ATTENZIONE: questa risposta è totalmente politica, quindi alcuni termini potrebbero sfuggirvi.
Il motivo basilare al quale si deve la continua divisione del karate in una miriade di microfederazioni, va inquadrata in molteplici motivazioni, comunque riconducibhili a poche, tenterò un'analisi del fenomeno.
Inutile negare che vi sono Maestri di serie "A" e maestri di serie "B", "C" e pure peggio, parimenti, vi sono atleti di cotale categoria, se tutti fossero sotto la stessa Fed. ci sarebbe una selezione naturale mostruosa, sopravviverebbero al massimo i maestri e gli allievi di serie "B".
Tutti gli altri, che mettendosi alla prova in gara subiscono sconfitte brucianti, potrebbero cambiare sport, dato che l'agonismo è l'agonismo, o vinci o perdi.
Questo abbandono in massa, sarebbe tranquillamente aggirabile, mediante gare ufficiali Regionali a valenza ufficiale, oltre ad un campionato amatoriale a livello regionale.
Quindi tutti gli EPS, potrebbero organizzare liberamente il loro campionato amatoriale, formato da tutte le gare Sociali, tornei e "memorial" che desiderano, indicando prima della stagione sportiva quali di questi permettono di accedere alla "finale regionale".
Chi partecipa ad un numero minimo di gare aventi detta valenza, ed accumula punti vittoria in gara, può accedere in virtù della classifica finale, alla finale Regionale.
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GARE AMATORIALI.
Ad esempio, l'EPS "cippirimerlo" organizza il campionato regionale (10 gare totali obbligatorie, ma può organizzarne di più se vuole, solo non a valenza per classifica Reg.) i partecipanti, per ogni vittoria in dette gare hanno 3 punti classifica, i secondi 2 ed i terzi 1 punto.
Alla fine si stila la graduatoria, valida se si partecipa almeno a TOT gare, i primi due di diritto vanno alla finale Reg. dove trovano tutti i loro pari di tutti gli altri EPS, chi vince è il campione Regionale degli EPS, che di diritto va agli Italiani.
Ma nulla vieta all'EPS in questione, di fare anche la finale naz. per avere il proprio campione, semplicemente a valenza INTERNA ALL'EPS in questione.
In questo modo, abbiamo fatto contenti gli amatori, dando loro un campionato amatoriale, dove le fed. non servono assolutamente a nulla, al massimo basta una "confederazione karate EPS", con l'unico scopo di coordinere le date delle finali regionali e della finale Italiana.
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GARE AGONISTICHE.
Parimenti, occorre creare un campionato per agonisti, con regolamento identico per tutto a quello dell'unica fed. Mondiale, dove si iscrivono tutti gli aderenti a tutte le fed. da quelli che fanno ottimi ridsultati agli Italiani, si tirano fuori gli atleti per l'unica Nazionale Italiana, senza considerare da dove escono come fed. a quel punto, si può fare una conf. agonistica che raduna tutte le fed. con lo scopo di decretare i migliori.
Questo però, porterà nel giro di un paio d'anni, alla scomparsa delle fed. di comodo o d'invidia, perchè non ottenedo uno straccio di medaglia per due o tre anni di fila, peggio, mettendo a confronto il loro lavoro di preparazione agonistica con quello degli altri, avremmo un pericoloso "effetto boomerang".
Infatti alcuni incapaci, per avere dan ed incarichi, saltano da una fed. all'altra, ma in comcreto sono comunque inetti, cosa possono pensare i loro allievi, nel momentop in cui il supermaestro 25°DAN, non riesce a fare nulla fuori del suo piccolo recinto?
Esso verrebbe inequivocabilmente declassato alla luce dei fatti, perdendo in colpo solo, tutto il prestigio (immeritato) di cui godeva fino a quel momento, naturalmente gli introiti della sua organizzaziuone, subirebbero un tracollo più o meno verticale.
Pertanto è evidente che, nonostante la logica ed il buon senso portino a ritenere questa proposta come sicuramente attuabile, la paura di farsi pesare e misurare provvederà a non fare mai ciò che propongo.
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QUALFICA TECNICO SPORTIVA.
Attualmente, in questo campo vige il più totale stato anarchico, al punto che io posso oggi stesso autodeterminarmi tecnico abilitato, con tutti i rischi per la salute altrui, che ciò determina.
Queste qualifiche, dovrebbero essere rilasciate in esclusiva dagli EPS, secondo specifiche minime imposte dal CONI e Ministero della Salute Pubblica, in questo modo gli approssimati, sarebbero fuori gioco ipso facto.
La conseguenza è che, se vuoi partecipare ad una gara, ivi compreso il "torneo della Parrocchia", devi essere un Tecnico sportivo abilitato, con abilitazione depositata al CONI mediante EPS riconosciuto ed autorizzato, tutti gli altri, non possono operare, perchè non possono offrire garanzie per la salute degli atleti.