Qualche sera fà (atto secondo)

  • 63 Replies
  • 8546 Views
*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #30 on: March 25, 2011, 15:20:35 pm »
0

*

Luca Bagnoli

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #31 on: March 25, 2011, 16:34:22 pm »
0
Mi son perso il commento di Gabriele che però evidentemente era non conforme se è stato moderato. Posso solo immaginare che abbia trovato strana la mia affermazione. Vado dunque a motivarla. Come dicevo lo sparring in palestra dovrebbe essere sempre tecnico e leggero. Non solo per evitare di farsi male , e io su questo sono rigidissimo , ma anche perchè se c'è tensione le tecniche e le combinazioni non vengono , soprattutto per i principianti. E' la ragione per cui nell'aikido , ad esempio , si cominciano a studiare le tecniche su attacchi consistenti in prese : sono meno traumatici e l'allievo , non avendo paura di essere colpito e farsi male , è facilitato nel trovare e mantenere quella calma e quell'armonia ( musubi ) che è fondamentale ai fini di ciò che studiamo. Detto questo ogni tanto bisogna pigiare l'acceleratore e aumentare la pressione , per vedere come vanno le cose. Per l'agonista il momento adatto è la gara. Per l'amatore , secondo me , è l'esame. E badate bene che per me agli esami passano tutti. Non è per dimostrare qualcosa a me o all'istruttore di turno che il kohai deve testarsi , ma per se stesso.

E invece ti davo ragione e ti ritenevo un esperto.
Tutto qui.

Allora ti ringrazio anche se non sono un esperto  :)

*

Offline Davide.c

  • ***
  • 1.461
  • Respect: +638
  • Pratico: Karate Rinnegato, Pesistica Trappana e MMA Occasionali
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #32 on: March 25, 2011, 16:53:07 pm »
0
Mi complimento anche io con Luca per il discorso impeccabile . Concordo del tutto ;)
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

*

Luca Bagnoli

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #33 on: March 25, 2011, 18:20:51 pm »
0
Grazie fratello  :)

*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #34 on: March 28, 2011, 08:45:45 am »
+3
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
« Last Edit: March 28, 2011, 08:50:54 am by Ryujin »
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL


*

rockyjoe

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #35 on: March 28, 2011, 08:56:20 am »
0
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.
questo lo quoto e lo elogio

*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #36 on: March 28, 2011, 10:05:59 am »
0
Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.


Parole Sante fratello!
Quote! +1!  :thsit:

*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #37 on: March 28, 2011, 10:37:14 am »
+1
Dopo tanto tempo l'altra sera finalmente sono riuscito a fare un salto nel mio dojo di Shotokan.
Speravo si facesse un po' di kumite perchè le ultime volte che mi sono preso un po' a mazzate con qualcuno è stato al Mazzate Tribali e nei 5 minuti finali della lezione del maestro Sciùr De'Can.
Insomma niente, rispetto ad una media che io riterrei opportuna ed ero (e sono) proprio fuori allenamento.
Di più, ho messo il piede nel dojo dopo 14 ore tra lavoro e altri cazzi, in una settimana che è l'ultima di una lunga serie turbolenta, quindi non proprio lucidissimo e al massimo.
Proprio per questi motivi nonostante la voglia di girare mi sono riproposto di prenderla nel modo più giocoso possibile e di accettare di buon grado qualunque tecnica oltrepassasse le mie difese che tanto sarebbe andata così.

Bene, cosa incredibile, credo di aver fatto una delle migliori sessioni di sparring degli ultimi tempi :thsit: Dal lato fisico forse gli allenamenti cui mi sto sottoponendo, nonostante la stanchezza, stanno iniziando a dare qualche frutto, ma quello di cui volevo parlare è proprio il lato mentale e tecnico.

Libero da ogni traccia di orgoglio e prendendo tutto proprio come un gioco, mi sono trovato a muovermi con una morbidezza che non pensavo di poter tirare fuori.
Tutte le mie consocenze sono venute fuori in modo naturale e continuo, ho intrecciato Shotokan Kakuto e tante altre cosette collaterali oggetto dei miei studi fuori dall'orto.
Sono riuscito a combinare braccia e gambe, entrare in clinch e emttere hiza geri, rubare la distanza o gestendola da lontano, piazzare anche un jodan ushiro mawashi geri da manuale (con controllo perfetto) oltre ad un paio di ushiro geri centrati in pieno.

"Mente vuota" o "non mente" si usa dire... ma, almeno per me, lo sforzo di svuotarla paradossalmente mi ha sempre impegnato la mente! La serena accettazione e la giocosità mi hanno invece liberato :ohiohi: è stata una delle rare volte in cui mi sono davvero piaciuto anche quando ho girato con i più bravi ed in particolare uno tosto che ha frequentato con me il primo anno di Kakuto Karate.
Quindi più che "idea di non perdere" io ho accettato la "sconfitta" (virgolette d'obbligo essendo un normale kumite di allenamento) già dall'inizio e mi sono concentrato solo sul divertimento.

Miura sensei insisteva spesso sul concetto di accettare l'avversario e una volta ci esortò addirittura ad "amare i suoi calci e i suoi pugni".
Non voglio essere presuntuoso e non so se riuscirò a ripetermi, ma credo di aver afferrato almeno di sfuggita il concetto.

Una nota tecnica: soto mawashi keage / mikatsuki geri è una tecnica davvero sottovalutata, usata correttamente permette di mettere delle combinazioni di calcio davvero efficaci oltre a sorprendere il compagno da angolazioni "strane".

Vero Takuan? :)

Grande Ryujin. Ho visto solo oggi questo topic, me lo stavo perdendo. Mi piace sempre moltissimo leggere i resoconti delle tue esperienze marziali e le tue riflessioni in proposito. Tornare poi alla vecchia palestra per vedere come si è cambiati dopo le nuove esperienze accumulate è un'esperimento originale e coraggioso, hai tutta la mia stima già solo per averlo fatto. L'esperienza del "vuoto mentale" quando capita in combattimento è davvero una sensazione fantastica, so come ci si sente e peccato che sia per me rarissima!! Su Mikatsuki geri, ne abbiamo parlato spesso, e, come sai concordo in pieno con la tua valutazione: aggiungo che è utilissimo anche per aprire la guardia ad avversari chiusi per poi entrare con altri attacchi. Un saluto, aspetto nuove informazioni!! ;)

Due ulteriori considerazioni.

Per accettare gli attacchi del compagno è necessario non averne paura. Per non averne paura bisogna essere abituati a riceverli e di conseguenza lo sparring e il condizionamento fisico sono necessari per avere confidenza col dolore.
Fino a quando non si impara a consocere il dolore provocato daigli atemi non ci si può convivere e di conseguenza le reazioni possono essere sproporzionate su di un attacco magari non importante, vanificando questa sensazione di accettazione e gioco di cui parlo.

Nonostante fossi stanco e non in forma, comunque ero mentalmente fresco, il kumite è stato fatto all'inizio della lezione. Questo non può verificarsi sempre però.
Non è detto che le condizioni psico fisiche siano sempre perfette e possono mancare lucidità mentale e freschezza, la mobilità (di conseguenza tutte le strategie "di fino") può essere drammaticamente ridotta anche con un buon gedan mawashi geri subito (o con una verosimilissima anfibiata sulla tibia o con un affaticamento muscolare pregresso)  bisogna anche essere in grado di  lavorare a muso duro, in "ai uchi", colpo su colpo.

Ma sai che a me è capitato delle volte di combattere meglio, sentendomi davvero bene e libero mentalmente, quando iniziavo stanco e non in forma, rispetto ad altre in cui mi sentivo a inizio allenamento un drago e poi dopo in combattimento non ero riuscito ad esprimermi bene?
« Last Edit: March 28, 2011, 10:42:14 am by TakuanZen »

*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #38 on: March 28, 2011, 10:43:27 am »
0
Sono contento che apprezziate, l'argomento mi appassiona molto e penso, tra tutti gli interventi e le opinioni che posto, che questa sia forse una delle parti più belle e interessanti che posso condividere della mia piccola esperienza :thsit:
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #39 on: March 28, 2011, 11:19:14 am »
+1
Una cosa (fra molte) che apprezzo sinceramente di Ryujin, è che coniuga due aspetti che raramente vanno a braccetto.
Se da un lato è vero che si riempie la testa di mille dubbi e menate, proprio come fanno quelli che le AM le praticano solo sulla tastiera del PC, dall'altro lato è altrettanto vero che poi va a vedere e provare, non si tira indietro, non ha posizioni preconcette e non accampa scuse, nemmeno quando fa male.
Per uno che fa così, i dubbi, i ragionamenti, le seghe mentali, diventano benzina per la pratica, per allargare gli orizzonti, non un freno e un limite come lo sono per chi si ferma li senza provare sulla propria pelle.
Io ho avuto la fortuna di scambiare più di una volta con lui, l'ho anche maltrattato, dalle proiezioni a leve che fanno male, ci siamo colpiti, abbiamo provato a vedere se quanto si dice poi si può anche fare.
L'apertura mentale e la curiosità di Ryujin, la disponibilità fisica anche al dolore, la voglia di sapere e capire, il rispetto assoluto per le persone a cui chiede esempi e spiegazioni, la prontezza con cui si pone da allievo senza egocentrismi, ne fanno uno che, senza dubbio, sarà un eccellente maestro per quei ragazzi che avranno la fortuna di essere suoi allievi.
Non appena si deciderà ad aprire un corso ovviamente.
Non è una sviolinata gratuita, è un modo per dire che, le mille domande, i dubbi, anche le seghe mentali, ci possono stare tranquillamente, ma a condizione di avere la voglia, le palle e la disponibilità per andare a vedere e provare, con la mente libera, con la disponibilità a recepire il buono che può arrivare da chiunque.
Spero che la tua ricerca prosegua così come stai facendo ora Ryujin, il Karate ha bisogno di gente come te.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita


*

rockyjoe

Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #40 on: March 28, 2011, 11:21:28 am »
+1
condivido il corteggiam..ehm

il pensiero di ronin44

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #41 on: March 28, 2011, 11:26:08 am »
0
Corteggiarlo???? Mai!!!!
Se appena appena ne ho l'occasione gli metto le mani addosso, altro che corteggiare......ma con simpatia 8) 8) 8) :whistle: :whistle:
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #42 on: March 28, 2011, 11:35:38 am »
0
Grazie Ronin mi hai fatto quasi commuovere :-[ :'( :-[ :'( tengo di gran conto la tua stima e quella degli amici del forum :thsit:

Il mio corso non so se ci sarà mai, lo scrivevo poco fa' (è giusto scritto così, no? XD) anche al Cappellaio, mi piacerebbe molto, quando verrà il tempo e quando mi sentirò pronto.

Intanto ci sono altre faccende da sbrigare, ma indubbiamente rimane sempre un mio sogno MOSTRUOSAMENTE PROIBITO :blue:

Corteggiarlo???? Mai!!!!
Se appena appena ne ho l'occasione gli metto le mani addosso, altro che corteggiare......ma con simpatia 8) 8) 8) :whistle: :whistle:
'spetta che sistemo 2 o 3 cosette e vengo a sperimentare il tuo scantinato :gh:
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #43 on: March 28, 2011, 11:45:02 am »
0
Appena sarà pronto ti farò una copia delle chiavi ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Shurei-Kan

  • ****
  • 2.920
  • Respect: +1220
Re:Qualche sera fà (atto secondo)
« Reply #44 on: March 28, 2011, 11:46:28 am »
+1
Io, purtroppo, devo appoggiarlo a Ronin che parla di Ryu.  :P

2 teppisti...  :nono:

Il problema, semmai, è quando gli altri, che non hanno la testa a posto, leggono di certi dubbi amletici e li aggiungono ai propri senza poi fare quello che fa abitualmente Ryu, cioè il percorso pratico vissuto.
E li nascono le 100 pagine su Oizuki.  ;D

Questo, se vogliamo, è l'unico mio cruccio.
« Last Edit: March 28, 2011, 11:48:13 am by Shurei-Kan »