Concordo però con Joseph che almeno dai livelli medi in su la disciplina non deve essere uguale per tutti, quanto piuttosto un vestito che si confeziona su misura in base a fisico, tecnica, tempismo e carattere.
La disciplina te la crei te addosso, senza dubbio, ma ci sono delle basi che devono essere comuni come lo stile di movimento..insomma, devi riconoscere uno che fa Karate, rispetto al VVN, Shaolin..ecc ecc...se tu pratichi VVN con le movenze e lo stile tipico di una scuola giapponese stai sbagliando in pieno, idem per il contrario..poi anche io houn mio stile, ma un mio stile nel fare cmq VVN, qs intendo.
Non so... a volte mi chiedo se sia giusto inquadrarsi in schemi stilistici, lo vedo controproducente.
Se un movimento è buono, è buono, a prescindere dalla scuola di provenienza. Ad esempio il discorso del piede d'appoggio sui calci che si citava, se è sbagliato tenerlo a 90° perchè bisogna continuare a farlo, solo per una presunta particolarità stilistica (che mi puzza tanto di incomeptenza ereditata da un qualche insegnante e diventata canone)?
Addirittura dopo che mi ci sono temporaneamente discostato, sono poi riuscito a sfruttare molto di più poi i punti di forza del mio stile di origine.
Riguardo al Karate forse sono stato eccessivamente generico..
Mica troppo
Io stesso sono il primo a dire che il mondo del Karate è un mezzo disastro, e non tanto per lo stile in sè, quanto per la mancanza di flessibilità degli insegnanti (compresi quelli che intendono discostarsene proponendo cose simili con posizioni e tecniche solo marginalmente diverse).
Per quanto possa garantirti che nel mio Karate non ci si muove a robottino (che significa che chi lo insegna è rimasto al livello di principiante nonostante la cintura nera) posso anche dirti che nella stragrande maggioranza dei casi quando io guardo altri karateka nell'80% dei casi condivido le tue impressioni ed è un sonoro facepalm.