generica e mai nello specifico. Soprattutto nessuno è in grado di dire perchè il kata sarebbe fondamentale per apprenderli. Riguardo a quest'ultimo punto credo che affidarsi ad un tecnico sportivo possa dare risultati molto maggiori in termini di postura.
secondo mè il kata dà l'assetto-l'andatura per il combattente (all'inizio), poi devo evolvere, deve darmi le tecniche, i principi ed altro, ecco...i principi, faccio un esempio che ho già fatto altre volte, secondo mè zenkutsu serve per scatenare forza esplosiva verso l'avanti o verso l'alto, nekoashi per colpire\spingere\tirare verso il basso, shiko dachi per colpire\spingere\tirare verso di sè o verso il dietro, kiba dachi per spingere\colpire lateralmente e kosadachi (gambe incrociate) per creare torsioni davanti alla linea centrale,
Senza dubbio, ma niente che non si possa provare con dei kihon o con uno sparring collaborativo con molto più profitto.
secondo me questi sono dei principi importanti per il grounding e la lotta, ho fatto una descrizione grezza e veloce, ci sarebbe da parlarne e ci sarebbero molte altre cose, come il fatto che le posture siano collegate ai meridiani, la cosa grave è che queste cose non le ho mai sentite da un maestro di karate,
Se un maestro di Karate non conosce le funzioni delle varie posizioni minimo ha preso i dan al Cepu... XD
ma da un coreano che aveva un sistema di combattimento di famiglia, io credo che i principi ci siano, ma non li sanno, non sono stati tramandati, forse ritenuti obsoleti o chissà, e questi principi dovrebbero essere in grado di rendermi capace di effettuare proiezioni ed altro, certo se imparo le proiezioni da un judoka è meglio perchè è uno specialista e le tecniche sono state raffinate al massimo
Dunque al giorno d'oggi che senso ha limitarsi ad un surrogato quando ci sono a disposizione fior fiore di maestri di grappling che ti insegnano in men che non si dica quello che non puoi apprendere in una vita di kata?
quindi tornando ai kata, o si viene messi nelle condizioni di studiarli completamente e seriamente, oppure, secondo mè è meglio un approccio alla luca bagnoli, kihon diretto, mente d'acciaio, pao e sparring :)
... che è comunque fondamentale.
Prendiamo un intrippato dei kata che non usa l'approccio Bagnoli e mettiamolo a confronto con uno che invece se ne sbatte dei kata e usa l'approccio Bagnoli. Su chi scommettereste...? :halo:
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rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #237 on: March 16, 2011, 23:24:19 pm »
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sull approccio alla Bagnoli,che eè il modo per qualcuno di allenare il kata ;)

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Offline Davide.c

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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #238 on: March 17, 2011, 01:11:01 am »
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secondo me è il modo per applicare qualunque cosa, perchè è semplicemente una cosa sensata, logica e lineare  :)
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Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #239 on: March 17, 2011, 01:19:59 am »
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Volendo sì può applicare il metodo Bagnoli anche per fumarsi una canna o lucidarsi il cetriolo... XD
Il problema non è il come ma il perché.
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