vi leggo tutti brillanti e volenterosi di scrivere, bravi!
comunque, qui mi pare ci si stia allontanando dal discorso originale. se vogliamo pensare alla completezza del karate o di qualsiasi altra arte marziale o sport da combattimento, ad una attenta analisi, vedremmo che NESSUNA di queste è completa.
il karate non ha il clinch della thai, e questo va bene... ma avete mai messo un judoka in clinch? significa andare incontro al suicidio, come per un judoka significa suicidarsi cercando di colpire con i pugni un pugile. tutto questo per dire che ogni arte ha i suoi limiti. quindi, chi ha voglia e passione per arricchire quello che fa, ben venga. io accetto con interesse e gioia ogni nuova esperienza, ma il karate resta la mia passione, con tutti i suoi limiti e con tutti i miei grandissimi limiti.
e se so che ci sono dei limiti, perchè lo faccio?
perchè dell'efficacia, della letalità e di altre cose assimilabili, me ne frego altamente! se voglio essere letale e micidiale, mi compro una bella glock e faccio cinquanta sessioni di tiro dinamico, molto meno di quello che serve in termini di tempo per salire su un ring.
boutade a parte, acquisito questo concetto, ragiono in maniera lineare: con i kihon imparo la tecnica, con il kata la codifico, con il bunkai imparo il significato del kata e poi, alla fine, cerco di applicare il tutto nel kumite.
sarà anche pedestre come ragionamento, ma i miei schemi e processi mentali mi portano a questo.