Kata... il punto della situazione

  • 548 Replies
  • 69940 Views
*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #510 on: March 25, 2011, 12:38:01 pm »
0
Prendi il calcio circolare: ne conosco come minimo 5 o 6 varianti laddove nello Shotokan ad esempio c'è solo mawashi geri e al massimo mikatsuki geri. Sono sempre calci circolari, ma ognuno è una storia a sè. Dovrei metterli tutti nei "miei" kata?
Così come conosco almeno 3 tipi di calcio frontale, e via dicendo...
ottima considerazione e di base starei gia' con il SI in canna,pronto a spararlo.

nei kata shotokan ,visto che di kata stiamo parlando,il mawashi geri e' presente?o esiste solo per motivi shiaistici?intanto si potrebbe indagare su questo.c e' chi dice che sia stato Yoshitaka a introdurlo.
indubbiamente e' una buona arma.

ti faccio il contro esempio.

amo moltissimo il low kick.i calci bassi del wx non seguono la logica del low kick.ha un senso introdurre questo low kick alla thailandese nel wx?assolutamente no,perche' si basa su principi di movimento completamente diversi.

nel kata di wx sono presenti delle tecniche ma anche dei principi generali di movimento per cui o l uno o l altro.mentre per esempio la ginocchiata in stile thai,nel wx,ha senso.anche se con qualche distinguo,dovuto sempre alla generalita' del movimento,e non alla maggiore o minore efficacia di un modo di portare la tecnica!

proprio perche' c e' un modo sistematico di muoversi che rispecchia determinati principi e concezioni,che uno liberamente segue perche' ci si sente vicino,non ha senso mettere il low kick.eppure,per condizionamento, e quindi come esercizio a se' stante,per sbloccare il corpo e per condizionamento tibia e cosce,io lo uso ugualmente.

non so se sono stato chiaro
Proprio per i motivi che esponi vedo il kata come compendio di tecniche limitante.
Uno che fa' Shotokan mi vede fare kumite e dice "Va' quello che robe strane che fa".
Uno che fa Jissen o MT mi dice "Si vede che provieni dallo Shotokan".
Una volta uno che faceva Kung Fu mi ha detto "Non ho mai visto nessuno del Karate muoversi così".
(tutte frasi vere che ho sentito)
Se poi mi mettessi a integrare più seriamente col BJJ o mi mettessi a fare il KM?

Che kata dovrei fare?

Impazzire per decidere quale movimento si adatta, quale no, e quale posso usare ma senza mettere nel kata?
Non posso, mi fuma il cervello...

questa del kata sbagliato,ad esempio,Leung Ting a quanto dicono,lo fa.ma l ho visto anche altrove,nel mondo giapponese!
Assolutamente sì, e non solo il kata... :whistle:

C'è chi scrive che i kata (come sequenza formalizzata e sempre fissa) racchiudono dei principi da sbloccare, principi allenanti, posture e l'essenza della disciplina, altri che il kata può modificare in base all'evoluzione della disciplina e altri ancora (praticamente solo io o quasi :sbav:) scrivono che il kata può avere l'utilità da un punto di vista formale, spiriutale e culturale, e che per il resto il kata nulla aggiunge allo studio di fondamentali e preparazione fisica :gh:

Secondo me nella scelta di tramettere il kata in queste forma che ci è arrivata c'era principalmente il problema (culturale) della trasmissione. Nelle scuole tradizionali (orientali e non si) si divide tra allievi "interni" e allievi "esterni", tra sapere essoterico e sapere esoterico. Il kata di permette di avere un certo numero di "manualini" diversificati da poter consegnare a seconda dell'allievo che hai davanti, di quello che rappresenta nella gerarchia della scuola. Poi ho constatato che in alcune scuole tendono a consegnare ai principianti versioni parziali dei kata (se non addirittura sbagliate apposta in alcuni casi...), che poi verranno completate o modificate una volta avvenuto l'ingresso. C'è da chiedersi se in quest'epoca globalizzata tale metodo di trasmissione di forme culturali abbia ancora senso, soprattutto per noi che abbiamo parametri culturali differenti rispetto ai paesi di provenienza... :om:

Ryujin, volevo chiederti: visto che si è modificata la tua considerazione dei kata o, come mi sembra, confermata, cosa diventa il "bunkai": può essere ancora una "giustificazione" attendibile del kata o no? Quale posizione avrebbe nel "Ryujin Ryu" o nel "Ryujin-ha"? Mi sta contagiando la sublime arte della rompicoglioneria... XD
Concordo con praticamente tutto (soprattutto la sublime arte della rompicoglioneria :lol:).
Per me il kata non ha bisogno di essere giustificato, proprio perchè l'unica cosa importante secondo me è farlo bene perchè lo scopo è quello (ricerca di perfezione tipica, approccio mentale e blablabla... già detto :gh:).
Il bunkai a maggior ragione non lo giustifica, ma comunque lo vedo comunque come un elemento che può dare degli spunti (e non un compendio organico di tecniche e principi), e soprattutto funzionale all'esecuzione del kata con lo spirito giusto (la differenza tra un kata estetico e uno combattivo).
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #511 on: March 25, 2011, 12:43:57 pm »
0
Io aborro il bunkai codificato >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:(
Non solo perchè non ha alcun senso, ma anche perchè è fra le prime cause di pippamentalizzazione dei Karateka 8) 8) 8) 8) :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #512 on: March 25, 2011, 13:34:39 pm »
0
Prendi il calcio circolare: ne conosco come minimo 5 o 6 varianti laddove nello Shotokan ad esempio c'è solo mawashi geri e al massimo mikatsuki geri. Sono sempre calci circolari, ma ognuno è una storia a sè. Dovrei metterli tutti nei "miei" kata?
Così come conosco almeno 3 tipi di calcio frontale, e via dicendo...
ottima considerazione e di base starei gia' con il SI in canna,pronto a spararlo.

nei kata shotokan ,visto che di kata stiamo parlando,il mawashi geri e' presente?o esiste solo per motivi shiaistici?intanto si potrebbe indagare su questo.c e' chi dice che sia stato Yoshitaka a introdurlo.
indubbiamente e' una buona arma.

ti faccio il contro esempio.

amo moltissimo il low kick.i calci bassi del wx non seguono la logica del low kick.ha un senso introdurre questo low kick alla thailandese nel wx?assolutamente no,perche' si basa su principi di movimento completamente diversi.

nel kata di wx sono presenti delle tecniche ma anche dei principi generali di movimento per cui o l uno o l altro.mentre per esempio la ginocchiata in stile thai,nel wx,ha senso.anche se con qualche distinguo,dovuto sempre alla generalita' del movimento,e non alla maggiore o minore efficacia di un modo di portare la tecnica!

proprio perche' c e' un modo sistematico di muoversi che rispecchia determinati principi e concezioni,che uno liberamente segue perche' ci si sente vicino,non ha senso mettere il low kick.eppure,per condizionamento, e quindi come esercizio a se' stante,per sbloccare il corpo e per condizionamento tibia e cosce,io lo uso ugualmente.

non so se sono stato chiaro
Proprio per i motivi che esponi vedo il kata come compendio di tecniche limitante.
Uno che fa' Shotokan mi vede fare kumite e dice "Va' quello che robe strane che fa".
Uno che fa Jissen o MT mi dice "Si vede che provieni dallo Shotokan".
Una volta uno che faceva Kung Fu mi ha detto "Non ho mai visto nessuno del Karate muoversi così".
(tutte frasi vere che ho sentito)
Se poi mi mettessi a integrare più seriamente col BJJ o mi mettessi a fare il KM?

Che kata dovrei fare?

Impazzire per decidere quale movimento si adatta, quale no, e quale posso usare ma senza mettere nel kata?
Non posso, mi fuma il cervello...

questa del kata sbagliato,ad esempio,Leung Ting a quanto dicono,lo fa.ma l ho visto anche altrove,nel mondo giapponese!
Assolutamente sì, e non solo il kata... :whistle:

C'è chi scrive che i kata (come sequenza formalizzata e sempre fissa) racchiudono dei principi da sbloccare, principi allenanti, posture e l'essenza della disciplina, altri che il kata può modificare in base all'evoluzione della disciplina e altri ancora (praticamente solo io o quasi :sbav:) scrivono che il kata può avere l'utilità da un punto di vista formale, spiriutale e culturale, e che per il resto il kata nulla aggiunge allo studio di fondamentali e preparazione fisica :gh:

Secondo me nella scelta di tramettere il kata in queste forma che ci è arrivata c'era principalmente il problema (culturale) della trasmissione. Nelle scuole tradizionali (orientali e non si) si divide tra allievi "interni" e allievi "esterni", tra sapere essoterico e sapere esoterico. Il kata di permette di avere un certo numero di "manualini" diversificati da poter consegnare a seconda dell'allievo che hai davanti, di quello che rappresenta nella gerarchia della scuola. Poi ho constatato che in alcune scuole tendono a consegnare ai principianti versioni parziali dei kata (se non addirittura sbagliate apposta in alcuni casi...), che poi verranno completate o modificate una volta avvenuto l'ingresso. C'è da chiedersi se in quest'epoca globalizzata tale metodo di trasmissione di forme culturali abbia ancora senso, soprattutto per noi che abbiamo parametri culturali differenti rispetto ai paesi di provenienza... :om:

Ryujin, volevo chiederti: visto che si è modificata la tua considerazione dei kata o, come mi sembra, confermata, cosa diventa il "bunkai": può essere ancora una "giustificazione" attendibile del kata o no? Quale posizione avrebbe nel "Ryujin Ryu" o nel "Ryujin-ha"? Mi sta contagiando la sublime arte della rompicoglioneria... XD
Concordo con praticamente tutto (soprattutto la sublime arte della rompicoglioneria :lol:).
Per me il kata non ha bisogno di essere giustificato, proprio perchè l'unica cosa importante secondo me è farlo bene perchè lo scopo è quello (ricerca di perfezione tipica, approccio mentale e blablabla... già detto :gh:).
Il bunkai a maggior ragione non lo giustifica, ma comunque lo vedo comunque come un elemento che può dare degli spunti (e non un compendio organico di tecniche e principi), e soprattutto funzionale all'esecuzione del kata con lo spirito giusto (la differenza tra un kata estetico e uno combattivo).
non e' che impazzisci per fare o non fare un movimento in piu in un kata.
se ilow kick non lo potessi fare perche' hai le anche bloccate,neppure te lo porresti questo problema.e' solo che ogni forma ha le sue limitazioni.probabilmente il thailandese ha una buona forma per il suo striking e per il chap ko,ma non buona per il grappling.tant e' che deve cambiare completamente la propria forma,a breve distanza,per conciliare 2 lavori di fonte diversa.
ma i kata classici in se' rappresentano gia' l integrazione delle 2 cose,secondo lo stile di chi li ha creati.mentre ogni sport derivante da arti marziali  si e' invece specializzato su un aspetto e su una distanza ben precisa,in genere,rinunciando ad altri aspetti gia' presenti per potenziarne altri,quelli messi al centro della pratica sportiva.

nel modo in cui combatto non mi sento limitato dal non poter tirare low kick,perche' dalla posizione e dal modo che ho scelto,non ne avverto il bisogno.piuttosto mi sentirei piu limitato dal fatto di poterlo usare,il low kick,perche' mi sentirei non sistemico nel mio muovermi.come il thai boxer non lo si sentirebbe in un contesto diverso dal ring di thai e su un tatami.

si tratta solo di scegliere cosa vogliamo fare,in fine

*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #513 on: March 25, 2011, 13:39:00 pm »
0
Io aborro il bunkai codificato >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:(

Vedi che sei un tamarro  :gh:
Codificato nel vero senso della parola no, è vero, ma che si cominci da una base, da una proposta tramandata da un maestro che segui e ne sa più di te mi pare il minimo sindacale dal quale partire.

Non solo perchè non ha alcun senso, ma anche perchè è fra le prime cause di pippamentalizzazione dei Karateka 8) 8) 8) 8) :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:

Anche questo è vero  :dis:

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #514 on: March 25, 2011, 13:40:43 pm »
0
dimenticavo,anche io potrei non sembrare fare wx,eppure e' proprio perche' faccio wx che mi muovo in un certo modo e sono arrivato alle conclusioni di cui parlo.partendo naturalmente da cosa cercavo nell arte marziale.

per chiudere,ogni scelta e' limitante,proprio in quanto scelta.
non scegliere non vuol dire essere libero.essere libero e' essere libero di scegliere.
(Giorgio Gaber)

alla fine il punto fondamentale e' la scelta,anche sapendo cio' che potrebbe costarci.
(Matrix)


*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #515 on: March 25, 2011, 13:49:41 pm »
0
Quote
Pratico: Kata! Solo ed esclusivamente Kata! Meglio se indecifrabili.....
:D

non e' che impazzisci per fare o non fare un movimento in piu in un kata.
se ilow kick non lo potessi fare perche' hai le anche bloccate,neppure te lo porresti questo problema.e' solo che ogni forma ha le sue limitazioni.probabilmente il thailandese ha una buona forma per il suo striking e per il chap ko,ma non buona per il grappling.tant e' che deve cambiare completamente la propria forma,a breve distanza,per conciliare 2 lavori di fonte diversa.
ma i kata classici in se' rappresentano gia' l integrazione delle 2 cose,secondo lo stile di chi li ha creati.mentre ogni sport derivante da arti marziali  si e' invece specializzato su un aspetto e su una distanza ben precisa,in genere,rinunciando ad altri aspetti gia' presenti per potenziarne altri,quelli messi al centro della pratica sportiva.

nel modo in cui combatto non mi sento limitato dal non poter tirare low kick,perche' dalla posizione e dal modo che ho scelto,non ne avverto il bisogno.piuttosto mi sentirei piu limitato dal fatto di poterlo usare,il low kick,perche' mi sentirei non sistemico nel mio muovermi.come il thai boxer non lo si sentirebbe in un contesto diverso dal ring di thai e su un tatami.

si tratta solo di scegliere cosa vogliamo fare,in fine
Non è ciò che ho sentito io quando ho iniziato a spaziare. Prima ho deciso cos'era per me utile e buono, poi ho risolto il problema di integrarlo con la mia base.
Le MMA (e non perchè voglio tirare fuori Fedor, ma perchè è la disciplina che meglio di qualunque altra integra tutto, o comunque molto), visto che parli di striking e grappling, ha portato una ventata d'aria nuova in questo senso e spazzato molti preconcetti.
Loro non fanno kata e integrano... bene :)
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #516 on: March 25, 2011, 14:04:58 pm »
0
Pratico: Kata! Solo ed esclusivamente Kata! Meglio se indecifrabili.....

:D

 ;)

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #517 on: March 25, 2011, 14:15:46 pm »
0
Quote
Pratico: Kata! Solo ed esclusivamente Kata! Meglio se indecifrabili.....
:D

non e' che impazzisci per fare o non fare un movimento in piu in un kata.
se ilow kick non lo potessi fare perche' hai le anche bloccate,neppure te lo porresti questo problema.e' solo che ogni forma ha le sue limitazioni.probabilmente il thailandese ha una buona forma per il suo striking e per il chap ko,ma non buona per il grappling.tant e' che deve cambiare completamente la propria forma,a breve distanza,per conciliare 2 lavori di fonte diversa.
ma i kata classici in se' rappresentano gia' l integrazione delle 2 cose,secondo lo stile di chi li ha creati.mentre ogni sport derivante da arti marziali  si e' invece specializzato su un aspetto e su una distanza ben precisa,in genere,rinunciando ad altri aspetti gia' presenti per potenziarne altri,quelli messi al centro della pratica sportiva.

nel modo in cui combatto non mi sento limitato dal non poter tirare low kick,perche' dalla posizione e dal modo che ho scelto,non ne avverto il bisogno.piuttosto mi sentirei piu limitato dal fatto di poterlo usare,il low kick,perche' mi sentirei non sistemico nel mio muovermi.come il thai boxer non lo si sentirebbe in un contesto diverso dal ring di thai e su un tatami.

si tratta solo di scegliere cosa vogliamo fare,in fine
Non è ciò che ho sentito io quando ho iniziato a spaziare. Prima ho deciso cos'era per me utile e buono, poi ho risolto il problema di integrarlo con la mia base.
Le MMA (e non perchè voglio tirare fuori Fedor, ma perchè è la disciplina che meglio di qualunque altra integra tutto, o comunque molto), visto che parli di striking e grappling, ha portato una ventata d'aria nuova in questo senso e spazzato molti preconcetti.
Loro non fanno kata e integrano... bene :)
infatti non sono contro le MMA.sto solo dicendo che la mancanza di cui parli tu non l avverto.neppure chi fa thai pensa di avere mancanze nella lotta.e io non mi sento limitato per non avere il low kick.naturalmente potrei "integrarlo" ma sarebbe un operazione fallimentare.
e dopo aver fatto thai per un anno e mezzo,e pur non essendo un campione,anzi....
ci sono arrivato da solo alla mia verita',che non basta sommare questo e quello (kata presenti o meno)per avere un sistema valido.

*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #518 on: March 25, 2011, 14:19:45 pm »
0
OK, ma tutto questo... cosa c'entra col kata?
Non ti seguo più.
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #519 on: March 25, 2011, 14:26:14 pm »
0
PS
il problema e' che pure io sono per l integrazione,ma sembri affermare che tutto e' integrabile in tutto.e sempliceemente,non e' cosi.per me le MMA infatti,lo dimostrano.nelle MMA un sacco di tecniche validissime nell arti originarie,non trovano posto.o non hanno la medesima importanza.

quindi non solo sto dicendo che le MMA potrebbero essere maggiori della somma delle parti,ma per certi versi e da certi punti di vista,potrebbero ben essere inferiori,se notiamo che sono proprio le peculiarita' delle arti di partenza a predere di significato.

il kata c entra perche' tu stesso segui la corrente per cui il kata ,come unica parte immodificabile di uno stile, esprime quindi la peculiarita' dello stesso e la sua differenza rispetto agli altri.

quella che tu avverti come limitazione,e l ho avvertita anche io prima di fare thai,semplicemente ho capito che non era una limitazione,ma una scelta(che poi si puo condividere o meno,ma non puoi dire che nel kata di karate manca la tale tecnica x,se quando lo hai scelto e hai continuato a sceglierlo gia' lo sapevi.come non si puo accusare una moto per non avere le 4 ruote che permettano maggiore aderenza al terreno).
non e' detto che un arte con piu tecniche sia quindi piu funzionale di un arte con meno tecniche.l unica cosa che possiamo dire e' che ci troviamo di fronte a mix diversi,e scegliere il mix a noi piu confacentesi

eravamo partiti dal fatto che parlavi del mawashi che conosci in piu variantie io ti ho chiesto se il mawashi c e' nei kata shotokan.

infine io ti ho semplicemente voluto dire che quando puoi intuire il motivo di determinate scelte,capisci anche perche' ad esempio il mawashi non c e' nel kata,e capisci magari perche' dei colpi del tuo karate,nella thai boxe invece non ci sono,semplicemente perche' ci si e' basati su scelte diverse
« Last Edit: March 25, 2011, 14:29:13 pm by SIFU ROCKYJOE »


*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #520 on: March 25, 2011, 14:58:01 pm »
+1
Allora, partendo dalla puntualizzazione di Shurei sui Bunkai.
Io penso che i Kata non abbiano un ruolo relativamente alla tecnica, per quella si lavora in Kihon, quindi ci sta che manchino le varianti (i calci circolari di cui parla Ryujin ad esempio) e altro.
Trovo che lo studio dei Kata (ma non tutti quanti come ho già detto) sia utile per interiorizzare una impostazione, sia fisica che mentale in ambito dinamico e continuato.
Tolta questa funzione, credo sia un buon lavoro di ripasso, tanta ginnastica eccetera.
Da qui il discorso sui Bunkai che, in primis non possono essere codificati ed insegnati come scuola, al limite c'è il tal maestro che preferisce "quella" interpretazione e mostra sempre quella, ma di fatto la codifica è propria del Kata, il Bunkai è una possibile applicazione di quel principio, quindi possibile come mille altre.
Tant'è che ogni volta che mi capita di vedere un Bunkai, automaticamente me ne vengono in mente almeno 4 o 5 possibili, spesso diversissimi, spesso più logici o devastanti, ma è proprio l'aver visrto quel Bunkai che mi ha provocato il processo per cui ne vedo altri 5.
Se poi torno alla prima idea, ossia che il Kata non ha funzione "tecnica" ma piuttosto ne ha una dinamica, di impostazione e di principio, allora faccio tombola.....come posso codificare una applicazione di qualcosa che non è tecnica?
Credo che l'equivoco "Bunkai codificato" nasca come molti altri, figlio della miopia, ossia del vizio di pensare "lo fa il maestro quindi è quello giusto" senza mai aggiungerci "per lui".
Così si finisce per tramandare qualcosa che è solo un suggerimento, uno stimolo, una possibilità, come se fosse "la chiave" o "la spiegazione" di una tecnica che tecnica non è poichè è principio.
Se ti voglio insegnare a non restar fermo come un pirla dopo aver colpito, a non fermare li il colpo, ma ad andare avanti e oltre l'avversario, che sia per finirlo o per occuparti dei suoi compari, dovrò abituarti a proseguire, come un treno, abituandoti a non finire le idee, a non fermarti li a mò di fermoimmagine per esser preda dell'avversario o dei suoi compari.
Poi la pratica del Kihon nei vari livelli, fino al Kinonagare e poi al Ju Kumite, dovrà servire per riportare in quella situazione l'impostazione e l'atteggiamento acquisito in Kata, così come dovrà permettermi di variare lo stesso gesto in molte possibili applicazioni a seconda della situazione e dell'occasione.
Non sò se riesco a spiegarmi. 8) :spruzz:
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #521 on: March 25, 2011, 15:05:22 pm »
0
Allora, partendo dalla puntualizzazione di Shurei sui Bunkai.
Io penso che i Kata non abbiano un ruolo relativamente alla tecnica, per quella si lavora in Kihon, quindi ci sta che manchino le varianti (i calci circolari di cui parla Ryujin ad esempio) e altro.
Trovo che lo studio dei Kata (ma non tutti quanti come ho già detto) sia utile per interiorizzare una impostazione, sia fisica che mentale in ambito dinamico e continuato.
Tolta questa funzione, credo sia un buon lavoro di ripasso, tanta ginnastica eccetera.
Da qui il discorso sui Bunkai che, in primis non possono essere codificati ed insegnati come scuola, al limite c'è il tal maestro che preferisce "quella" interpretazione e mostra sempre quella, ma di fatto la codifica è propria del Kata, il Bunkai è una possibile applicazione di quel principio, quindi possibile come mille altre.
Tant'è che ogni volta che mi capita di vedere un Bunkai, automaticamente me ne vengono in mente almeno 4 o 5 possibili, spesso diversissimi, spesso più logici o devastanti, ma è proprio l'aver visrto quel Bunkai che mi ha provocato il processo per cui ne vedo altri 5.
Se poi torno alla prima idea, ossia che il Kata non ha funzione "tecnica" ma piuttosto ne ha una dinamica, di impostazione e di principio, allora faccio tombola.....come posso codificare una applicazione di qualcosa che non è tecnica?
Credo che l'equivoco "Bunkai codificato" nasca come molti altri, figlio della miopia, ossia del vizio di pensare "lo fa il maestro quindi è quello giusto" senza mai aggiungerci "per lui".
Così si finisce per tramandare qualcosa che è solo un suggerimento, uno stimolo, una possibilità, come se fosse "la chiave" o "la spiegazione" di una tecnica che tecnica non è poichè è principio.
Se ti voglio insegnare a non restar fermo come un pirla dopo aver colpito, a non fermare li il colpo, ma ad andare avanti e oltre l'avversario, che sia per finirlo o per occuparti dei suoi compari, dovrò abituarti a proseguire, come un treno, abituandoti a non finire le idee, a non fermarti li a mò di fermoimmagine per esser preda dell'avversario o dei suoi compari.
Poi la pratica del Kihon nei vari livelli, fino al Kinonagare e poi al Ju Kumite, dovrà servire per riportare in quella situazione l'impostazione e l'atteggiamento acquisito in Kata, così come dovrà permettermi di variare lo stesso gesto in molte possibili applicazioni a seconda della situazione e dell'occasione.
Non sò se riesco a spiegarmi. 8) :spruzz:
concordo quasi completamente,
anchese per pignoleria mi verrebbe da dire...

visto che esistono dei libri risalenti a qualche decennio,perche' non vediamo se Gichin Funakoshi mettesse o no mawashi geri tra le tecniche basiche?

e' indubbio che la JKA lo facesse.

ma abbiamo dei testi proprio di mano di Shoto.
chi vuole essere cosi gentile da dare una controllata?

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #522 on: March 25, 2011, 15:12:22 pm »
0
Quello è facile.....NO, non li metteva perchè non c'erano, li ha pensati suo figlio 8)
Ma nemmeno quello è il punto.
Che un maestro, specialmente uno importante e specialmente allora, considerasse le proprie conclusioni come verità ultime, lo trovo normalissimo, specialmente per quelli che poi ci dovevano preservare la vita, non puoi affidarti a qualcosa con in balo la vita se non hai la convinzione che sia "la verità" del combattimento. ;)
Ma da persone senzienti, non possiamo evitare di capire che rimane qualcosa di individuale e non di assoluto.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

rockyjoe

Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #523 on: March 25, 2011, 15:17:31 pm »
0
Quello è facile.....NO, non li metteva perchè non c'erano, li ha pensati suo figlio 8)
Ma nemmeno quello è il punto.
Che un maestro, specialmente uno importante e specialmente allora, considerasse le proprie conclusioni come verità ultime, lo trovo normalissimo, specialmente per quelli che poi ci dovevano preservare la vita, non puoi affidarti a qualcosa con in balo la vita se non hai la convinzione che sia "la verità" del combattimento. ;)
Ma da persone senzienti, non possiamo evitare di capire che rimane qualcosa di individuale e non di assoluto.
certo,e si torna alla strategia dell arte marziale,a questo punto.eppure funakoshi ha inserito il calcio a luna crescente jodan nei suoi kata,e non ha inserito il mawashi.

Gigo lo ha inserito,ma non lo ha messo nei kata.
se e' vera la tua teoria del movimento continuato(cosa che al 65% mi trova anche d accordo),perche' nel movimento continuato non ci puo' stare un mawashi geri?ed e' proprio per questo che si crea la discrepanza tra cio' che costituisce FORSE la teoria del karate,il kata,da quello che poi si fa in combattimento.da qui il rifiuto,anche legittimato,del kata.

infatti cosa si critica ai kata?di non avere rapporto alcuno col combattimento,e a questo punto direi,neanche con la pur valida teoria del movimento continuato.
mica pizze e fichi...

*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Kata... il punto della situazione
« Reply #524 on: March 25, 2011, 15:19:23 pm »
0
Mi tocca ancora quotare Ronin44bisPag...ecc.ecc.ecc.    :dis:
Ogni tanto non puoi dire qualche pirlata anche tu.....vabbè +1!  :P