condivido con il fatto che neanche il coltello vero ci mette in condizione di acquisire il sangue freddo che costituisce il primo elelemento richiesto che in caso di reele pericolo e nessuno puo' insegnare questo ( a meno che non hai ammazzato 1000 e sei un killer professionista ... ), qui si parla di allenamento e in uno scambio di teniche prestabile ( cioe' tu attacchi cosi' e io mi difenda cosa ...) ti accorgi se ti trovi di fronte a un coltello vero o finto, con un coltello vero ti accorgi che il tuo stato mentale non e' cosi' lucido da effettuare la tecnica come lo fai normalmente quindi ripeto, puo' essere ( per carita' rimane una mia supposizione ) che lavorando acquisci una maggiore consapevolezza della cosa. In uno scambio libero, e' fuori discussione ... ci si fa male anche con il coltello di gomma...
saluti
ok ti riporto un'esempio pratico:
sabato sono andato a trovare il buon spartan per l'apertura del suo corso di CKM, a quanto ho capito l'attenzione del sistema è incentrata particolarmente sulla condizione di stress fisico... la tua non quella dell'aggressore!
sono stato piacevolmente sorpreso nel notare che allo stremo delle forze, i movimenti diventano semplici, basilari, efficaci, privati di ogni qualsivoglia desiderio di supremazia tecnica ma carichi di "voglia di sopravvivere"
non ho mai praticato kali, scrima o quant'altro in vita mia ma col coltello mi ci sono allenato parecchio...
la ricerca è importante per carità però penso sempre... se mai dovessi trovarmi di fronte ad una persona SERIAMENTE intenzionata ad uccidermi il solo pensare ad un eventuale disarmo mi priverebbe solo di qualche attimo prezioso o mi priverebbe della vita stessa? e se, senza pensare, reagissi al momento? c'è una scuola che ti allena per questo?
non voglio essere provocatorio, continuo a non essere daccordo nel pensare che utilizzare un coltello vero per allenarmi a difendermi da un coltello vero sia più vero che se non usassi un coltello vero per difendermi da un coltello vero