Qualche sera fà (atto secondo)

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Offline Saburo Sakai

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #45 on: March 28, 2011, 11:49:09 am »
0
Il problema, semmai, è quando gli altri, che non hanno la testa a posto, leggono di certi dubbi amletici e li aggiungono ai propri senza poi fare quello che fa abitualmente Ryu, cioè il percorso pratico vissuto.
E li nascono le 100 pagine di Oizuki.  ;D
Questo, se vogliamo, è l'unico mio cruccio.
Mi unisco al cruccio di Shurei-Kan.  ;)
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Shurei-Kan

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #46 on: March 28, 2011, 11:56:44 am »
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Ronin44

Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana

Sem minga chi a ravanà i piranha cui man

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

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Offline Davide.c

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #47 on: March 28, 2011, 12:18:35 pm »
+1
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
Ma comme te voglie bene, anche se non ci siamo mai visti di persona  :-*

Straquoto anche io Ronin, Ryujin è veramente (come si dice a napoli) uno buono ;)
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #48 on: March 28, 2011, 18:34:07 pm »
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Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
Quoto sull'ogni tanto, perchè se si fa sempre forte c'è sempre il rischio di concentrarsi sul già assimilato e meno occasione di sperimentare.
I bassotti hanno le mutande di ferro!!!

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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #49 on: March 28, 2011, 18:37:05 pm »
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Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.
Ecco appunto!
I bassotti hanno le mutande di ferro!!!


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Offline metal storm

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #50 on: March 31, 2011, 08:29:29 am »
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e regna l'armonia per questa valle....  ;D
state diventando degli sdolcinati... ecco perchè il karate affonda ogni giorno di più!!!  :o
andate a fare taccì, lì ci sfida ogni tre secondi e si diventa veri uomini!  XD XD XD

vabbuò, la smetto di fare il pirla, anche se mi riesce difficile.

Ryu, alla mia veneranda età, quando salgo sul tatami per fare un po' di sparring, penso sempre ai miei dolori alle ginocchia ed alle anche, al fatto che di fronte a me ho gente di vent'anni più giovane, più allenata e veloce. allora mi dico "ma sì, chi se ne fotte..." beh, allora mi vengono le cose migliori, quelle quattro tecniche che conosco mi entrano pure e qualcuno ci rimane anche a bocca aperta. non sono sicuro che questo potrebbe funzionare anche se mi aggredissero per strada (anzi, sono certo di no), ma nel chiuso del dojo gioco, e mi piace giocare.  :)

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Offline Dipper

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #51 on: March 31, 2011, 08:46:28 am »
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Ora di esperienza in questo senso ne ho un po', diciamo quantitativamente poca ma qualitativamente di un certo spessore.
Secondo me con una solida ed approfondita conoscenza delle basi, tanto kumite (o sparring o irikumi o come caspita lo si voglia chiamare) e allenamento a contatto, e laddove si riesca ad avere questo spirito un po' giocoso, un po' incosciente e un po' inquietante qualche chance in più la si gratta.

Purtroppo gli impegni personali mi stanno sobillando e da quella lezione di settimana scorsa non sono riuscito a menarmi con nessuno nemmeno una volta :'( quindi non so ancora dire se è stato un caso particolare o se posso replicarlo.
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Offline metal storm

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #52 on: March 31, 2011, 12:02:38 pm »
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secondo me potrai replicarlo... anadando sul tatami senza ansia da prestazione, con la tua tecnica ed esperienza potrai fare ottime cose. ne sono sicuro.  :)

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Offline Dipper

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #53 on: March 31, 2011, 13:05:56 pm »
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Vi farò sapere... quando riuscirò a mettere piede su di un tatami :dis:
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Offline steno

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #54 on: April 02, 2011, 15:06:21 pm »
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Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Non l'ho capita... invita a lasciarsi deliberatamente menare? :o
la fijlkam è alla frutta


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Offline Dipper

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #55 on: April 02, 2011, 16:27:28 pm »
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In un certo senso... ;)
Perchè l'ansia di non essere colpiti paradossalmente ci rende più esposti.
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Offline Samurai77

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #56 on: April 02, 2011, 17:45:58 pm »
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mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....

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Offline Dipper

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #57 on: April 02, 2011, 18:02:04 pm »
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mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....
Quanto ti capisco :'(
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Offline DJ scanner

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #58 on: April 02, 2011, 19:06:40 pm »
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mi succedeva anche a me, applicando tecniche di thai come il clinch o chiudendo la distanza o usando i blocchi di gamba per parare...solo che non era apprezzato....
Quanto ti capisco :'(
anche io  :'(  venivo ripreso: non si afferra, non si para con la gamba, niente ginocchiate.....e'che cazz.
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Offline steno

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Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #59 on: April 03, 2011, 12:49:46 pm »
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Soprattutto per i non agonisti è indispensabile ogni tanto fare un kumite pesante. Generalmente in sede d'esame. Per il resto lo sparring sempre leggero e tecnico.
Non è un concetto sbagliato, ma preferisco la logica della "via di mezzo".
Cioè un kumite libero ed adeguato controllo e forza adeguata al nostro uke, per tutti i karateka, sportivissimi, ultratradizionalisti e quelli con un piede nel tradizionale ed uno nelle gare, mi spiego meglio.
I kumite di solito anche in dojo, sono più o meno con le regole di gara, io invece prediligo il kumite libero, come un randori dove vale quasi todo :P
Sta zuki, mawashi zuki, mawashi geri a metà femore, mae geri (ormai inutilizzato in gara) colpi alla schiena (proibiti in gara) a chi si gira, spazzate, proiezioni e pure spintoni mentre si fa ashi barai, aggrapparsi, legarsi e tentare una leva... kumite "vero" insomma.
Naturale che tiro al 50% delle forze, anche di più o di meno se il mio uke me lo chiede, il concetto è mettersi alla prova nella "realtà" di un kumite, naturale che alla schiena arrivano manate al posto di pugni e colpi con il piatto dell'ulna invece delle gomitate, primo per la salvaguardia del mio indispensabile amico, secondo perchè sarebbe stupido.
Infatti è inutile dire ti ho colpito con un pugno potentissimo, una "manata" o l'avambraccio che arrivano sulla schiena, non fanno male, ma lasciano chiaramente capire ad uke cosa doveva arrivare, è quindi molto formativo, senza essere stupidamente doloroso, oltree che ben pericoloso.
Anche le leve, si fanno entrare, ma non si tirano, se non con forza crescente, per dare ad uke il tempo di battere in caso la leva sia davvero eccellente, poi sta a tori decidere se la leva è di blocco, di frattura o di proiezione in leva, ma "sentendo uke" quello che accade, capisce se è in grado di subirla senza danno o se è meglio battere nel caso la leva sia già ottima o la proiezione sia pèercepita com pericolosa.
Quindi caro uc, più che pesante, il kumite è utile quando molto permissivo sulle tecniche da adottare.
Senzaovviamente nulla togliere a chi, vedi kiokushin o kakuto, del kumite pesante fa la normalità.
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