io continuo a dire che bisogna anche contestualizzare storicamente le cose.
mi sembra perfettamente logico parlare di kata che nascono da tecniche di difesa personale (tipo una sequenza tecnica piccola, come può essere la liberazione del ckm che hai messo come esempio)messe insieme per essere trasmesse a qualcun altro da quello che le ha create.
D'altra parte se parliamo di difesa personale esistono dei metodi che al giorno d'oggi sono più efficienti, se non come efficacia in sè, ocme tempo di apprendimento (lasciamo perdere il caso estremo, ma diciamo poche settimane contro anni ed anni.
sicuramente il kata per me ha valore reale solo se spezzettato, per il resto all'interno di un kata veramente si può trovare di tutto a livello di spostamenti e movimenti vari, ma io continuo a ripetere che molta confusione si è venuta a creare tra i vari passaggi di mano del kata.
Io non sono di questo avviso se non altro perchè sul tatami nessuno si muove come nei kata (e il tatami non mente)
sarà che io ho molta meno esperienza di tutti voi, quindi non riesco a a capire il perchè di tutti questi dubbi, ma a me il kata sembra uno strumento abbastanza chiaro, e non lo reputo per nulla da buttare.
Da buttare asolutamente no, ma sicuramente da riconsiderare sotto l'aspetto del "a cosa serve".
sicuramente ci sono metodi migliori e più moderni e nessuno vieta di attuarli, ma se uno vuole seguire la tradizione di una certa scuola di cui fanno parte anche i kata deve conoscerli e deve saperli usare. che poi voglia aggiungere altro ben venga, ma se tu mi vieni a dire "io faccio goju ryu" io mi aspetto che tu i kata del goju ryu li appia e li sappia applicare, perchè fa parte di un corpus di conoscenze necessario.
Perfetto.
E' una risposta onesta che non posso non condividere. Si fa' il kata perchè è parte di un bagaglio culturale di una certa scuola, pur riconoscendo che, almeno sotto certi aspetti, ci sono strumenti migliori e più efficienti.
Poi sta ad ognuno decidere cosa farne.
Io conserverei i kata per questo motivo e continuerei a praticarli per l'aspetto mentale di cui parlava anche Takuan, ma non ci baserei affatto la difesa personale (pur riconoscendo che se ne può trarre qualche spunto).
ma comunque, tralasciando il discorso scuole ecc che è un altro paio di maniche io lo ripeto, il kata probabilmente nasce dal kihon, anche se io per kihon intendo proprio lo studio delle tecniche singole, forse è per questo che non riesco a entrare nella visione di kihon di ryujin.
scusate il post un po confusionario, rispecchia la mia attuale situazione
Anzi, grazie per i tuoi interventi
Una precisazione: nel programma di shodan e nidan del Goju che mi ha igentilmente mandato tempo fa', c'erano delle sequenze di più tecniche da portare all'esame.
Kihon o kata?
Io pratico due stili di king fu e quindi non conosco i kata, ma credo siano molto simili al nostro concetto di forma.
Io sono contrario all'idea di superamento della forma. Secondo me non è affatto un balletto senza senso , ma è parte integrante della mia pratica.
Sì, i kata sono le forme del Karate.
Balletto senza senso non lo sono assolutamente, o almeno voglio credere che abbiano altre utilità che non quelle probabilmente sopravvalutate. Qualcosa è già venuto fuori...
Fare solo forme è evidentemente poco produttivo se queste non vengono applicate in qualche contesto, e su questo siamo , credo,tutti d'accordo. Ma ridurre le forme a mero strumento del passato dove mancavano i dvd e libri è assai riduttivo.
Fare solo forme secondo me è improduttivo anche se applicate però.
Non sò nei katà, ma nelle forme i movimenti non sono posti caso, ma seguono ,invece, delle specifiche cartatteristiche motorie che dovrebbero trasmettere il movimento adatto allo stile che si pratica.
Quali caratteristiche motorie? Il punto è che finchè si parla di principi e caratteristiche sui generis, senza entrare nel particolare non si sta venendo al punto (non prenderlo come un attacco personale o all'arte, eh...)
Se dovessi fare un paragone penserei alla chitarra: le scale( chi suona può capirmi) sono noiose da allenare, ma sono uno dei pochi strumenti che possono servirti per l'improvvisazione. Quando un profano ascolta un chitarrista professionista improvvisare sente una serie di note perfettamente concatenate tra loro che non sembravo avere qualcosa in comune se non la melodicità. Il musicista esperto ,invece, subito può capire su quale scala o tonalità l'esecutore si sta muovendo e i movimenti sciolti delle sue dita che sono condotti quasi senza pensare sono il frutto di ore, ore e ore di pallosissime scale musicali. ...ma se non si studia l'mprovvisazione( cioè il combattimento) ma si improvviserà.
Eppure tantissimi chitarristi neofiti non ne riescono a capire l'utilità delle scale, come credo accada nel mondo delle A.M. Io credo che la forma tenda a passare dei principi motori ben chiari oltre ad un discreto numero di tecniche. Principi che devono essere presenti costantemente nel movimento del praticante.
Rimane la domanda: quali principi? Nessuno finora ha saputo dire che cosa allena una forma che non si possa ottenere con dei fondimentali.
Le scale che tu porti come esempio, per la loro duttilità e l'infinità di combinazioni possibili, sono paragonabili ai fondamentali, non alle forme. Il paragone con la musica sarebbe corretto se dicessi che suonando sempre le stesse 6 o 7 canzoni (le forme) impari a suonare qualunque tipo di musica.
Ecco quale deve essere l'ottica nello studio delle forme. Ed ecco anche spiegato il motivo per cui che pratica kung fu e chi pratica karate spesso, fornito di guantoni e parastinchi si muove come un kick boxer scarso.
La differenza, stando a quanto dice chi fa' di sparring il suo pane quotidiano sono la preparazione... e lo sparring. Non credo che la differenza sia determinata da come uno faccia le forme sinceramente, anche perchè chi fa KB o MT di forme non ne fa, e gira benissimo lo stesso.
Se si studia una cosa nell'allenamento e poi ci si pone tutt'altro modo nel nel combattimneto, allora si, le forme sono inutili, e anzi dannose. Ma se la pratica non è più divisa in blocchi, ma un continuum tra forma, pratica base e combattimento, allora vi assicuro che le forme daranno il loro frutto.
Conosci qualcuno che combatte in un contesto libero con gli stessi movimenti delle forme?
Senza contare come le forme curano anche la parte prettamnete fisica dell'allenamento( aerobica soprattutto) e mentale( concentrazione, resistenza allo sforzo ecc.)
Tutto questo non senza fatica e tempo, naturalmente
Su questo non sono d'accordo. La forza si allena con carichi pesanti, eventualmente bodyweight, la resistenza con i circuiti, l'IT, o altro. Il dato di fatto è che i cinesi stessi allenano i loro campioni olimpici con gli esercizi non con le forme...
Con le forme ci si fa' al più una bella sudata, ma non sono adatte allo sviluppo sistematico di determinate caratteristiche fisiche. Certo, se uno è un analfabeta motorio e inizia a fare le forme otterrà qualche beneficio (allo stesso modo del sedentario che si fà le partitelle di calcetto con gli amici... meglio che niente ma non certo eccellenza, siamo lontani!) ma una volta raggiunto un livello di forma decente non è con le forme che si migliora.