Secondo me si sono ridotte. Noi oggi 40 enni vivevamo in un mondo molto meno pericoloso ma anche con uno spirito di conformismo un pò più forte. Ante telefonino, ante bungabunga e ante faccioilcazzochemipare tendevamo a stare col "nostro" gruppo. Anche le ragazze alla fine si fidavano un pò meno a dar confidenza. Più che altro temevano di essere bollate come tipe poco serie, però il risultato è che si mettevano meno nei pericoli.
Adesso è più normale andare con "della gente" a "una festa". Ai nostri tempi con questo termine si intendeva un party a casa di un compagno di classe, spesso coi genitori lì d'intorno. Io ho dato la maturità nel 1989, tanto per inquadrarmi.
Ancora negli anni ottanta si tendeva a bollare come zoccole delle ragazze che facevano 1/4 delle ragazze "normali" di adesso. Nel Nord Italia eh, mica in Sicilia. Tantissima gente (devo dire me compreso) perdeva la verginità DOPO l'esame di maturità. Ci voleva più tempo a dar confidenza, a concedersi. Adesso si fa prima per tutta una serie di ragioni. Così saltano molti filtri di sicurezza. Le droghe: ai miei tempi potevi forse metter le mani su uno spinello, spesso fatto con erba "naturale" che alla fine stordiva poco. Cocaina? Pillole? Si, esistevano naturalmente. Ma per le nostre paghette e i nostri "contatti" erano cose quasi inarrivabili.
Quindi certo, i giovani di adesso (già la generazione di Madhatter, guardate lui!
) rischiano molto di più.
Poi sono aumentati i pericoli. Lìimmigrazione mal gestita, il senso di impunità. E aumentato lo stress per il cittadino medio, dunque più persone con un equiibrio fragile si trovano spinte oltre.
Questo però non significa automaticamente che Yara si sia messa nei guai da sola. Non si sa ancora niente. L'unica cosa realistica da poter dire è che non si tratta di un omicidio "casuale" stile io ci provo mi dici di no e allora perdo la testa e ti uccido. Se è vera la storia delle coltellate vien da pensare a qualcosa di molto più premeditato.