Qualche sera fà (atto secondo)

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Offline Dipper

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Qualche sera fà (atto secondo)
« on: March 24, 2011, 19:54:05 pm »
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Dopo tanto tempo l'altra sera finalmente sono riuscito a fare un salto nel mio dojo di Shotokan.
Speravo si facesse un po' di kumite perchè le ultime volte che mi sono preso un po' a mazzate con qualcuno è stato al Mazzate Tribali e nei 5 minuti finali della lezione del maestro Sciùr De'Can.
Insomma niente, rispetto ad una media che io riterrei opportuna ed ero (e sono) proprio fuori allenamento.
Di più, ho messo il piede nel dojo dopo 14 ore tra lavoro e altri cazzi, in una settimana che è l'ultima di una lunga serie turbolenta, quindi non proprio lucidissimo e al massimo.
Proprio per questi motivi nonostante la voglia di girare mi sono riproposto di prenderla nel modo più giocoso possibile e di accettare di buon grado qualunque tecnica oltrepassasse le mie difese che tanto sarebbe andata così.

Bene, cosa incredibile, credo di aver fatto una delle migliori sessioni di sparring degli ultimi tempi :thsit: Dal lato fisico forse gli allenamenti cui mi sto sottoponendo, nonostante la stanchezza, stanno iniziando a dare qualche frutto, ma quello di cui volevo parlare è proprio il lato mentale e tecnico.

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.

"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".

Vero Takuan? :)
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Offline DJ scanner

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #1 on: March 24, 2011, 21:11:27 pm »
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è magnifico, con questa predisposizione mentale il divertimento è assicurato, cerco sempre di creare questa atmosfera quando mi alleno in compagnia e non, per mè il KI è anche atmosfera, alla fine dell'allenamento mi viene da abbracciare tutti :-*

da massaggiatore vedo schiene e colli bloccati e deformati non da lavori pesanti, ma da pensieri e sentimenti negativi, circolazione del KI bloccata da dighe di egoismo, invidia e gente che si porta sulle spalle tutti i pesi del mondo :-X
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Offline G.S.H.

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #2 on: March 25, 2011, 08:58:51 am »
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Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.


Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Però se sono ancora in giro taluni personaggi di cui mi dicevi, hai fatto bene !  :jedi:

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Offline Shurei-Kan

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #3 on: March 25, 2011, 09:19:39 am »
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maestro Sciùr De'Can.

E chi cazz'è!  ???
Di certo non è un maestro!  :nono:

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.
"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.
...........
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

QUOTO e STRA QUOTO!  :sur:
Io è da una vita che lo vado dicendo .....bisogna fare così. :thsit:
Ti ricapiterà ancora vedrai.
Ogni qual volta ti metti nella condizione d'animo di non prenderle e di strafare tutto risulta più difficile, quando invece accetti fin dal principio di prenderti la tua bella dose di mazzate, serenamente, tutto sarà più semplice, movimenti fluidi, inzomma ne buschi di meno e ne dai di più  :). A me succede sempre cosi e aggiungo che (LIBIDINE!  :sur:) mi è successo di applicare questa cosa anche in mazzate vere, quelle con sconosciuti fuori dai locali, UGUALE!  :sur: Provare (se si riesce) per credere.  :thsit:

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".

Questo lo dice anche un altro Maestro nipponico: "Bisogna ringraziare chi ci colpisce duro, perchè solo cosi facendo ci fa capire come migliorare"

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".
QUOTO anche questo. Ho un allievo piccoletto e 50enne (anche lui sposato con una giapponese) che usa spessissimo queste tecniche inusuali mandando tutti in crisi.

PS-Quando organizzo per quel "laboratorio" di Kumite atipico di cui ti parlavo ti voglio da me!  :whistle:

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Offline Paguro49

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #4 on: March 25, 2011, 09:21:43 am »
0
Bravissimo Ryujin, hai sperimentato il "no mente" che non è affatto "non pensare".
Ne ho parlato più volte anche in certi incontri forumistici, se sali sul tatami, se vai a combattere, devi avere accettato ogni possibile esito ed eventualità, diversamente, se non hai accettato e archiviato la sconfitta, sarà proprio quel tarlo a renderti rigido, a sconfiggerti.
Si tratta di una forma di onestà, è idiota il tipo che scommette lo stipendio e poi sta li a menarsela all'idea di perderlo, se è un problema così insormontabile, bastava non scommettere lo stipendio.
L'aver accettato il "vada come va" ti ha permesso di liberare tecniche che possiedi ma che rischiano di rimanere soffocate dal pensiero di cosa fare e cosa no.
Bel resoconto.....bravo! ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita


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Offline Shurei-Kan

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #5 on: March 25, 2011, 09:22:00 am »
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Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Se eri in un dojo "shotokan" allora hai sicuramente aperto la mente a più di uno.  :thsit:

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rockyjoe

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #6 on: March 25, 2011, 09:22:45 am »
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quando si affronta un combattimento, lo si affronta partendo gia' dalla propria tomba(vecchio detto zen)

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Offline Saburo Sakai

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #7 on: March 25, 2011, 09:25:11 am »
0
Per i fan di Star Trek:

«Io sono morto. Adesso, noi tutti siamo morti. Ci gettiamo nella battaglia per riavere le nostre vite. Lo facciamo di buon grado perché siamo Jem'Hadar. Ricorda, la vittoria è vita.»

 :sbav:
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Luca Bagnoli

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #8 on: March 25, 2011, 09:38:30 am »
0
Son contento per te Ryu  :thsit:

p.s. soto mawashi geri è la mia tokui waza  XD XD

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #9 on: March 25, 2011, 09:51:33 am »
0
Dovresti venire a condividere questi concetti con noi piu' spesso  :gh:

Ottimo!  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti


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rockyjoe

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #10 on: March 25, 2011, 09:53:12 am »
0
Per i fan di Star Trek:

«Io sono morto. Adesso, noi tutti siamo morti. Ci gettiamo nella battaglia per riavere le nostre vite. Lo facciamo di buon grado perché siamo Jem'Hadar. Ricorda, la vittoria è vita.»

 :sbav:
e per i fan di star wars?

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Offline Dipper

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #11 on: March 25, 2011, 09:56:43 am »
+1
Se eri in un dojo "shotokan" allora hai combattuto scorrettamente.  :vader:

Però se sono ancora in giro taluni personaggi di cui mi dicevi, hai fatto bene !  :jedi:
Posso controllare i colpi per non fare male soprattutto a chi è meno esperto, ma ormai non sono più in grado di eliminare certi automatismi e schemi motori che mi sto sforzando di assimilare.
Ad esempio, su di un mawashi geri sufficentemente potente (e quindi ampio) io cerco sempre la gamba d'appoggio con il mio gedan mawashi geri, essendo uno schema imparato da poco (diciamo meno di 2 anni) in questo momento sto (alla soglia dei 34 anni, quindi molto tardivamente direi) insegnando al corpo con tutte le forze a fare questo, non mi riesce di dargli due comandi contrastanti.

Se eri in un dojo "shotokan" allora hai sicuramente aperto la mente a più di uno.  :thsit:

Cerco infatti di fare proprio questo. Consoco certe persone davvero in gamba che vanno nel pallone quando parte un pugno circolare "vero". Taluni rimangono indispettiti e quasi offesi, ma altri non si lamentano.
Sinceramente non ho la pretesa che tutti adottino la mia particolare formula Shoto+Kakuto+varie ed eventuali, ma mi sento in dovere di mostrare loro una gamma di tecniche spesso non studiate nel dojo e che seppure vogliono mantenere puro il loro stile, dovrebbero per lo meno essere preparati.

maestro Sciùr De'Can.

E chi cazz'è!  ???
Di certo non è un maestro!  :nono:
Un tipo poco raccomandabile che fa' tremare il pavimento del dojo col suo kime, lascialo perdere :nono:

Quando organizzo per quel "laboratorio" di Kumite atipico di cui ti parlavo ti voglio da me!  :whistle:
Perchè no :) Compatibilmente con i mille cazzi volanti da cui mi devo difendere ogni giorno, se ci si organizza per tempo per me è sempre un piacere venire ad una tua lezione :thsit:

Bravissimo Ryujin, hai sperimentato il "no mente" che non è affatto "non pensare".
Ne ho parlato più volte anche in certi incontri forumistici, se sali sul tatami, se vai a combattere, devi avere accettato ogni possibile esito ed eventualità, diversamente, se non hai accettato e archiviato la sconfitta, sarà proprio quel tarlo a renderti rigido, a sconfiggerti.
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L'aver accettato il "vada come va" ti ha permesso di liberare tecniche che possiedi ma che rischiano di rimanere soffocate dal pensiero di cosa fare e cosa no.
Bel resoconto.....bravo! ;)
quando si affronta un combattimento, lo si affronta partendo gia' dalla propria tomba(vecchio detto zen)
Esattamente quello che ho sentito, in piccolo ovviamente, perchè male che andasse mi sarei preso qualche mazzata da quelli più bravi :gh:

Dovresti venire a condividere questi concetti con noi piu' spesso  :gh:

Ottimo!  :)
Son contento per te Ryu  :thsit:

p.s. soto mawashi geri è la mia tokui waza  XD XD
Sono contento anch'io, anche se ho idea che se gongolo troppo all'idea di esserci riuscito mi troverò punto a capo, forse adesso che ho provato questa bella sensazione, se mi ci attacco paradossalmente sarà ancora più difficile riprenderla.
Inoltre è tutto da vedere se anche quando lo sparring diventa "pesante" riesco a mantenere quest'animo giocoso. Sono convinto che normalmente lo sparring / kumite debba essere leggero (come guarda caso si vede fare anche dai più forti thailandesi, guarda un po'... :thsit:), ma che almeno ogni tanto, un po' più di spinta ci voglia, non tanto per imparare ulteriormente (perchè in quel caso è più produttivo lo sparring normale), ma per fare una verifica sulla propria tenuta fisica e mentale.
« Last Edit: March 25, 2011, 09:59:35 am by Ryujin »
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Offline G.S.H.

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #12 on: March 25, 2011, 11:05:52 am »
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ihmo il combattimento nel dojo dovrebbe essere sempre un gioco sereno. Anche perchè se ci si fa male per davvero, si rischia di non giocare più per un po' di tempo, o per sempre.

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Luca Bagnoli

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #13 on: March 25, 2011, 11:08:26 am »
+2
Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #14 on: March 25, 2011, 11:26:02 am »
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ihmo il combattimento nel dojo dovrebbe essere sempre un gioco sereno. Anche perchè se ci si fa male per davvero, si rischia di non giocare più per un po' di tempo, o per sempre.
Beh, tra il non farsi niente e ammazzarsi ci sono infinite sfumature. Al Mazzate Tribali ogniuno si è portato a casa i suoi acciacchi (Mad un piede modello zampogna, io un braccio fuori uso per un paio di settimane) ma niente di irreparabile, soprattutto se ci sono
a) sana voglia di imparare
b) testa
c) protezioni
si può fare molto :)

Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
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