Nono... è che sono un po' più classico... tipo Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, i fratelli Lorenzetti... roba del genere... tra l'altro molto più marziale di Picasso !
Mi pare un buon esempio di come le cose abbiano visuali anche opposte a seconda della prospettiva.
Se prendi Picasso, il cubismo, da solo come è, allora ottieni qualcosa che può ragionevolmente far vomiitare così come anche piacere, in ogni caso, qualcosa che può essere riprodotto pur senza una tecnica eccelsa.
Se però studi Picasso, compresi i periodi (rosa, azzurro ecc) le sue cose più figurative, allora scopri uno che sapeva tenere in mano il pennello come pochi, un genio, che arriva al cubismo dopo un percorso, una estrema sintesi della concezione di spazio, colore e piani dimensionali.
In quel momento, anche i suoi lavori più estremi assumono un aspetto differente.
Ovviamente escludendo quelle cose che lui, dichiaratamente, faceva per sfottere la critica intellettualoide del periodo che si affannava a cercare e attribuire significati senza provare a chiedere all'autore.
Vale lo stesso per un De Chirico, che può non piacere negli studi metafisici, ma se hai visto "i 4 cavalieri dell'apocalisse" capisci che sono appunto studi, frutto del genio, non scarsa capacità pittorica